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 L'imbarcadero sul lago ... (Angera)... di DL4U
 
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Siamo solo noi... Generazione di sconvolti che non ha più Santi né Eroi... Siamo solo noi...

Vasco Rossi - "Siamo solo noi" 1981
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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di DL4U (del 20/07/2007 @ 22:38:56, in Musica, testi, citazioni, canzoni, linkato 907 volte)
NON DISPREZZARE

Non disprezzare il poco, il meno, il non abbastanza

L’umile, il non visto, il fioco, il silenzioso
Perché quando saranno passati amori e battaglie
Nell’ultimo camminare, nella spoglia stanza

Non resteranno il fuoco e il sublime, il trionfo e la fanfara
Ma braci, un sorso d’acqua, una parola sussurrata, una nota
Il poco, il meno il non abbastanza



inedito di Stefano Benni
tratto da
http://www.stefanobenni.it

La citazione di una breve riflessione di Stefano Benni, giornalista, scrittore e poeta bolognese.

Stefano Benni è autore di romanzi e antologie di racconti ambientati in mondi e situazioni immaginarie, caratterizzati da toni di forte satira sociale e politica.  I suoi testi e il suo stile di scrittura si caratterizzano per l'ampio uso di neologismi,  giochi di parole e parodie di altri stili letterari.

Tra le sue opere più famose (tutte edite da Feltrinelli):  Bar Sport, La Compagnia dei Celestini, Baol, Elianto, Spiriti, Saltatempo

Racconti di apparente fantasia e solo in apparenza surreali, sono spietate critiche nei confronti delle storture della società, del costume dei nostri giorni e delle  arroganze e incapacità dei politici italiani e internazionali.
Ampio spazio spesso è riservato alle accuse alle lobby di potere e alle logiche perverse delle multinazionali economiche; memorabile il seguente passo di "Spiriti"  (Feltrinelli, 2000): come non condividere con rabbia la critica, tragicamente attuale, contro la logica guerrafondaia e di profitto delle superpotenze (in particolare degli USA):

"...
1. Tutto ciò che un paese forte e ricco decide, intraprende e sceglie ogni giorno ha come conseguenza e necessità:
preparare la guerra
coltivare la guerra
prevedere la guerra
accettare la guerra
avere bisogno della guerra
scegliere, ogni tanto, per quale guerra indignarsi e quale guerra dimenticare.

2. Arma e alleva un dittatore, se un giorno vuoi avere il merito di combatterlo.

3. Chi è più debole massacra, chi è più forte interviene.

4. Non esiste guerra tanto crudele da non scomparire appena si smette di parlarne...

5. Ogni multinazionale economica ha bisogno di invadere, sfruttare, scacciare e uccidere proprio come un esercito.

Queste parole, incise su una lastra di acciaio, erano bene in vista all'entrata del grattacielo Hacarus, e nessuno poteva entrare senza guardarle. Erano il pentalogo su cui Hacarus aveva costruito la sua fortuna, e non si vergognava certo a esporle. L'ufficio di Hacarus era al settantesimo piano, e vi si arrivava con un ascensore tappezzato di velluto nero. Hacarus si divertiva ogni tanto a rallentarlo, bloccarlo e spararlo come un missile, per godersi le reazioni attraverso una telecamera interna...."


Altre citazioni dell'Autore su WIKIQUOTE al link successivo
http://it.wikiquote.org/wiki/Stefano_Benni

 
Di DL4U (del 03/08/2007 @ 10:22:22, in Musica, testi, citazioni, canzoni, linkato 2080 volte)

Testo tratto da www.illecitimusicali.com

A breve un post by DL4U : - ) .... nel frattempo inseriamo questi contenuti prelevati dal sito ufficiale della Band e un piccolo podcast di esempio per chi non conoscesse gli Illeciti. Come sempre grande spettacolo a Dormelletto, al Betomusic ( www.betomusic.it ), mercoledì 1° agosto !




La storia degli Illeciti Musicali inizia il 24 dicembre 1994 al mitico palazzetto dello sport di Arona. La formazione del gruppo era composta da Ale Ruspini alla voce, Enzo Servidio al basso, Daniele Zacchia e Di Natale Paolo alle chitarre, Simone Caron alla batteria e Lello Caravano alle tastiere.
L'impronta del gruppo e' sempre stata fin dagli inizi rock, le cover di Vasco, Ligabue, Bon Jovi, Doors e Van Halen erano le piu' gettonate. La sala prova era la bellissima ed impolveratissima “Livio taverna” tutta in legno con un camino che sbuffava piu' dentro che fuori!! E proprio in questa taverna è nato il nome "Illeciti Musicali". L'idea del nome venne a Lello e piacque subito anche a Dina. Agli altri invece proprio non piaceva, tanto che si dovette ricorrere ad un'estrazione che nonostante i numerosi brogli(!!!) portò a scegliere il famoso bigliettino con la scritta "Illeciti Musicali"! Forse era il destino...
Del primo periodo è sicuramente da ricordare il singolo registrato negli studi Rai di Milano “Cosa credi che sia”, insieme ad una manciata di cover.
I concerti iniziano ad aumentare con il passare degli anni e la gente comincia ad essere sempre di piu' al seguito della band che con l'aggiunta di Stefano Barberis alla chitarra e Diego Cova al basso incomincia a lavorare sui primi brani che faranno parte del primo disco “Illeciti Musicali” che verra' registrato a Milano al Jungle Sound Station da Fabio Magistrali, fonico di Ritmo Tribale ed Afterhours. Il primo brano composto e' “Tempi Moderni”, il secondo “Dimmi di te” che travolge la provincia di Novara. Viene pubblicato il primo disco in 1000 copie vendute in pochissimo tempo e stramasterizzate successivamente. L'insieme dei brani originali con Medley ballabili italiani e stranieri rende lo spettacolo adatto a tutti sia giovani che non.. cosi'il gruppo inizia a riempire tutte le feste della birra della zona ed a suonare nei locali piu' importanti del nord Italia.
Nel 2002 gli Illeciti sentono il bisogno di registrare il secondo disco "Aprire gli occhi" sia per loro che per i fan… Il disco verra' registrato a Somma Lombardo da Giovanni Prolo musicista dei Cattivi Pensieri e sara' presentato al Rolling Stone di Milano davanti ad un pubblico entusiasta. Di rilievo l'arrangiamento e le finiture su Splendido ed il bellissimo suono generale dell'album.
Il gruppo suonera' ancora da spalla ai Velvet al Rolling Stone e partecipera' insieme ad i Negrita ad una manifestazione indetta da loro allo Storyville di Arezzo.
Il tempo passa e dopo partecipazioni in radio e televisioni locali estati stracolme di gente (il gruppo suona nel 2003 sia a San Vito di Omegna che all'Alpaa di Varallo Sesia manifestazioni alle quali partecipano anche artisti affermatissimi del panorama italiano) il gruppo cambia ancora pelle nel settembre 2004 riprendendo alle tastiere il micione Lello Caravano che era impegnato nella gestione del sito.
Nel dicembre 2005 lo storico batterista Simone Caron lascia il gruppo perchè diventa papà del piccolo Gabriel.... e al suo posto arriva Fabio Zampieri detto oramai DJ zamp :)


 
Di DL4U (del 04/09/2007 @ 22:27:35, in Musica, testi, citazioni, canzoni, linkato 851 volte)
Segnatevi questa data: 2 ottobre 2007. E' il giorno di uscita mondiale di "Magic", il nuovo album di Bruce Springsteen in collaborazione con la E-Street Band; undici nuovi brani che si preannunciano carichi di energia nel miglior stile del Boss.


La copertina di "Magic"

Una prima anticipazione del lavoro è il singolo "Radio Nowhere" (prima traccia del cd) , liberamente
scaricabile in internet da vari siti. Di seguito vi propongo un link per il download diretto in formato mp3,
ma basta una ricerca veloce su Google per trovare altre fonti...

http://www.radionowheredownload.com/repubblica/Bruce%20Springsteen%20-%20Radio%20Nowhere.mp3

Opinioni personali su singolo? Bello coinvolgente sin dal primo ascolto, carico di sonorità ed energia. Puro e semplice rock, libero e senza fronzoli, come solo un artista maturo e consapevole del calibro di Springsteen è in grado di produrre. Quando la musica nasce al di fuori dalle logiche commerciali, per il puro piacere di esprimere pensieri ed idee, il risultato è sempre assicurato e va sempre apprezzato.

Chiudo il post con il testo completo del singolo... e vi rimando, per tutti gli aggiornamenti, al sito ufficiale del Boss http://www.brucespringsteen.net  ... stay tuned!

Radio Nowhere

I was staring in a big time
just another lost number in a file
dancin down a dark road
it's just searching for a world to fool

this is radio nowhere
is there anybody alive out there
this is radio nowhere
is there anybody alive out there
is there anybody alive out there
i just wanna hear some rhythym
i just wanna hear some rhythym
i just wanna hear some rhythym
i just wanna hear some rhythym

i want girls and guitars
i want pounding big drums
i wanna million voices to hear the tunes

this is radio nowhere
is there anybody alive out there
this is radio nowhere
is there anybody alive out there
is there anybody alive out there
do it

-sax solo-

i was driving through the misty rain
it's just a searching for a mystery dream
romping through the wild blue
turn on the radio came dancin' with you

this is radio nowhere
is there anybody alive out there
this is radio nowhere
is there anybody alive out there
is there anybody alive out there
i just wanna hear some rhythym
i just wanna feel some rhythym
i just wanna hear your rhythym
i just wanna feel your rhythym
i just wanna hear that rhythym
i just wanna hear that rhythym
i just wanna hear that rhythym
 
Di DL4U (del 13/09/2007 @ 21:37:23, in Musica, testi, citazioni, canzoni, linkato 1215 volte)

These Days

I was walking around, just a face in the crowd
Trying to keep myself out of the rain
Saw a vagabond king wear a styrofoam crown
Wondered if I might end up the same
Theres a man out on the corner
Singing old songs about change
Everybody got their cross to bare, these days

She came looking for some shelter with
a suitcase full of dreams
To a motel room on the boulevard
Guess shes trying to be james dean
Shes seen all the disciples and all the wanna bes
No one wants to be themselves these days
Still theres nothing to hold on to but these days

These days - the stars seem out of reach
These days - there aint a ladder on these streets
These days - are fast, love dont last in this graceless age
There aint nobody left but us these days

Jimmy shoes busted both his legs, trying to learn to fly
From a second story window,
he just jumped and closed his eyes
His momma said he was crazy -
he said momma Ive got to try
Dont you know that all my heroes died
And I guess Id rather die than fade away

These days - the stars seem out of reach
But these days - there aint a ladder on these streets
These days are fast, love dont lasts-in this graceless age
Even innocence has caught the morning train
And there aint nobody left but us these days

I know romes still burning
Though the times have changed
This world keepd turning round and
round and round and round
These days

These days - the stars seem out of reach
But these days - there aint a ladder on these streets
These days are fast, love dont lasts-in this graceless age
Even innocence has caught the morning train
And there aint nobody left but us these days

These days - the stars seem out of reach
These days - there aint a ladder on these streets
These days - are fast, nothing lasts
There aint no time to waste
There aint nobody left to take the blame
There aint nobody left but us these days







Stavo camminando in giro, un semplice volto nella folla
Cercando di proteggermi dalla pioggia
Ho visto un re vagabondo indossare una corona di cartapesta
mi son chiesto se sarei finito come lui
C'é un uomo all'angolo,
canta vecchie canzoni sul cambiamento
Ognuno ha la propria croce da portare, in questi giorni

Lei viene con una borsa piena di sogni cercando un riparo
in una camera d'albergo sul viale
Sembra stia cercando di essere James Dean
Lei sta guardando tutti I discepoli e
tutto quello che vorrebbe essere
Nessuno vuole essere se stesso in questi giorni
Qui non c'é nulla a cui valga la pena aggrapparsi,
se non questi giorni

In questi giorni le stelle sembrano lontane
In questi giorni non ci sono scale su queste strade
Questi giorni sono veloci, l'amore non dura
in questi giorni disgraziati
Non esce nessuno, solo noi in questi giorni

Jimmy Shoes si è spezzato le gambre cercando
di imparare a volare
Dal secondo piano è saltato e ha chiuso gli occhi
Sua mamma diceva che era pazzo,
lui disse mamma "devo tentare"
Non sai che tutti I miei eroi sono morti
e io penso che preferirei morire piuttosto che svanire

In questi giorni le stelle sembrano lontane
ma in qustei giorni non ci sono scale in queste strada
Questi giorni sono veloci, non ci basta mai nulla
in questa tenera età
Anche l'innocenza ha preso il treno di mezzanotte
non esce nessuno, solo noi in questi giorni

Lo so Roma brucia ancora
Nel tempo sono cambiato
Questo mondo continua a girare e gira e gire e gira
Questi giorni

In questi giorni le stelle sembrano lontane
ma in questi giorni non ci sono scale in queste strada
In questi giorni sono veloci, non ci basta mai nulla
in questa tenera età
Anche l'innocenza ha preso il treno di mezzanotte
non esce nessuno, solo noi in questi giorni

In questi giorni le stelle sembrano lontane
ma in questi giorni non ci sono scale in queste strada
Questi giorni sono veloci, non ci basta mai nulla
in questa tenera età
Non c'é tempo perso
Non c'é nessuno che esce a prendersi la colpa
Non esce nessuno, solo noi in questi giorni
non esce nessuno, solo noi in questi giorni



Testo originale e traduzione di "These Days" (Jon Bon Jovi)
quarta traccia dell'album omonimo - Mercury Records, 1995




Vi anticipo che questo sarà il primo post di altri che verranno, dedicati ai testi e alle musica di Bon Jovi,
vere e proprie "colonne sonore" di tanti periodi della mia vita.
Trascinanti ballate, scatenati e frenetici pezzi hard rock che ancora oggi a distanza di tanto tempo
suonano spesso e volentieri nel mio stereo suscitando ancora sincere emozioni.
Quale migliore accompagnamento per i lunghi tragitti in auto (e spesso in coda... )  di tutti i giorni!
 
Di DL4U (del 25/09/2007 @ 20:34:54, in Musica, testi, citazioni, canzoni, linkato 1281 volte)
Hey Jude
(John Lennon - Paul McCartney)
The Beatles, 1968
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Hey Jude don’t make it bad,
Take a sad song and make it better,
Remeber, to let her into your heart,
Then you can start to make it better.

Hey Jude don’t be afraid,
You were made to go out and get her,
The minute you let her under your skin,
Then you begin to make it better.

And anytime you feel the pain,
Hey Jude refrain,
Don’t carry the world upon your shoulders.
For well you know that it’s a fool,
Who plays it cool,
By making his world a little colder.

Hey Jude don’t let me down,
You have found her now go and get her,
Remember (Hey Jude) to let her into your heart,
Then you can start to make it better.

So let it out and let it in
Hey Jude begin,
You’re waiting for someone to perform with.
And on’t you know that it’s just you.
Hey Jude, you’ll do,
The movement you need is on your shoulder.

Hey Jude, don’t make it bad,
Take a sad song and make it better,
Remember to let her under your skin,
Then you’ll begin to make it better


Hey Jude, non peggiorare le cose:
prendi una canzone triste e rendila migliore.
Ricordati di riporla nel tuo cuore
e poi comincia a migliorarla.

Hey Jude, non essere dispiaciuto:
tu sei fatto per uscire e per stare con lei.
Nel momento in cui la lasci penetrare
attraverso la tua pelle puoi iniziare a migliorarla.

Ed ogni qualvolta provi dolore
Hey Jude, fermati:
non portare il peso del mondo sulle tue spalle.
Per quanto tu ben sai che è stupido
e che c'è chi ne fa motivo d'orgoglio
rendendo il proprio mondo un po più distaccato.

Hey Jude, non abbattermi:
tu l'hai trovata, ora vai e prendila.
Ricordati di riporla nel tuo cuore,
e poi comincia a migliorarla.

Quindi, lasciala uscire ed entrare,
Hey Jude, incomincia:
tu stai aspettando qualcuno con cui esibirti.
E non sai che sei proprio tu,
Hey Jude, tu lo farai:
la spinta di cui hai bisogno è sulle tue spalle.

Hey Jude, non peggiorare le cose:
prendi una canzone triste e rendila migliore.
Ricordati di lasciarla nel tuo cuore
e poi comincia a migliorarla.


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Nella speranza di una vita prima o poi normale ....
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http://www.youtube.com/watch?v=YXG83p2nkHw


 
Di DL4U (del 04/10/2007 @ 22:03:19, in Musica, testi, citazioni, canzoni, linkato 1166 volte)


Ahmed l'ambulante

(Modena City Ramblers - Riportando tutto a casa - 1994)

Testo di Stefano Benni
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Quaranta notti al gelo
sotto un portico deserto
ho venduto orologi alle stelle
Ashiwa dea della notte
vieni a coprirmi d'oro
ho braccialetti finti
ed un anello per ogni mano
ma nessuna moglie.

La quarantunesima notte
vennero a cercarmi
pestaron gli orologi come conchiglie
Ashiwa dea della notte
fammi tornare a casa
avrò una valigia
piena di dolci e di cravatte
e rivedrò il mio villaggio.

Così per divertirsi o forse
perché risposi male
mi spaccarono la testa con un bastone
Ashiwa dea della notte
lei venne a liberarmi
le mie tempie
lei baciò ed io guarii
e loro no non la videro.

Quaranta notti al gelo
sotto un portico deserto
ho venduto orologi alle stelle
Ashiwa dea della notte
vieni a coprirmi d'oro
ho braccialetti finti
ed un anello per ogni mano
ma nessuna moglie.

Non sono morto al freddo
delle vostre città
ma su una grande pila d'ebano
e la mia gente ha cantato e ballato
per quaranta notti

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Ho scoperto che tra gli occasionali lettori di queste pagine c'è qualche fan dei MCR
e quindi pubblico questo testo di Stefano Benni messo in musica dai Modena nell'album
"Riportando tutto a casa" del 1994.  Qui sotto trovate anche un piccolo podcast della canzone...

Un piccolo pensiero, spero gradito, x Laura & Ele
un meraviglioso esempio di simpatia, spontaneità  e amicizia...

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Di DL4U (del 15/10/2007 @ 19:58:04, in Musica, testi, citazioni, canzoni, linkato 2768 volte)




Bruce Springsteen e la E Street Band nel 2003

Come promesso nel post di anticipazione diamo qualche impressione dopo i primi ascolti dell’intero nuovo album del Boss. Parlare di recensione dell’album mi sembrerebbe troppo (dal momento che chi scrive non ne avrebbe assolutamente le competenze) diciamo che riporterò semplicemente quanto ho avuto modo di osservare e appuntare nell’ ascolto del cd.

Se dovessi riassumere il tutto in un giudizio sintetico direi un buon risultato: Bruce con il sempre valido supporto della E–Street Band producono un suono ricco, denso di spunti ora decisamente rock , ora soul e jangle-pop. Il disco si apre con il singolo che ne ha fatto da traino, “Radio Nowhere”, puramente rock che richiama alla mente vecchi successi e strizza l’occhio ai fan storici, quindi passa ad una ballata brillante, "You’ ll Be Comin’ Down” , sapientemente arricchita dai suoni soul dal sassofono di un Clarence Clemons in grande spolvero. Richiami al passato (e al groove di “Tenth Avenue Freez-Out”) si ritrovano nel terzo brano, “Livin’ in the Future”.

In “You’re Own Worst Enemy”, invece emergono gli arrangiamenti ricchi che caratterizzano un po’ tutto l’album: il suono originale e inatteso (in un album del Boss) di campane e archi celesti conferiscono al brano un suono totalmente innovativo e complessivamente molto piacevole.

Ritroviamo suoni e temi tipicamente vicini a Springsteen in “Gypsy Biker” dove dominano armonica, chitarra acustica e l’immagine del motociclista libero e gitano con la bandana ben legata in testa. Di nuovo sonorità inattese nel pop di “Girls in their Summer Clothes”, ricco di archi e toni quasi sfarzosi.

Segue immediatamente l’inno all’amore di “I’ ll Work for Your Love” non fa che confermare una dei sicuri pregi di “Magic” ovvero la sapiente cura nella produzione delle sonorità capaci di essere via via sempre più coinvolgenti attraverso l’uso sapiente dell’organo, delle chitarre a sottolineare i principali passaggi dell’album.

“Magic”, ovvero la canzone che presta il titolo al cd, è il brano più assorto, che racconta in prima persona le capacità di un mago capace di illudere, in modo furbo e smaliziato, il proprio pubblico: in questa immagine molto vedono un non forse troppo velato riferimento allegorico alla politica USA di questi anni.

La chitarra potente di O’Brien si sempre fa sentire orgogliosa nella compattezza dei suoni di basso, batteria e chitarre. Nel western urbano di “Last to Die e nel classico suono del Boss di “Long Walk Home” . Proprio in quest’ultima il testo lascia immaginare la saggezza di un uomo ribelle adulto e maturo, non per questo rinnegato, un sorta di James Dean come avremmo voluto che fosse da grande ma come non è mai potuto essere.

Chiude “ufficialmente” l’album la commossa e splendida “Devil’s Arcade” quasi l’unico brano del disco dall’ardire “politico” (e non solo sociale), composto nello stile sensibile con cui Springsteen è abituato a parlare e a scrivere i propri testi.

Ho parlato di chiusura “ufficiale” dal momento che quella “effettiva” è data da una ghost track sincera e commossa dedicata all’amico Terry Magovern ( “Terry’s Song” ). La canzone è stata scritta la notte dopo la morte del suo vecchio amico e assistente che, per una vita, lo ha preceduto ovunque in oceanici concerti da stadio e in performance per pochi intimi nei piccoli club.

"L’amore è più forte della morte, come le canzoni e le storie da raccontare" : è uno dei passi più belli di “Terry’s Song dove è facile immaginare Bruce, forse con gli occhi ancora gonfi dal pianto e il cuore rotto dal dolore della morte, che con estrema lucidità e talento fa confluire nell’ultima e inattesa canzone tutto il significato dell’album stesso.

"Magic" è un disco rock di grande energia ben suonato da Bruce e dalla E-Street Band; denso di suoni e come sempre non privo di contenuti importanti che ne arricchiscono il significato e l’ascolto. Provate ad ascoltarlo. A mio avviso non ne sarete comunque delusi: forse i fan di Springsteen della prima ora potranno, a ragion veduta, obiettare in più punti su questa mia "recensione" , ma è innegabile che questo disco è fatto di musica vera, matura e consapevole, ottimamente suonata e dove, soffermandosi sui testi e contenuti, è possibile riscontrare in più punti il vero spirito del Boss.

Bruce Springsteen e la E Street Band nel 1975.

(nella foto da sinistra: Max Weinberg, Clarence Clemons,
Bruce Springsteen,
Roy Bittan, Steve Van Zant,
Gary Tallent,
and Danny Federici. non presenti nella foto: Patti Scialfa, Nils Lofgren)


 
Di DL4U (del 11/11/2007 @ 22:25:32, in Musica, testi, citazioni, canzoni, linkato 918 volte)


Un post un po' diverso... Vi propongo una raccolta di citazioni attribuite a Jim Morrison. Cantante e poeta. Controverso, punto di riferimento per generazioni diverse di giovani, eroe maledetto e angelo ribelle. La sua morte precoce nel 1971 a soli 27 anni lo ha reso, come spesso capita in  questi casi, un mito della musica e il profeta moderno della libertà.

Le frasi sono state riportate come pubblicate dalla fonte originale (Wikiquote).

Una raccolta di parole e pensieri in cui ciascuno di noi può trovare qualcosa di interessante.

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Alcuni dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che permette di girare
a testa alta con il viso coperto dalle lacrime.

Ama ragazza, ama perdutamente e, se ti dicono l'amore è peccato, ama il peccato e sarai innocente.

Amare significa pensare intensamente a qualcuno, dimenticando sé stessi.

Amo gli adolescenti perché tutto quello che fanno lo fanno per la prima volta.

Anche i fiori piangono, e ci sono stupidi che pensano sia rugiada.

A volte il vincitore è semplicemente chi non ha mai mollato.

Beato chi non avrà sogni da realizzare, perché non sarà mai deluso.

C'è il sacro terrore della morte, ma la morte è un fatto naturale, credo che la morte sia un'amica dell'uomo, perché mette fine a quel grande dolore che è la vita.

Cerca di essere sempre te stesso, così un giorno potrai dire di essere stato l'unico.

Chi di voi sa veramente di essere vivo? Noi siamo solo soldatini di fango in una guerra in miniatura.

Chi rinuncia ai sogni è destinato a morire.

Ciascun giorno è farsi un giro nella storia.

Ci sono diversi tipi di libertà, e ci sono parecchi equivoci in proposito… Il genere più importante di libertà è di essere ciò che si è davvero. Si baratta la propria libertà per un ruolo. Si barattano i propri sensi per un atto. Si svende la propria capacità di sentire, e in cambio si indossa una maschera. Si può privare un uomo della sua libertà politica e non lo si ferirà –
finché non lo si priverà della sua libertà di sentire. Questo può distruggerlo.

Comprare droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico,
ma il prezzo di questo biglietto è la vita.

Darei la vita per non morire.

Darei tutti i miei giorni per un unico ieri.

Datemi un sogno in cui vivere perché la realtà mi sta uccidendo.

Di questi tempi la fuga è l'unico mezzo per continuare a sognare.

Dicono che l'amore è vita, io per amore sto morendo.

Dicono che sbagliando s'impara, allora lasciatemi sbagliare.

Dopo il suo sangue, la cosa migliore che un uomo può dare di sé è una lacrima.

È il Sole ad inseguire la Luna, o la Luna ad inseguire il Sole? E il cielo si stancherà mai di far loro da terzo incomodo?

È meglio stare all'ombra e vedere la luce che stare alla luce e vedere l'ombra.

È meglio una fine disperata che una disperazione senza fine.

È nel momento in cui dubiti di volare che perdi per sempre la facoltà di farlo.

Essere allegri non significa necessariamente essere felici, talvolta si ha voglia di ridere e scherzare per non sentire che dentro si ha voglia di piangere.

Fra il bene e il male c'è una porta, e io l'aprirò!

Fuoco, cammina con me!

Guarda le piccole cose perché un giorno ti volterai e capirai che erano grandi.

Ho dato tutto ciò che potevo, sono poeta che racconta le sue storie e che canta i suoi versi. Se volete ascoltarmi tutti insieme, andremo lontano; se non vorrete ascoltarmi...

I dubbi te li crea la libertà.

I sogni sono come le stelle, basta alzare gli occhi e sono sempre là.

Il bourbon è un infuso maligno, richiama un siero di temerarietà, un veleno raffinato di scarafaggi e corteccia, foglie e ali di mosca raschiate dalla terra, una pellicola spessa; fluidi mestruali certo contribuiscono col loro splendore. È la bevanda delle aquile. (da Tempesta elettrica)

Il futuro non esiste, è qualcosa che noi ricorriamo e, quando lo raggiungiamo,
subito diventa presente e poi passato.

Il mio migliore amico è lo specchio, perché quando piango non ride mai.

Il mio più grande dolore è non poter far niente per la persona che amo.

Il passaggio più importante della vita è quello tra due amici e due innamorati.

Incontrami per la città, mentre vago per la città, in cerca di qualcosa che non so,
incontrami e sorridimi, poi va per la tua strada.

Invece di sentirti in colpa o cercare delle scuse per delle azioni negative compiute in passato, incomincia ora ad agire positivamente.

Io amo e vivo in silenzio ma dietro ogni sorriso nascondo una lacrima di dolore. Io sono così perché rispecchio quello che ho dentro.

Io non sarò mai nessuno, ma nessuno sarà mai come me.

Io vivo per dominare la vita, non per essere schiavo.

L'anima di una persona è nascosta in uno sguardo per questo abbiamo
paura di farci guardare negli occhi.

L'unico modo per sentirsi qualcuno è sentirsi se stessi.

La droga è la speranza di chi speranza non ne ha più.

La felicità è fatta d'un niente che al momento in cui lo viviamo ci sembra tutto.

La liberazione interiore è l'unica cosa per cui valga la pena di morire,
l'unica per cui valga la pena di vivere.

La mente mette i limiti, il cuore li spezza.

La notte è un pozzo nero dove intingo inchiostro per le mie poesie.

La perenne tentazione della vita è quella di confondere i sogni con la realtà.

La solitudine è ascoltare il vento e non poterlo raccontare a nessuno.

La vera felicità non è in fondo a un bicchiere, non è dentro a una siringa:
la trovi solo nel cuore di chi ti ama.

La vera poesia non dice niente, elenca solo delle possibilità. Apre tutte le porte.
E voi potete passare per quella che preferite.

La vita è come un'autostrada: non finisce mai, ma ci si resta sempre vittima.

La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo.

Le droghe sono una scommessa con la mente.

Le persone credono di essere libere, ma sono solo libere di crederlo.

Liberate l'amore o liberatevene per sempre!

Malinconia del passato, gioia del presente, pentimento del futuro... questa la vita.

Mi chiamano drogato perché mi faccio le canne, ma non sanno
che la vera droga è la crudeltà dell'uomo.

Nella vita ci sarà sempre un bastardo che ti farà soffrire, ma sarà l'unica persona
che riuscirai ad amare veramente.

Non accontentarti dell'orizzonte, cerca l'infinito.

Non amare per paura di soffrire è come non vivere per paura di morire.

Non arrenderti mai, perché quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto ha inizio.

Non avere paura della morte, fa meno male della vita.

Non c'è notte tanto grande da non permettere al Sole di risorgere il giorno dopo.

Non cercare l'impossibile in questo mondo di pazzi, non vi è luogo dove tu possa rifugiarti, ma se trovi qualcuno che ami tienilo stretto perché ricorda: si nasce e si muore soli... tutto il resto è niente.

Non credere a chi ti dice "ti amo", ma a chi ti guarda negli occhi e tace.

Non dire mai che i sogni sono inutili perché inutile è la vita di chi non sa sognare.

Non essere così triste e pensieroso, ricorda che la vita è come uno specchio:
ti sorride se la guardi sorridendo.

Non diventerò vecchio: io sono come una stella cadente.

Non fuggire in cerca di libertà quando la tua più grande prigione è dentro di te.

Non ha importanza che una cosa sia vera, l'importante è crederci!

Non ho chiesto a nessuno di nascere, perciò lasciatemi vivere come voglio.

Non parlare mai di amore e pace: un Uomo ci ha provato e lo hanno crocifisso.

Non pentirti di qualcosa che hai fatto, se quando l'hai fatta eri felice.

Non piangere per chi non merita il tuo sorriso.

Non piangere per me che parto, ma pensa che se domani piove me ne sono andato a cercare il Sole.

Non piangere se un amico ti ha lasciato: solo quando ti avrà dimenticato potrai
dire di averlo perso per sempre.

Non serve strappare le pagine della vita, basta saper voltar pagina e ricominciare.

Non si può dire di aver vissuto se prima non si è provato ciò che è proibito.

Non tradire chi ti sorride: potrebbe avere la morte nel cuore e regalarti ugualmente un po' di vita.

Non vivere con la paura di morire, ma muori con la gioia di aver vissuto.

Non volevo nascere (e sono nato), non volevo vivere (e sto vivendo), ma quando morirò andrò in paradiso (perché l'inferno lo sto già vivendo).

Non è cercando di essere gli altri che si è se stessi.

Non è forte chi non cade mai, ma chi cadendo trova la forza di rialzarsi.

Non è tanto dell'aiuto degli amici che abbiamo bisogno, ma del poter far affidamento su quell'aiuto.

Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare.

Penso a me stesso come a un essere umano intelligente e sensibile, ma con l'anima di un pagliaccio, che mi costringe a distruggere tutto nel momento più importante.

Per cancellare una vita ci vuole un attimo, per cancellare un attimo ci vuole una vita.

Perché bevo? Così posso scrivere poesie. Talvolta quando si è a fine corsa e ogni bruttura recede in un sonno profondo c'è come un risveglio e ogni cosa rimasta è reale. Per quanto devastato è il corpo lo spirito cresce in energia. Perdonami Padre poiché so quello che faccio. Voglio ascoltare l'ultima Poesia dell'ultimo Poeta.

Perché è scandaloso fare l'amore a 16 anni se si può morire a tutte le età?

Perdonami Padre poiché so quello che faccio.

Prima di morire voglio sentire l'urlo di una farfalla.

Quando imparerai a fregartene della gente, solo allora sarai grande.

Quando la gente mi chiede cosa vuol dire amare, abbasso gli occhi per paura di ricordare.

Quando la guerra sarà finita, saremo troppo stanchi per goderci la vita.

Quando lei ti lascerà perché avrà trovato due occhi più belli dei tuoi, altre mani da stringere, un'altra bocca da baciare... non odiarla, ma ricorda i momenti che avete passato insieme e ringraziala... perché lei ti ha dato un poco della sua vita.

Quando ti sveglierai e non vedrai più il sole, o sarai morto o sarai tu il sole.

Questa notte non può durare in eterno, perché fra poco arriverà il mattino,
ammesso che ci sia un domani.

Rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire.

Rido ma non sono felice: sto solo recitando un copione chiamato vita. citazione necessaria

Se ami qualcosa lasciala andare via, solo se torna sarà veramente tua.

Se devi vivere tutta la vita strisciando come un verme, alzati e muori!

Se dovessi scegliere tra il tuo amore e la mia vita, sceglierei il tuo amore, perché è la mia vita.

Se dovessi scegliere tra la vita e la morte, perché non esiste vita senza di te, di sicuro sceglierei la morte prima che mi scelga lei.

Se hai un'idea rispettala, non perché è un'idea, ma perché è tua.

Se la morte è il risveglio, la vita è un sogno.

Se le persone che parlano male di me, sapessero quello che dico io di loro, parlerebbero peggio.

Se non hai ragione per vivere, non trovarne una per morire.

Se per vivere ti dicono "siediti e stai zitto", tu alzati e muori combattendo.

Se qualcuno ti dice vivi strisciando, tu alzati e muori ridendo!

Se sei triste e vorresti morire, pensa a chi è triste e vorrebbe vivere ma sa di dover morire.

Se ti dicono che l'amore è un sogno, sogna pure ma non stupirti se ti svegli piangendo.

Se ti droghi ti capisco, perché il mondo ti fa schifo; se non lo fai ti ammiro, perché sei in grado di combatterlo.

Se tu fossi una lacrima, io non piangerei per paura di perderti.

Se una mattina ti svegli e non vedi il sole, o sei morto, o sei il sole.

Siamo buoni a nulla, ma capaci di tutto.

Sii sempre come il mare che infrangendosi contro gli scogli, trova sempre la forza per riprovarci.

Smetterò di amarti solo quando un pittore sordo riuscirà a dipingere il rumore di un petalo di rosa cadere su un pavimento di cristallo di un castello mai esistito.

Sogna perché nel sonno puoi trovare quello che il giorno non ti può dare.

Solo chi non conosce il dolore, può ridere di chi soffre.

Solo chi sogna impara a volare.

Solo colui che fu messo in croce ebbe l'onore di portare i capelli
lunghi senza essere chiamato drogato.

Solo quando i sogni vanno persi come lacrime nella pioggia è arrivato il momento di morire.

Sono nato in un buco, ho vissuto in un buco, morirò: per un buco.

Sono nato piangendo mentre tutti ridevano e morirò ridendo quando tutti piangeranno.

Sorridi anche se il tuo sorriso è triste, perché più triste di un sorriso triste c'è la tristezza di non saper sorridere.

Talvolta mi piace vedere la storia del rock'n'roll come l'origine della tragedia greca. Immagino un gruppo di fedeli che danzavano e cantavano in piccoli spazi all'aperto. Poi un giorno dalla folla emerse una persona posseduta e cominciò a imitare un dio. (da Tempesta elettrica)

Ti potranno tagliare le ali, ma non potranno impedirti di volare.

Tra il reale e l'irreale c'è una porta: quella porta siamo noi.

Tu per me non sei niente, solo aria, ma ricorda: senza aria non si vive.

Tutti facciamo parte di una storia infinita.

Uccidere è il coraggio del momento, vivere è il coraggio di sempre.

Un giorno anche la guerra s'inchinerà al suono di una chitarra.

Un giorno ho preso una margherita ed ho fatto "m'ama o non m'ama"... la prima volta è venuto m'ama, allora mi ama, ma la seconda è venuto non m'ama, ma non mi sono preoccupato... anche le margherite possono mentire!

Un giorno piangevo perché non avevo le scarpe, poi vidi un uomo senza piedi e smisi di piangere.

Un giorno incontrai un bambino cieco...mi chiese di descrivergli il mare, io osservandolo glielo descrissi, poi mi chiese di descrivergli il mondo... io piangendo glielo inventai...

Vivere senza tentare, significa rimanere con il dubbio che ce l'avresti fatta.

Vivi intensamente ogni giorno della tua vita, perché ogni giorno che passa non tornerà mai più.

Vivi intensamente ogni piccola cosa della tua vita, perché un giorno, queste piccole cose, sembreranno grandissime.

Vivi ogni attimo e questo non sarà mai l'ultimo. Vivo per amarti, morirò se dovrò dimenticarti.

Vivi la vita attimo per attimo, come se fosse l'ultimo.

Vivi la vita così come puoi, perché come vuoi non puoi.

Vivo per amarti, morirò se dovrò dimenticarti.

Volevo attraversare i confini della realtà volevo vedere cosa sarebbe successo: solo curiosità!

Vorrei essere nato al contrario per capire questo mondo storto.

Vorrei essere una lacrima per nascere dai tuoi occhi, vivere sul tuo viso e morire sulla tua bocca.

____________________________________________________________________________________

Jim Morrison - (Melbourne 1943 - Parigi 1971)

 
Di DL4U (del 12/11/2007 @ 23:28:23, in Musica, testi, citazioni, canzoni, linkato 2620 volte)


J.D. Salinger
Il giovane Holden

Proviamo in questo post ad imbastire quella che comunemente verrebbe definita recensione, ma più realisticamente si tradurrà in una serie di riflessioni ed appunti personali sul racconto “Il giovane Holden” di Jerome David Salinger . Forse poco noto in Italia, di sicuro non quanto dovrebbe, negli Stati Uniti è un caso letterario e un continuo best-seller sin dal 1951 anno della sua prima pubblicazione: appena questo testo apparve stupì i lettori per l’originalità del suo linguaggio (soprattutto se contestualizzata nel periodo in cui fi scritto) e per la profonda operazione cognitiva e di riflessione condotta dall’autore. Per la prima volta J.D. Salinger innova il linguaggio letterario raccontando un proprio alter ego, rappresentato dal protagonista del romanzo Holden Caulfield, attraverso il gergo giovanile e uno stile essenziale privo di sentimentalismi o retorica. In Holden. L’autore mette in gioco tutto se stesso nella ricerca angosciosa e angosciante di ogni brandello della verità umana; sulla pagina scritta Salinger fa per la prima volta emergere tutto quanto passa nel subconscio di una persona: i brandelli di idee, i pensieri superficiali, le costruzioni mentali troppo spesso relegate negli angoli della nostra mente compresse come sono dalla furia della normalità della vita di tutti i giorni. Ogni pensiero, apparentemente banale o stupido, ogni automatismo del ragionamento viene riversato nel racconto: questo concetto è estremizzato ed espresso un modo paradigmatico nel passaggio più celebre dell’opera: ovvero l’angosciosa domanda posta dal protagonista ad un autista di taxi di New York in merito alla sorte delle anitre del Central Park, d’inverno, quando il loro laghetto è gelato.

“Il giovane Holden” ha un tema principale che funge da motore a tutto l’impianto narrativo ed è la crisi di un adolescente negli Stati Uniti degli anni ’50. Holden vive in prima persona la dicotomia tra i due estremi opposti della società del tempo: da giovane del suo tempo vive come prima necessità l’anticonformismo e disprezzo per tutto e tutti, da uomo (forse) sente ancora tutto il suo profondo attaccamento nei confronti della famiglia ed in particolare nei confronti della piccola sorellina Phoebe.

Holden è in apparenza il tipico “bravo ragazzo” della media borghesia americana che frequenta un ferreo collegio dove tutto è imbrigliato nelle rigide e algide regole della comunità. Ma tutto questo al lui non va: non sopporta i professori, non lega con i suoi compagni di scuola e non trova posto nelle comitive del collegio in cui vive. Ogni suo pensiero è problematico, ogni rapporto con l’esterno viene vissuto come una costrizione in modo conflittuale, ambivalente; critica in modo spietato e aspro il grigiore della quotidianeità, odia l’indifferenza con cui gli altri ripagano il suo disagio, la sua rabbia risponde con menzogne alle falsità proposte dal mondo degli adulti. Soltanto verso la fine del libro Holden (è quindi Salinger) sembra trovare un po’ di pace dentro di se e pare riconciliarsi con mondo nel passo: "Io, supergiù, so soltanto che sento un pò la mancanza di tutti quelli di cui ho parlato. Perfino del vecchio Stradlater e del vecchio Ackley, per esempio. Credo di sentire la mancanza perfino di quel maledetto Maurice. E' buffo. Non raccontate mai niente a nessuno. Se lo fate, finisce che sentite la mancanza di tutti."

E’ possibile cogliere tutto il senso del libro nel suo titolo originale The Catcher in the Rye” e deriva da una strofa di una nota canzone scozzese attribuita a Robert Burns ed intitolata “Coming Through the Rye”. Eccone alcuni passi tradotti in italiano:

« Se una persona incontra una persona
Che viene attraverso la segale,
Se una persona bacia una persona
deve una persona piangere? »

Il titolo originale potrebbe essere tradotto ne "il pescatore nella segale". La poesia di Robert Burns in verità dice: "se scendi tra i campi di segale e ti viene incontro qualcuno". Holden, invece, ne opera inavvertitamente una storpiatura in uno dei passaggi più importanti del romanzo quando, interrogato dalla sorella Phoebe su cosa voglia veramente fare da grande, risponde, ispirandosi proprio alla canzone di Burns, "colui che salva i bambini, afferrandoli un attimo prima che cadano nel burrone, mentre giocano in un campo di segale". Ciò che Holden interpreta (e Salinger scrive) è quindi la cosa che gli piacerebbe fare di più: cioè salvare coloro che inavvertitamente stanno per cadere nel dirupo un attimo prima dell’irreparabile. Spiegando così la metafora e la speranza che sorregge l’intero racconto: il giovane Holden può ancora salvarsi e tramite le sue parole salvare altri adolescenti dalle brutture e dalle ipocrisie del mondo dei grandi. E Salinger ci ammonisce: se quell'assurdità e quello squallore del mondo degli adulti se non vengono affrontati nell'adolescenza (o comunque affrontati) possono portare a gesti estremi più avanti nell’età.

Con questa opera J.D.Salinger e generazioni di giovani americani sono riusciti a fare i conti con il proprio disagio. E' per questo motivo che Holden Caulfield è diventato una sorta di compagno di strada dei giovani americani e non solo.

Come avete visto volutamente non ho rivelato nulla della trama del libro lasciandovi il piacere di leggere in prima persona questo romanzo e farvi quindi una vostra personale impressione. Purtroppo il titolo italiano dell’opera non rende per nulla l’idea originale dell’autore, ma tant’è, come spesso accade nelle trasposizioni da una lingua all’altra.

I temi della “crisi e dell’anticonformismo” affrontati dal libro sono, a distanza di anni ancora di estrema attualità. L’anticonformismo a tutti i costi di chi si adatta solo a ciò che vuole e come vuole,è pericoloso: è normale essere contro tutto e tutti per qualche momento: sono normali e umani gli attimi di intolleranza verso il prossimo e verso le cose che lo circondano. Questi momenti, però, devono essere superati senza diventare la regola e la materia prima della nostra personalità.

___________________________



Jerome David Salinger
Il giovane Holden
Einaudi Editore, collana Supercoralli, 1961
Traduzione italiana: Adriana Motti
____________________________



 
Di DL4U (del 14/11/2007 @ 23:38:10, in Musica, testi, citazioni, canzoni, linkato 857 volte)

STAND BY ME
(Ben E. King - 1961)


___________________________________________
When the night has come
And the land is dark
And the moon is the only light we'll see
No I won't be afraid, no I won't be afraid
Just as long as you stand, stand by me

And darlin', darlin', stand by me, oh now now stand by me
Stand by me, stand by me

If the sky that we look upon
Should tumble and fall
And the mountains should crumble to the sea
I won't cry, I won't cry, no I won't shed a tear
Just as long as you stand, stand by me

And darlin', darlin', stand by me, oh stand by me
Stand by me, stand by me, stand by me-e, yeah

Whenever you're in trouble won't you stand by me, oh now now stand by me
Oh stand by me, stand by me, stand by me

Darlin', darlin', stand by me-e, stand by me
Oh stand by me, stand by me, stand by me

Quando cadrà la notte

e la terra sarà buia
e l'unica luce che vedremo sarà la luna
no, non avrò paura, non avrò paura
finché tu sarai con me, sarai con me

e cara, cara sta' con me, adesso adesso sta' con me
stai con me, stai con me

Se il cielo che noi guardiamo
dovesse crollare e cadere
e le montagne dovessero sbriciolarsi nel mare
non piangerò, non piangerò, non verserò una lacrima
finché tu sarai con me

e cara, cara stai con me, stai con me
stai con me, stai con me, stai con me

Ogniqualvolta sarai in difficoltà, starai con me?
oh adesso, adesso stai con me

o stai con me, stai con me, stai con me
cara, cara, stai con me, stai con me
oh stai con me, stai con me


_______________________________________

Questa canzone è una delle mie preferite, nonchè colonna sonora di un film a cui ho già dedicato
un post in questo blog.

Tra le sue innumerevoli cover una delle più note e famose è quella di Jonh Lennon, che amava molto questo brano; venne spesso usata dai Beatles come brano di "riscaldamento" nelle sessioni di registrazione in sala.

Di seguito il video da YouTube della versione di John Lennon
(contenuta nella raccolta postuma "Imagine" del 1988)

 
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