Primo maggio: festa di tutti i lavoratori ___________________________________________
Eroe (Storia di Luigi delle Bicocche) Caparezza
“Questa che vado a raccontarvi è la vera storia di Luigi delle Bicocche, eroe contemporaneo a cui noi tutti dobbiamo la nostra libertà”
Piacere / Luigi delle Bicocche Sotto il sole faccio il Muratore e mi spacco le nocche da giovane il mio mito era l’attore Dennis Hopper che in Easy Rider girava il mondo a bordo di un Chopper invece io passo la notte in un Bar Karaoke se vuoi mi trovi lì / tentato dal videopoker ma il conto langue e quella macchina vuole il mio Sangue un soggetto perfetto per Brahm Stoker TU che ne sai della vita degli Operai io stringo sulle spese / Goodbye Macellai non ho salvadanai da Sceicco del Dubhai mi verrebbe da devolvere l’otto per mille a Snai io sono il pane per gli usurai ma li respingo non faccio l’Al Pacino / non mi faccio di Pachinko non gratto / non vinco / non trinco / nelle sale Bingo man mano mi convinco
che io sono un Eroe perchè lotto tutte le ore sono un Eroe perchè combatto per la pensione sono un Eroe perchè proteggo i miei cari / dalle mani dei Sicari / dei cravattari sono un Eroe perchè sopravvivo al mestiere sono un Eroe straordinario tutte le sere sono un Eroe E te lo faccio vedere ti mostrerò cosa so fare col mio superpotere
Stipendio dimezzato / o vengo licenziato a qualunque età io sono già fuori mercato fossi un ex SS novantatreenne / lavorerei nello studio del mio avvocato invece torno a casa distrutto la sera bocca impastata come calcestruzzo in una betoniera io sono al verde / vado in bianco / ed il mio conto è in Rosso quindi posso rimanere fedele alla mia bandiera ? SU vai / a vedere nella galera / quanti precari / sono passati ai mal’affari quando t’affami / ti fai / nemici vari se non ti chiami Savoia scorda i Domiciliari finisci nelle mani di strozzini / ti cibi di ciò che trovi se ti ostini a frugare i cestini ne' l’Uomo ragno ne' Rocky ne' Rambo ne' affini farebbero ciò che faccio per i miei Bambini
Per far denaro ci sono più modi / potrei darmi alle frodi e fottermi i soldi dei morti come un banchiere a Lodi c’è chi ha mollato il Conservatorio per Montecitorio lì i pianisti sono più pagati di Adrien Brody io vado avanti e mi si offusca la mente sto per impazzire come dentro un Call Center vivo nella camera 237 / ma non farò la mia famiglia a fette perchè sono un Eroe
che io sono un Eroe perchè lotto tutte le ore sono un Eroe perchè combatto per la pensione sono un Eroe perchè proteggo i miei cari / dalle mani dei Sicari / dei cravattari sono un Eroe perchè sopravvivo al mestiere sono un Eroe straordinario tutte le sere sono un Eroe E te lo faccio vedere ti mostrerò cosa so fare col mio superpotere
Elle-Elle Live 2008 - Ligabue - sabato 5 luglio a Milano - stadio San Siro
____________________________
Ci han concesso solo una vita Soddisfatti o no qua non rimborsano mai E calendari a chiederci se stiamo prendendo abbastanza abbastanza Se per ogni sbaglio avessi mille lire Che vecchiaia che passerei Strade troppo strette e diritte Per chi vuol cambiar rotta oppure sdraiarsi un po' Che andare va bene pero' A volte serve un motivo, un motivo Certi giorni ci chiediamo e' tutto qui? E la risposta e' sempre si' Non e' tempo per noi che non ci svegliamo mai Abbiam sogni pero' troppo grandi e belli sai Belli o brutti abbiam facce che pero' non cambian mai Non e' tempo per noi e forse non lo sara' mai Se un bel giorno passi di qua lasciati amare e poi scordati svelta di me che quel giorno e' gia' buono per amare qualchedun'altro qualche altro dicono che noi ci stiamo buttando via ma siam bravi a raccoglierci. Non e' tempo per noi che non ci adeguiamo mai Fuorimoda, fuoriposto, insomma sempre fuori dai Abbiam donne pazienti rassegnate ai nostri guai Non e' tempo per noi e forse non lo sara' mai Non e' tempo per noi che non vestiamo come voi Non ridiamo, non piangiamo, non amiamo come voi Forse ingenui o testardi Poco furbi casomai Non e' tempo per noi e forse non lo sara' mai
Non è tempo per noi - Ligabue -1990
____________________________________
Mi piace molto il testo di questa canzone. In "Non è tempo per noi" si sente e si legge lo spirito originale di Luciano Ligabue e delle canzoni del primo album (l'omonimo dell'esordio, datato 1990): un disco suonato con la band originale dei ClanDestino e che contiene canzoni ormai famosissime ("Balliamo sul mondo", "Bambolina e Barracuda", "Piccola stella senza cielo" e "Marlon Brando è sempre lui" tra le altre... ) e pietre miliari nella discografia del rocker di Correggio. Pezzi vivaci, sentiti forse ancora connotati da uno stile ancora acerbo ma cantati con quella voglia di emergere dalla gavetta che li hanno resi successi duraturi negli anni. A distanza di tempo, il prossimo luglio si va alla seconda live del Liga a Milano dopo aver recuperato al volo quattro biglietti su Ticketone... massì in fondo ogni tanto queste botte di vita ci vogliono, sarà una serata sicuramente diversa ... e l'ultimo???
"La Marioneta" fa parte del libro "Lo Que Le He Enseñado a la Vida", scritto dello scrittore messicano Johnny Welch, sotto lo pseudonimo Don Molfes. Il libro, in realtà, è un doppio libro, che si può leggere sia da un verso sia dall'altro. Nel verso corretto, si trova "Lo Que Me Ha Enseñado la Vida" (Quello che mi ha insegnato la vita), a firma di Johnny Welch. Leggendo, invece, il libro dalla quarta di copertina, si trova "Lo Que Le He Enseñado a la Vida" (Colui che mi ha insegnato a vivere), a firma di Don Molfes. Lo scritto si diffuse nel 2000 venendo attribuito erroneamente a Gabriel G. Marquez . Nonostante siano passati diversi anni, ancora adesso su internet si trova questo testo seguito dalla firma di Gabriel Garcia Marquez. Questa errata attribuzione è dovuta al quotidiano peruviano "La Republica" che nel maggio del 2000 pubblicò questo testo sulle sue pagine attribuendolo a Garcia Marquez, quale commiato e testamento morale del grande autore. In tanti lo celebrarono come capolavoro e come sublime epitaffio del Premio Nobel. Appena si diffuse la notizia che il brano era in realtà stato scritto da Johnny Welch, ventriloquo e scrittore messicano, come monologo per il suo pupazzo Don Mofles, il pezzo diventò improvvisamente spazzatura. Tutta la sensibilità di Marquez si trasformò in sentimentalismo da quattro soldi, la poesia fu bollata come un maldestro tentativo di strappar lacrime e il povero ventriloquo finì per non ricevere nessun merito per un brano che per lungo tempo era stato considerato un piccolo gioiello da consegnare alla storia della letteratura sudamericana.
Una storia che fa riflettere su come possono cambiare in fretta le opinioni delle persone, su come spesso le opinioni si costruiscano esclusivamente su idee preconcette senza preoccuparsi di andare oltre l'apparenza, il condizionamento o il "sentito dire"... in ogni caso ci resta questo bel testo da leggere e conservare, chiunque poi lo abbia scritto, contano le idee ....
_____________________________________________
" Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi facesse dono di un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto ciò che penso, ma penserei a tutto ciò che dico.
Valuterei le cose, non per il loro valore, ma per ciò che significano. Dormirei poco, sognerei di più, essendo cosciente che per ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi, perdiamo sessanta secondi di luce.
Andrei avanti quando gli altri si ritirano, mi sveglierei quando gli altri dormono.
Ascolterei quando gli altri parlano e con quanto piacere gusterei un buon gelato al cioccolato. Se Dio mi desse un pezzo di vita, mi vestirei in modo semplice, e prima di tutto butterei me stesso in fronte al sole, mettendo a nudo non solo il mio corpo, ma anche la mia anima.
Dio mio se avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l’arrivo del sole. Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Annaffierei le rose con le mie lacrime per sentire il dolore delle loro spine e il rosso bacio dei loro petali.
Dio mio se avessi un pezzo di vita, non lascerei passare un solo giorno senza dire alle persone che amo, che le amo. Direi ad ogni uomo e ad ogni donna che sono i miei prediletti e vivrei innamorato dell’amore.
Mostrerei agli uomini quanto sbagliano quando pensano di smettere di innamorarsi man mano che invecchiano, non sapendo che invecchiano quando smettono di innamorarsi!
A un bambino darei le ali, ma lascerei che imparasse a volare da solo. Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia, ma con la dimenticanza.
Ho imparato così tanto da voi, Uomini… Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Ho imparato che quando un neonato stringe per la prima volta il dito del padre nel suo piccolo pugno, l’ha catturato per sempre.
Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare dall’alto in basso un altro uomo solo per aiutarlo a rimettersi in piedi.
Da voi ho imparato così tante cose, ma in verità non saranno granchè utili, perchè quando mi metteranno in questa valigia, starò purtroppo per morire.
Dì sempre ciò che senti e fa’ ciò che pensi.
Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti guardo mentre ti addormenti, ti abbraccerei fortemente e pregherei Dio per poter essere il guardiano della tua anima.
Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti vedo uscire dalla porta, ti abbraccerei, ti darei un bacio e ti chiamerei di nuovo per dartene altri.
Se sapessi che oggi è l’ultima volta che sento la tua voce, registrerei ogni tua parola per poterle ascoltare una e più volte ancora.
Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti che ti vedo, direi “ti amo” e non darei scioccamente per scontato che già lo sai.
Sempre c’è un domani e la vita ci dà un’altra possibilità per fare le cose bene, ma se mi sbagliassi e oggi fosse tutto ciò che ci rimane, mi piacerebbe dirti quanto ti amo, che mai ti dimenticherò.
Il domani non è assicurato per nessuno, giovane o vecchio. Oggi può essere l’ultima volta che vedi chi ami. Perciò non aspettare oltre, fallo oggi, perchè se il domani non arrivasse, sicuramente compiangeresti il giorno che non hai avuto tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio e che eri troppo occupato per regalare un ultimo desiderio.
Tieni chi ami vicino a te, digli quanto bisogno hai di loro, amali e trattali bene, trova il tempo per dirgli “mi spiace”, “perdonami”, “per favore”, “grazie” e tutte le parole d’amore che conosci.
Nessuno ti ricorderà per i tuoi pensieri segreti. Chiedi a Dio la forza e la saggezza per esprimerli. Dimostra ai tuoi amici e ai tuoi cari quanto sono importanti. "
<< Con le mie mani, con queste mani traccerò il domani che vorrò.
Con questi occhi riderò del tuo mondo...
Nell'aria c'è un vuoto che riempirò con le parole,
le lacrime calpesterò, le lascerò a chi le vuole.
Con il mio cuore parlerò, io paura non ne ho.
Con queste ali fenderò l'orizzonte...
Fragile quel soffio appeso ai margini di questo cielo.
Le anime non sanno ancora altrove cosa c'è...
Nell'aria c'è un vuoto che riempirò con l'emozione,
le lacrime calpesterò, le lascerò disciolte al sole >>
da "Nell'Aria" - L'Aura - 2008 ____________________________________________
Vi consiglio l'ascolto dell'album... L'Aura è musicista polistrumentale e cantante, con una voce inconfondibile, dolce e allo stesso tempo potente capace di creare crea armonie sofisticate e convolgenti... sito web ufficiale: www.l-aura.com
Grazie Anto! E' stato un piacere leggere i tuoi commenti sul blog... e, mi raccomando, quando hai voglia di scrivere qualcosa, questo spazio è sempre aperto & disponibile ...tutti i contributi, le proposte, le idee, le critiche e le espressioni di punti di vista differenti aiutano a rendere più vivace il blog e sono sempre graditi e ben accetti! Ovviamente l'invito è esteso anche a tutta l' allegra brigata di quotidiani lettori delle mie avventure .... ed ora un po' di musica !! Beccatevi questo video "alternativo" di "It's the end of the world as we know it (and I feel fine)" dei REM... così stavolta mi risparmio di scrivere il testo della canzone...
_________________________________________________ REM It's the end of the world as we know it (and I feel fine)
C'è stato un periodo in dove anche in Italia si è prodotta musica rock di buon livello e del sound capace di toccare le corde di una vasta massa di persone. E' durato un decennio circa, intorno agli anni '90, quando emersero sulle scene alcuni nomi che poi purtroppo nel tempo si sono persi o hanno cambiato il loro carattere originale (per rimpasti delle formazioni, stanchezza delle idee, dissidi interni, ecc..) divenendo oggi il pallido ricordo di ciò che erano. Due esempi su tutti: Litfiba (quelli del primo periodo con Renzulli alla chitarra e Pelù instrionico alla voce) e Timoria (quelli di Renga alla voce e di Pedrini ai testi ed alle chitarrre); forse il ricordo di quegli anni, anche dal punto di vista personale, hanno contribuito ad esaltarne il valore, ma ritengo ancora adesso alcune di quelle produzioni tra le migliori e più complete espressioni dell'anima "rock" italiana più innovativa, sentita, contaminata di idee e influenze di generi, di ogni tempo. Ad esempio un album, che molti come me avranno sentito e risentito ai tempi - e che di tanto in tanto fa piacere risentire facendo scaturire le medesime sensazioni - dal titolo "Viaggio senza vento" (pubblicato nel 1993 dai Timoria e di cui ho già citato nel blog la front track "Senza vento") : un raro caso di un concept album italiano che miscelava con una grinta non comune hard rock e progressive; una serie di melodie e testi in cui un'intera generazione si è più o meno riconosciuta (facendone spesso di fatto un proprio manifesto). Un periodo come mai prima e purtroppo si è spento troppo presto senza un vero seguito, diluendosi nel caso migliore nelle forme più classiche del pop.
...meno male che a far sbollire le micro-inc@zz@ture c'è sempre la buona musica ... e le "piccole cose" per cui non vale mai darsi pena spariscono sempre (ma non si dimenticano...) ...c'è di meglio da fare nella vita!
Sangue Impazzito (Timoria, 1993, album "Viaggio senza vento")
Facciamo un piccolo sondaggio... guardate la copertina riprodotta qui sopra: immagino che la maggior parte di voi ne abbia una copia (più o meno originale) nella propria collezione di musicassette/vinili/cd, essendo uno degli album più venduti e ascoltati nella storia del rock. E' l'album " Use your illusion I ", registrato in studio dai Guns and Roses nel 1991; ma pur avendola vista mille volte vi siete mai domandati da dove è stata tratta la figura del ragazzo che scrive ? Eccola nella sua completezza:
E' l'affresco "La scuola di Atene" di Raffaello dipinto tra il 1509 e il 1511 nella Stanza della Segnatura nei Palazzi del Vaticano, e rappresenta Aristotele e Platone insieme ad altri filosofi dell'antichità, in uno dei più celebri capolavori del Rinascimento. Osservando la seconda immagine, potete vedere il particolare presente nella copertina sulla parte destra dell'opera di Raffaello. Facciamo un lunghissimo salto nel tempo e arriviamo nel 1991 anno di pubblicazione dell'album in oggetto e di incisione dei uno del brano forse più celebre e suonato dei G 'n' R: è "November Rain" traccia record di oltre 8 minuti contenente due assoli di chitarra che hanno fatto scalare a Saul Hudson (alias Slash) la vetta dei migliori chitarristi rock al mondo, al fianco di Page, Hendrix e Van Halen. E' ormai nella storia della musica l'immagine di Slash, capelli a vento nel deserto del New Mexico, mentre esegue il "solo" imbracciando la sua Gibson... dimenticavo: le cover di "Use of Illusion I e II" furono disegnate da Mark Kostabi, pittore e compositore statunitense, le cui opere sono esposte al MOMA di New York.
November Rain Axl Roses and G 'n' R (Use you illusion I - 1991)
When I look into your eyes I can see a love restrained But darlin' when I hold you Don't you know I feel the same 'Cause nothin' lasts forever And we both know hearts can change And it's hard to hold a candle In the cold November rain We've been through this such a long long time Just tryin' to kill the pain But lovers always come and lovers always go An no one's really sure who's lettin' go today Walking away If we could take the time to lay it on the line I could rest my head Just knowin' that you were mine All mine So if you want to love me then darlin' don't refrain Or I'll just end up walkin' In the cold November rain
Do you need some time...on your own Do you need some time...all alone Everybody needs some time...on their own Don't you know you need some time...all alone I know it's hard to keep an open heart When even friends seem out to harm you But if you could heal a broken heart Wouldn't time be out to charm you
Sometimes I need some time...on my own Sometimes I need some time...all alone Everybody needs some time...on their own Don't you know you need some time...all alone
And when your fears subside And shadows still remain, ohhh yeahhh I know that you can love me When there's no one left to blame So never mind the darkness We still can find a way 'Cause nothin' lasts forever Even cold November rain
Don't ya think that you need somebody Don't ya think that you need someone Everybody needs somebody You're not the only one You're not the only one
sopra: la cover del cd singolo
Quando guardo nei tuoi occhi riesco a vedere un amore trattenuto ma cara quando ti stringo non lo sai che provo la stessa cosa.
Perché niente dura per sempre ed entrambi sappiamo che i nostri cuori possono cambiare ed è difficile far durare un candela nella fredda pioggia di Novembre.
Ci siamo dentro da talmente tanto tempo cercando semplicemente di far passare il dolore.
Ma gli innamorati vengono sempre e gli innamorati se ne vanno sempre e nessuno è mai sicuro di quello che lascia oggi mentre se ne va camminando.
Se potessimo prenderci il tempo per dirci tutto chiaramente io potrei far riposare la mia testa sapendo che tu eri mia tutta mia. Per cui se vuoi amarmi allora cara non ti trattenere o io finirò a camminare nella fredda pioggia di Novembre.
Hai bisogno di un po’ di tempo… per conto tuo? Hai bisogno di un po’ di tempo… da sola? Tutti hanno bisogno di un po’ di tempo… per conto loro Non sai che hai bisogno di un po’ di tempo… da sola?
So che è difficile tenere un cuore aperto quando sembra che anche gli amici siano lì per farti male ma se tu potessi guarire un cuore spezzato il tempo non sarebbe lì per incantarti?
A volte ho bisogno di un po’ di tempo… per conto mio A volte ho bisogno di un po’ di tempo… da solo Tutti hanno bisogno di un po’ di tempo… per conto loro Non sai che hai bisogno di un po’ di tempo… da sola?
E quando le tue paure si placano e le ombre rimangono ancora so che puoi amarmi se non rimane più nessuno da incolpare per cui non importa l’oscurità possiamo ancora trovare una via perché niente dura per sempre nemmeno la fredda pioggia di Novembre.
Non sei l’unica Non sei l’unica Non credi di aver bisogno di qualcuno? Non credi di aver bisogno di qualcuno? Tutti hanno bisogno di qualcuno Non sei l’unica Non sei l’unica
Non credi di aver bisogno di qualcuno? Non credi di aver bisogno di qualcuno? Tutti hanno bisogno di qualcuno Non sei l’unica Non sei l’unica
Non credi di aver bisogno di qualcuno? Non credi di aver bisogno di qualcuno? Tutti hanno bisogno di qualcuno Non sei l’unica Non sei l’unica
Non credi di aver bisogno di qualcuno? Non credi di aver bisogno di qualcuno? Tutti hanno bisogno di qualcuno
Ecco il video originale dalla canzone, del 1992: al nono posto tra i video più costosi nella storia della musica (1.5 milioni di dollari del tempo) nel filmato è possibile vedere anche alcune scene tratte da un ormai mitico concerto dei Guns alla Carnegie Hall di Londra. Sempre su YouTube è possibile trovare la sequenza dei filmati tratta da un VHS d'annata che compone il "making of" del video di November Rain raccontata dagli stessi protagonisti:
Domani (Io voglio stare bene) Raffaella Destefano (2008)
Scritto e interpretato da Raffaella Destefano (ex voce del gruppo milanese Madreblu) "Domani" è ormai nelle playlist delle principali radio ed è in continua ascesa nelle classiche dei brani più suonati. Prodotto dalla stessa Raffaella con con Fred Ventura e Paolo Gozzetti per una etichetta indipendente, la canzone mescola new wave e rock su una melodia diretta ed immeditamente coinvolgente sin dalla prima schitarrata d'inizio.
Resta qui con me ora che la luce se ne va ora che che non so come sarà domani resta qui con me prima che la vita voli via prima di confondersi ancora le mani
e finalmente non mi chiedo se sarò bella abbastanza se dovrò dare un nome a tutto o se dovrò aspettare
DOMANI IO VOGLIO STARE BENE DOMANI NON VOGLIO FARMI MALE DOMANI... DOMANI
resta qui con me porta la mia mente via da qui via da questo vuoto insopportabile rimani
e finalmente non ti chiedo di essere quello che voglio perché ogni strada ha già il suo nome e niente può aspettare
DOMANI IO VOGLIO STARE BENE DOMANI NON VOGLIO FARMI MALE SI PUO DIMENTICARE DOMANI... DOMANI
resta qui con me lascia il tuo profumo su di me forse questa notte tornerà
DOMANI IO VOGLIO STARE BENE DOMANI NON VOGLIO FARMI MALE SI PUO DIMENTICARE DOMANI... DOMANI ________________________________________________
Nel 1995, insieme a Gino Marcelli e Valerio Artusi, Raffaella Destefano fonda i Madreblu. Del '97 il primo disco "Prima dell'alba" su etichetta Milano 2000-EMI. Con il brano "Gli angeli" partecipano alle selezioni di SanRemo Giovani del '97. Il pezzo diventa il tormentone radiofonico dell'anno successivo, portandoli a vincere il premio Titano come brano più trasmesso dalle radio. Nel '98 la band, incide il secondo disco "Necessità"(nel '98 Valerio Artusi abbandona la band), sempre su etichetta Milano 2000-EMI Capitol. Questo album contiene singoli come "Reiko" e "Non mi basta" (cercateli su YouTube) e li porta ad entrare nella colonna sonora della seconda serie dei "Sopranos" con il brano "Certamente". Nel 2000 i due primi albm della band vengono distrubuiti anche in Germania, Francia e Olanda. Del 2004 il terzo disco, "L'equilibrio". Nel settembre la 2004 Raffaella Destefano (voce della band) decide di staccarsi dai Madreblu per dedicarsi ad un suo progetto solista: un pop più venato di rock con forti influenze new wave. Nel corso di questo anno costruisce una band essenziale con basso chitarra e batteria, portando in giro uno spettacolo intenso e diretto. Partecipa a diversi festival, apre in acustico il concerto di Paul Weller, Negrita ed Eugenio Finardi. Dall'ottobre 2005 diventa autrice e collabora con diversi autori stranieri.
________________________________________________
Non c'è ancora un album di Raffaella Destefano. Vi propogo sotto il podcast del brano. Per le altre canzoni e per maggiori informazioni vi rimando al suo sito in MySpace
"Si può radere al suolo un bosco e fregarsene, mentre si decide di rompere le scatole ad uno che va’ fuori tempo e suona i bonghi a Parco Sempione?" E' l'angoscioso dilemma che propone il nostro beneamato complessino nella canzone he ha fatto da traino al nuovo disco "Studentessi" da ieri in vendita un po' ovunque e anche nella nostra edicola di fiducia. La per nulla velata critica al governatore della regione Lombardia e all'amminstrazione in carica (nel video della canzone Elio si guarda una videocassetta dove si vedono due formiconi, un pezzo di m*rda e l'equazione C=G....come si chiama il presidente della Regione Lombardia?...ecco appunto! ) parte dai bonghisti del parco, si allarga con satira sottile allo spinoso problema della cementificazione, citando il Bosco di Gioia - abbattuto per far posto alla nuova sede della provincia nonostante la raccolta delle 16000 firme delle quali si fece promotore proprio Rocco Tanica - fino ad arrivare all’ultima scoperta dell' Ecopass. L'album (22 tracce, cinque delle quali fanno parte di un unico brano) si presenta ricco di ospiti come mai prima d'ora. Claudio Bisioin La Lega dell'amore, dedicata a «un soggetto politico estraneo alle logiche della partitocrazia», la voce di Giorgia in Ignudi fra i nudisti (è difficile la vacanza di coppia...), quella di Antonella Ruggiero in Plafone (dedicata alla convivenza condominiale) e quella di Irene Grandiin Heavy Samba. Quindi Claudio Baglioniche interpreta due parti dell' Effetto Memoria, e Demo Morselli, il maestro per l'arrangiamento di Tristezza, «canzone in do minore che va per la maggiore», che celebra «le mille attrattive della tristezza, simbolo di mentalità vincente». Ed, infine, le voci recitanti diCarla Fraccie Paola Cortellesi (in Suicidio a Sorpresa). Chiude l'album Single, in omaggio a «Feiez» Paolo Panigada. Curioso, demenzialmente satirico e, come sempre, ottimamente suonato da un gruppo di veri musicisti. Ovviamente consigliatissimo.
Nel mio vagare su internet ho trovato il brano oggetto di questo post come sottofondo ad un video-tributo di You Tube dedicato alle imprese del grande e spericolato Gilles Villeneuve... non conoscevo chi fossero, ma fortunatamente, l'autore del tributo aveva pubblicato nei titoli di coda il titolo della colonna sonora e il nome del gruppo: "Sleeping Sun" dei Nightwish. Un veloce giro su Wikipedia mi ha permesso di raccogliere qualche informazione in più sul gruppo e sul pezzo; i Nightwish nascono in Finlandia nel 1996 e si propongono al pubblico come un gruppo di genere gotico-sinfonico e power metal o come meglio ha detto Tuomas Holopainen, autore dei testi e tastierista della band, la musica dei Nightwish è "heavy metal melodico con una voce femminile" o anche "un particolare tipo di metal sinfonico". Nello specifico il singolo "Sleeping Sun" fu pubblicato nell'ottobre 2005 e fu scritto durante l'eclisse solare del 1999. La voce femminile nella prima versione del brano a voce è di Tarja Turunen (la cantante ha lasciato il gruppo nel 2005, sostituita poi da Anette Olzon) ; di "Sleeping Sun" esistono versioni e due video: l'originale cantato da Tarja (che pubblico di seguito) e una revisione del 2005 cantata da Anette in coincidenza dell'uscita della raccolta "Highest Hopes" (caratterizzata da un video di ambientazione medievale). Sincermente preferisco la versione originale per la voce molto caratteristica, armoniosa e profonda di Tarja Turunen. Lascio a voi poi valutarne le differenza (su You Tube trovate entrambe le versioni).
A questo link , invece, trovate il meraviglioso video-tributo a Gilles Villeneuve (pilota Ferrari dal 1978 al 1982) da cui ho preso spunto per le mie ricerche. Un grande cuore, un' anima spericolata e l'immenso coraggio di una vita vissuta sempre oltre il limite... Salut Gilles!
« Se è vero che la vita di un essere umano è come un film, io ho avuto il privilegio di essere la comparsa, lo sceneggiatore, l'attore protagonista e il regista del mio modo di vivere. »
(Gilles Villeneuve)
________________________________________________
sopra: la cover del singolo del 2005
The sun is sleeping quietly Once upon a century Wistful oceans calm and red Ardent caresses laid to rest
For my dreams I hold my life For wishes I behold my nights The truth at the end of time Losing faith makes a crime
I wish for this night-time to last for a lifetime The darkness around me Shores of a solar sea Oh how I wish to go down with the sun Sleeping Weeping With you
Sorrow has a human heart From my god it will depart I'd sail before a thousand moons Never finding where to go
Two hundred twenty-two days of light Will be desired by a night A moment for the poet's play Until there's nothing left to say
I wish for this night-time to last for a lifetime The darkness around me Shores of a solar sea Oh how I wish to go down with the sun Sleeping Weeping With you
I wish for this night-time to last for a lifetime The darkness around me Shores of a solar sea Oh how I wish to go down with the sun Sleeping Weeping With you
Il sole sta dormendo tranquillamente Una volta ogni secolo Malinconici oceani calmi e rossi Ardenti carezze distese per riposare
Grazie ai miei sogni tengo in mano la mia vita Grazie ai miei desideri guardo le mie notti La verità alla fine del tempo Perde la fede e commette un crimine
Vorrei che questa notte Durasse una vita L’oscurità intorno a me Spiagge del mare solare Oh quanto vorrei immergermi con il sole Dormire Piangere Con te
Il dolore ha un cuore umano Dal mio dio partirà Navigherò davanti a mille lune Senza trovare la mia strada
Duecentoventidue giorni di luce Saranno desiderati per una notte Un momento per l’opera del poeta Finchè non ci sarà più niente da dire
Vorrei che questa notte Durasse una vita L’oscurità intorno a me Spiagge del mare solare Oh quanto vorrei immergermi con il sole Dormire Piangere Con te
Vorrei che questa notte Durasse una vita L’oscurità intorno a me Spiagge del mare solare Oh quanto vorrei immergermi con il sole Dormire Piangere Con te