Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
You Shook Me All Night Long AC/DCalbum "Back in Black" , 1980, Atlantic Record___________________________________________________________
Questa canzone è al decimo posto nella classifica "100 Greatest songs of the 80's" del 2006 ed è , assieme a "Back in Black" e "Highway to Hell", tra le più famose canzoni degli AC/DC. Saranno pochi quelli che tra di voi non la riconosceranno già dalle prime note. Un bel classico del rock carico di energia, ogni commento sarebbe superfluo! Solo una curiosità: il titolo della canzone è tratto da un testo di una canzone del 1962 di Willie Dixon intitolata "You Shook Me" che fu oggetto di cover anche da parte dei Led Zeppelin nel 1969 con una versione contenuta nel loro album d'esordio.
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sopra: la cover originale del singolo del 1980 ________________________________________________________________________
She was a fast machine she kept her motor clean She was the best damn woman that I ever seen She had the sightless eyes telling me no lies Knocking me out with those American thighs Taking more than her share Had me fighting for air She told me to come but I was already there 'Cause the walls start shaking The earth was quaking My mind was aching And we were making it
And you shook me all night long Yeah you shook me all night long
Working double time on the seduction line She's one of a kind she's just mine all mine Wanted no applause it's just another course Made a meal outta me And come back for more Had to cool me down to take another round Now I'm back in the ring to take another swing 'Cause the walls were shaking the earth was quaking My mind was aching And we were making it
And you shook me all night long Yeah you shook me all night long It knocked me out I said you Shook me all night long You had me shaking and you Shook me all night long Yeah you shook me When you took me
You really took me and you Shook me all night long Ah, you shook me all night long Yeah yeah you shook me all night long You really got me and you Shook me all night long Yeah you shook me Yeah you shook me All night long
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Tu mi facevi fremere tutta la notte
Lei era una macchina veloce Manteneva il suo motore pulito Era dannatamente la miglior donna che avessi mai visto Aveva occhi senza sguardo Non raccontava menzogne Mettendomi fuori gioco con quelle cosce americane Prendendo più di quanto potevo Ho avuto il mio combattimento per l'aria Mi diceva di venire ma io ero già li Perché i muri iniziavano ad agitarsi La terra tremava La mia mente era dolorante Lo stavamo facendo e tu
Mi facevi fremere tutta la notte Yeah, mi facevi fremere tutta la notte
Lavorando il doppio Sulla linea della seduzione Lei era di un certo tipo, semplicemente mia, solo mia Non cercava applausi Solo un'altro giro Mi mangiava in un boccone e tornava indietro per averne ancora Mi son dovuto raffreddare Per permettermi un'altro giro Ora sono tornato sul ring per concedermi un'altro ballo Perché i muri iniziavano ad agitarsi La terra tramava La mia mente era dolorante Lo stavamo facendo e tu E mi mettevi fuori combattimento e poi
Mi facevi fremere tutta la notte Mi hai fatto fremere e Mi facevi fremere tutta la notte Yeah, mi facevi fremere
Bhe, mi hai preso Hai preso davvero me e te Mi facevi fremere tutta la notte Ooooh tu mi facevi fremere tutta la notte Yeah, yeah, tu Mi facevi fremere tutta la notte Hai preso davvere me e te Yeah, mi facevi fremere, yeah, mi facevi fremere Tutta la notte |
sopra: la cover originale dell' album Back in Black del 1980________________________________________________________ Many thanks to Marta, who helps me to remind me this song
Tutti noi lo conosciamo, la maggior parte di noi lo utilizza quotidianamente come motore di ricerca per le proprie scorribande nella grande rete. Amato, contestato per alcuni suoi aspetti controversi, l'importanza di Google è tale da aver cambiato radicalmente gli usi e costumi dei navigatori del web. Ma c'è qualcuno di voi che ricorda come era il suo aspetto alle origini (maggio 1998 e il suo nome era ancora BackRub)? Io onestamente non lo ricordavo... eccolo: http://backrub.c63.be/May1998/index.htm e in quest'altro link possiamo apprezzare nel loro fulgido splendore i server che tenevano in piedi il motore ai tempi http://backrub.c63.be/May1998/hardware.htm .. Sullo stesso sito trovate un po' tutta la cronologia delle mutazioni di Google in quegli anni pionieristici:
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Una pagina molto dettagliata dell'anatomia del motore di ricerca e del suo algoritmo di base (PAGERANK) http://backrub.c63.be/May1998/anatomy.htm (per i miei compari degli anni d'oro del Poli: vi ricorda qualcosa ??? E' l'originale della Stanford University da cui Schreber spudoratamente copiava le dispense che ci passava! )
Ed ora la vera chicca: le immagini del primissimo sistema di storage del motore di ricerca (10 dischi da 4 Gigabyte l'uno per il totale stratosferico di 40 GB !! ) quando Google era ancora un progetto prototipale dei due studenti di Stanford, Larry Page e Sergey Brin, (1996) :
http://infolab.stanford.edu/pub/voy/museum/pictures/display/0-4-Google.htm
Ovviamente quelli che vedete nella foto sono reali mattoncini Lego! Che dire, ne è ha fatta di strada la grande G!
Inaguriamo con questo post una nuova sezione del blog dedicata a tutto ciò che fa "retrocomputing" ovvero come rispolverare da cantine e soffitte polverose veri pietre miliari della storia informatica, piccoli e grandi gioielli di tecnologia che tanto hanno contribuito a far diventare i nostri computer come oggi li conosciamo e su cui noi "pischelli" dei tempi abbiamo trascorso interi pomeriggi se non intere giornate. L'idea di aprire una nuova area dedicata all'archeologia informatica e tecnologica in genere è nata durante le feste natalizie dopo uno scambio "culturale" ( vero Fede?!? ) in cui una vecchia console SuperNintendo è stata barattata con il glorioso Commodore 64 color marroncino biscotto. Sarà l'età, sarà un po' di mio rimbambimento diffuso, sarà la moda dilagante del vintage, sarà la mia vocazione innata a raccattare, ma come detto in quell'occasione il vedere nelle mie mani un C64 (oggetto del desiderio della mia gioventù ai tempi surrogato solo con macchine di altri marche e con i primi pc ibm a fosfori verdi ...) ma ha dato una certa emozione. Sarò malato di mente? Beh..quasi certo..ma onestamente non ho mai detto di essere troppo sano
Comunque sia il fenomeno non è limitato al sottoscritto, e sulla grande rete il fenomeno dilaga su migliaia di siti e si declina in diverse forme, in particolare: il "retrocomputing" propriamente detto che coinvolge gli impallinati dei classici home computer degli anni 80 (Commodore, Atari, Spectrum, MSX, ... ) , il "retrogaming" cioè il rispolverare in vario modo e a distanza di tempo i videogames di grande successo della storia (chi di voi si sfida al classico della SNK, "Metal Slug", uscito per la console Neo Geo nel 1996 ??? Deh oh! ) e il "retroconsole" ovvero come disseppellire da chili di polvere le gloriose console di gioco ricollagandole (rigorosamente via cavo antenna) alle più recenti tv .... Il movimento è articolato e complesso: accanto ad Internet sono numerose le fiere di vintage informatico e elettronico dove il tema ricorre con estremo interesse e un' ulteriore espressione del crescente fermento nei confronti di questo tema è rappresentato dal concetto dell'emulazione su piattaforme moderne delle vecchie architetture del passato. Bene.. cavalchiamo pure noi l'onda e gettiamoci in questa marea di fuffa, cassette, cartuccie e joystick e cominciamo con una piccola perla. Chiunque di voi abbia avuto un Nintendo "classico" (più precisamente un NES) dotato della pistola ottica non può non aver giocato a "Duck Hunt" (correva l'anno 1984) : in pieno contrasto con ogni moralità animalista ed ecologista lo scopo del gioco era quello abbattere il maggior numero di anatre svolazzanti per lo schermo... date un'occhiata alla schermata successiva per rinfrescarvi la memoria...
lo ricordate adesso? Ora alzi adesso la mano chi, giocando a "Duck Hunt", non abbia avuto il sadico pensiero e non abbia disperatamente provato a sparare al cane b*stardo e stupido che ti rideva in faccia quando mancavi il bersaglio?? Vedo molte mani virtuali alzate! Per fortuna un benefattore ha pensato a noi e ha ricreato una versione flash del gioco dove finalmente possiamo sfogare le nostre più represse voglie e complessi di gioventù... cliccate su http://www.i-mockery.com/minimocks/duckhunt e dateci dentro senza pietà!! Se invece il vostro spirito è nobile e volete rigiocare alla versione "classica" del gioco qui trovate l'edizione originale del videogame ... http://www.elpais.com/juegos/swf/duck_hunt.swf il tutto in flash e comodamente nella finestra del vostro browser.
Chiudo questo primo post con un quiz che ci porterà direttamente al protagonista di uno dei prossimi interventi in questa sezione... chi di voi, da attento osservatore, sa dire cosa siano gli oggetti ritratti nelle due immagini seguenti ?? In particolare prestate attenzione alla seconda immagine.... e ... rileggendo adesso il titolo del post ora ne avete capito il senso?? Mediate gente, meditate
Di DL4U (del 10/01/2008 @ 00:01:32, in Passions, linkato 923 volte)
The sound of silence (Paul Simon and Art Garfunkel, album "Sounds of silence", 1965)
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Proprio ieri sera ho riscoltato le strofe dolci e malinconiche di questa canzone rivedendo in tv il film "il Laureato" con Dustin Hoffman. Ogni volta che mi capita di risentirla ripenso con un filo di nostalgia al periodo delle scuole superiori quando durante una lezione di inglese "alternativa" sentii per la prima volta questo pezzo."The sound of silence" assieme all'altrettanto famosa "Mrs. Robinson" sempre di Simon & Garfunkel compongono i due pilastri della colonna sonora di un film che è divenuto negli anni un insuperabile pezzo di storia del cinema e icona di un'intera generazione: prodotto nel 1967, "il Laureato" (The graduate nel titolo originale americano) anticipa attraverso un racconto sentimentale i fermenti giovanili di ribellione che esploderanno di lì a poco nelle grandi contestazioni del 1968. Il testo della canzone invece affronta il tema dell'incolumità umana raccontandone sogni ed incubi e riuscendo nell'esercizio estremo di dare un suono al silenzio. “The Sound Of Silence”, con la sua struggente e aggraziata malinconia, è uno dei vertici assoluti del folk-rock. Una canzone che è poesia, una poesia che è rock e esprime il tramonto di un’era, una desolante atmosfera di solitudine: due ragazzi, una chitarra e il silenzio che li avvolge nel freddo della notte, trasportati verso un mondo poetico e visionario.
Carissimi, oggi sono arrivati anche per me i fatidici 30..Come sempre sono arrivato con l'ultimo treno (sarà un destino di tutti quelli nati come me l'ultimo giorno dell'anno???) un po' pesano, un po' fanno mi riflettere, un po' alla fine sono pure contento. Qualcosa di buono l'ho combinato in questi anni, tanto non ho fatto, tantissimo ho fatto male, qualcosa potevo fare meglio ma alla fine sono sopravvissuto. Ho intorno tanti che mi voglio bene (ringrazio tantissimo e di cuore chi mi ha testimoniato la propria amicizia con messaggi e auguri), qualcuno forse magari non mi sopporta , ma insomma posso dire di aver lasciato comunque un buon segno nelle persone che conosco. Di questo sono davvero contento ed è una delle cose che mi sprona ad andare avanti, nonostante tutto, nonostante i problemi, le difficoltà e le mille insicurezze. Grazie a voi che mi date la forza di andare avanti! Vorrei cambiare tante cose nella mia vita, in parte dare una svolta agli aspetti che non mi convincono o che vorrei migliorare... Sono tanti gli ostacoli, tanti le "montagne da scalare" ma chissà che il 2008 alle porte non sia l'anno buono (in fondo sperare in questi giorni non costa nulla e la voglia vi assicuro non manca...anche se a volte ci credo poco). Bah... vedremo. Nel frattempo il sottoscritto neo 30enne augura a tutti i timidissimi lettori del blog (lo so che ci siete e in alcune occasioni siete pure tanti a soffermarvi sulle cavolate che scrivo,ma neanche a pagarvi mi mettete un commento!!!) UN MERAVIGLIOSO 2008!!!!!!!! Che possa essere sempre pace, serenità, felicità e tutto quanto desiderate!! Di tutto cuore e un abbraccio a tutti Alberto
Quando Lei arriva, colpendoci alle spalle subodola e infame, portando via d'improvviso chi ci è più caro, infrange senza un perchè le nostre misere certezze e diviene, se possibile, ancor più inaccettabile e insopportabile. Quando non c'è ragione che la possa spiegare, quando lascia in te un vuoto incolmabile che il tempo solo in apparenza lenisce, noi miserrimi che restiamo siamo incapaci di far fronte a tanto dolore. La vita pare crollare in un vortice di pensieri e domande e ci resta solo l'amara consolazione che in qualche modo l'esistenza deve proseguire tuffandosi a muso duro nel nostro quotidiano, ricacciando nelle pieghe della nostra anima le angoscie più soffocanti. Il ricordo di chi non c'è più resta e deve restare e si farà sempre più vivo nei momenti importanti: qualche volta dolce, spesso maliconico, in alcune circostanze insopportabile per il carico di emozioni che ci riversa addosso. Non esiste medicina solo incerti placebo da cercare nella condivisione della sofferenza e delle esperienze con chi ci può capire. Ti sono vicino Amico mio che questa sera in me hai cercato conforto, lo sai che posso capirti e penso sia stato questo a farti ricordare di me nonostante la distanza; non ho certezze non ho parole, magari ci fossero, magari le avessi trovate nel tempo anche per me: non c'è spiegazione logica ad un atroce e barbaro destino. Rifugiati nel conforto che può darti la tua giovane famiglia, distrai la mente come e se puoi, sii forte e non lasciarti travolgere dalle situazioni. Fidati: l'anima di chi hai perso sarà sempre lì con te e ti accompagnerà per mano sorreggendoti sempre nelle traversie della vita. E se avrai bisogno sarò qui.
"Oh Grande Spirito, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare, e la Saggezza di capirne la differenza."
(Preghiera Cherokee)
Sono passati esattamente venti anni da quel 24 dicembre 1987, giorno in cui venne registrato il primo dominio internet “.it” ovvero il primo vero passo della diffusione del web anche in Italia. Ripercorriamo qualche veloce cenno storico degli eventi: siamo nella seconda metà degli anni ottanta, “internet”, diffuso già da una decina d’anni, era ancora soltanto un misterioso vocabolo che la maggior parte delle persone comuni associavano ad uno strano acronimo o ad uno strumento militare riservatissimo. In Italia (come del resto anche in altri paesi del mondo) i primi acquirenti di “spazio” sulla grande rete furono università, enti scientifici e amministrazioni pubbliche. I primi servizi attivati sulla rete (allora ritenuta principalmente solo uno strumento per trasferire dati a distanza a velocità risibili rispetto agli standard attuali) consentivano la gestione e il “data-entry” sulle prime banche dati diffuse: i centri di ricerca, le università e gli enti usavano internet in prevalenza per lo scambio di risultati e dati di laboratorio, di ricerca o amministrativo-commerciali. Il 30 aprile del 1986 venne stabilito il primo collegamento tra Pisa e gli Stati Uniti. La trasmissione avviene via satellite ed è frutto del lavoro dei ricercatori dell'allora neonato Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico (Cnuce). Ai tempi (ma è ancora così a distanza di venti anni) le authority americane gestivano i domini in tutto il mondo; circa 20 mesi dopo il primo collegamento Italia-Usa all’Istituto di Pisa venne assegnata la gestione del Registro dei domini “.it” “. Eravamo il quarto paese europeo, in ordine di tempo, ad adottare l'Internet protocol. Il primo dominio italiano assegnato fu proprio “CNR.it” . Passato il primo periodo pioneristico, nel 1994, venne aperta la prima “anagrafe” dei domini, ma registrazioni attive sono ancora modeste: soltanto 150. Occorre attendere il 1999 (anno storicamente associato al “boom della new economy”) per osservare una crescita esponenziale del numero dei domini attivi. Nel 1999 i siti attivi erano 90.500, solo un anno dopo le sigle “.it” si erano moltiplicate fino ad arrivare a circa 409.694. Attualmente l’Italia del “.it” è al 6° posto (1 milione e mezzo di siti) in una classifica dei domini "più registrati", dietro al britannico “.co.uk”, del francese “.fr” e del tedesco “.de”.
Nel frattempo molto è cambiato: la grande rete non è più uno strumento di nicchia ad uso esclusivo di enti e laboratori di ricerca. Su internet ormai si trova di tutto un po’ e gli utenti sono ormai le persone comuni di ogni età o estrazione socio-culturale. L’uso della rete è di molto cambiata: dal puro data entry si passati attraverso la rivoluzione del WWW e dell’HTML , al boom e alla seguente implosione dei primi provider di servizi, all’epoca dei primi portali generalisti, sino al WEB 2.0 dei giorni d’oggi dove i contenuti della rete sono creati dagli stessi utenti connessi (blog e YouTube su tutti sono i principali esempi) in attesa dell’ennesima evoluzione (o rivoluzione) della rete promessa dal WEB 3.0. A venti anni di distanza dalla sua nascita il servizio italiano di registrazione e gestione dei domini “.it”, tecnicamente definito "Registro del ccTld .it", e' gestito dall'Iit-Cnr di Pisa, erede del pionieristico Cnuce. Spesso criticato per l’eccessiva lungaggine nelle procedure di registrazione dei domini (e l’ esperienza personale mi conferma abbastanza questa impressione generale), il CNR nella persona dell’ingegner Enrico Gregori , attuale responsabile del Registro, annuncia proprio in questi giorni il nuovo passo avanti per la rete italiana. Dice Gregori “Il nostro prossimo obiettivo è permettere a operatori e utenti l'immatricolazione in tempo reale” il CNR sarebbe quindi prossimo al passaggio a un sistema di registrazione dei domini definito "sincrono" che riuscirebbe ad allineare il Registro italiano a quello di altri Paesi in tempo pressoché reale, garantendo una sensibile riduzione dei tempi tecnici necessari alla struttura del CNR per ottemperare alla procedura, ora come ora lenta e farraginosa, e spesso fonte di polemica da parte degli utilizzatori finali. Chiudo con un dato aggiornato secondo il sito ufficiale del Registro del CNR (www.nic.it) al 26/12 sono 1,474,743 i domini italiani attualmente attivi o in fase di attivazione. Buon compleanno ".it" !
Auguri a chi sta male nel chiuso di una stanza,auguri a chi non è soddisfatto di sè e della vita,auguri a chi non è felice di ciò che fa,auguri a chi soffre nell'animo.
Auguri a chi è malato ed è in un letto d'ospedaleauguri a chi si sente solo nel mondo caotico ed indifferente,auguri a chi ha vinto ma che ha ancora voglia di migliorarsi,auguri a chi ha perso qualcuno di caro.
Auguri a chi ha perso tutto ma non la speranza,auguri a chi ha avuto fortuna e ha il coraggio di ammetterlo,auguri a chi ha avuto sfortuna e non ne fa una scusa,auguri a chi ha tutto solo in apparenza.
Auguri a chi ha un progetto da realizzare,auguri a chi è deluso,auguri a chi lavora duramente, auguri a chi un lavoro ancora non lo ha.
Auguri a chi mi vuol bene,auguri a chi mi ha voluto bene,auguri alla mia famiglia,auguri agli amici di sempre.
Auguri ai nuovi amici e quelli riscoperti,auguri ai colleghi, auguri a chi voglio bene,auguri a chi mi stima in modo sincero.
Auguri a chi con tanta pazienza quotidianamente mi sopporta,auguri a chi, invece, proprio non mi sopporta,auguri a chi ho arrecato delusioni,auguri a chi ho dato soddisfazioni.
Auguri a chi la vita ha dato tutto, auguri a chi la vita ha tolto tutto,auguri a chi ha poco e ha il coraggio di condividerlo con gli altri,auguri a chi ha bisogno.
Auguri a chi non mi ha mai fatto mancare un aiuto nel momento del bisogno,auguri a chi ho dato una mano, e a chi sono stato utile,auguri a chi legge questo blog, auguri a chi è capace ancora di sorprendersi.
Auguri a chi è curioso ed è sempre alla ricerca di nuovi stimoli,auguri a chi non prova invidia, auguri a chi è vuole sempre migliorarsi, auguri a chi si è legato al dito qualcosa.
Auguri a chi comunque lotta per realizzare un'idea,auguri a chi non si è fermato in attesa degli eventi,auguri a chi ho incontrato una sola volta,auguri a chi non vedo da tempo,auguri a chi non vedrò mai più.
Auguri a chi è semplice ed è capace di accontentarsi,auguri a chi non si accontenta e vuole migliorarsi,auguri a chi è umile e con umiltà procede nella vita,auguri a chi aiuta il prossimo senza secondi fini.
Auguri a chi è aiutato,auguri a chi ha pazienza,auguri a chi ha la capacità di comprendere le circostanze,auguri a chi mi consiglia con discrezione e saggezza.
Auguri a chi ho indegnamente dato consiglio,auguri a coloro i quali, un po' imprundentemente, hanno seguito i miei consigli, auguri a chi è un po' folle e vive la vita con la giusta leggerezza,auguri a chi ha ancora la capacità di sorridere della vita.
Auguri agli ottimisti convinti,auguri ai pessimisti cronici,auguri a chi mi ha regalato un sorriso in un giorno buio,auguri a chi mi è stato vicino nella tristezza.
Auguri a chi mi ha sopportato nei momenti di tensione,auguri a chi ho perso per sempre,auguri a chi ha sofferto per i miei errori,auguri a chi mi ha dato una possibilità.
Auguri a chi mi ha convinto a non rinunciare di fronte alla difficoltà,auguri a chi, come me, da tempo non riesce a vivere lo spirito del natale,auguri a chi, come me, il natale provoca malinconia,auguri a chi sente di aver bisogno di qualcosa o qualcuno.
Auguri a chi ha condiviso con me esperienze,auguri a chi è generoso,auguri a chi mi ha sorpreso, auguri a chi è capace di sorprendersi con l'ingenuità di un bambino.
Auguri a chi ha patito un sopruso,auguri a chi è vittima degli eventi ma non si fa travolgere,auguri a chi vive sempre a testa alta forte della propria umanità, auguri a chi dona sinceramente.
Auguri ai bimbi appena nati,auguri agli anziani malati,auguri a chi è solo,auguri a chi invece è sempre in mezzo alla gente.
Auguri a chi è capace di parlare,auguri a chi è ancora capace di ascoltare,auguri a chi vive al freddo, auguri a chi è capace di riscaldare il cuore del prossimo con una semplice parola.
Auguri a chi ama,auguri a chi è amato,auguri a chi vorrebbe amare ed essere amato,auguri a chi è odiato, massì, in fondo è questione di punti di vista.
Auguri ai popoli del mondo, sopratutto a quelli più bisognosi,auguri a chi gioca,auguri a chi è stato vittima di uno strano gioco,auguri a chi canta in allegria, auguri a chi ha avuto il coraggio di cantarle di santa ragione.
Auguri a chi si alza alla mattina col sorriso sulla bocca,auguri a chi si alza alla mattina maledicendo il proprio destino,auguri a chi è artefice del proprio destino e non sua vittima,auguri a chi ride: la risata è una meravigliosa malattia contagiosa.
Auguri a chi è musone di natura,auguri a chi è debole,auguri a chi è forte,auguri a chi è di una semplicità disarmante,auguri a chi è di una complessità incredibile.
Auguri a chi si ricorda del prossimo,auguri a chi è timido e si sente incompreso,auguri a chi è capace di offrirsi al prossimo,auguri a chi è capace di vincere l'egoismo.Auguri a tutte le meravigliose persone che ogni giorno mi circondano.Tanti auguri a tutti voi!
Alberto
One U2
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in alto: la cover originale del singolo "One" ________________________________________________________________
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ln alto la copertina dell'album "Achtung Baby" pubblicato dagli U2 il 18 novembre 1991 e contenente tra le altre "One". Rivoluzionario nei suoni ed innovativo nei contenuti, questo disco è ritenuto è il vero capolavoro della band irlandese.
Nel 2006 gli U2 hanno realizzato una nuova versione di "One" re-interpretata nella parte vocale da con Mary J. Blige una delle voci più raffinate del panorama musicale mondiale.
Con questa nuova edizione gli U2 hanno sbaragliato i Grammy Awards 2006 a Los Angeles ____________________
Ed ora un po' di appunti in libertà sulla canzone.
E' per molti versi controverso il significato della parola "One" che dà il titolo a questa famosa canzone degli U2. La versione più ovvia interpreta nel testo semplicemente una difficile relazione amorosa: due persone che non riescono a mantenere stabile il rapporto per continui litigi e ferite reciproche. Altre intepretazioni vedono in One l'unicità in senso sprituale altri, contestualizzando la canzone con lo specifico periodo storico in cui uscì e con un lungo tour della band in Germania, tendono ad associare il testo alla caduta del muro di Berlino (1989) e alla riunificazione tedesca. In realtà la versione più attendibile tende ad intepretare il testo come il racconto personale della vita passata assieme al padre da Bono (leader della band), dopo che questi perse la madre all'età di quattordici anni. Di seguito da You Tube trovate la versione originale del video della canzone....
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J.D. Salinger Il giovane Holden (The catcher in the rye) EinaudiEditore
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Daniele BiachessiLa Fabbrica dei Profumi Baldini e Castoldi Editore
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Vasco Rossi - Dillo alla luna (1990)
Ben E. King - Stand by me (1961)
Queen - Bohemian Rhapsody (1975)
U2 - Pride (In the name of love) (1984)
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01/11/2024 @ 00:58:44
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