Immagine
 Arona, vista dalla sponda lombarda...... di DL4U
 
"
(Son) All the times that I cried, keeping all the things I knew inside, Its hard, but its harder to ignore it. If they were right, Id agree, but its them you know not me. Now theres a way and I know that I have to go away. I know I have to go. (father-- stay stay stay, why must you go and Make this decision alone? )

Cat Stevens - "Father and Son" - 1970
"
 
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di DL4U (del 14/10/2010 @ 20:08:45, in Impegno sociale, linkato 1154 volte)
La questione della riforma universitaria tiene banco su quotidiani e telegiornali. Il punto della questione è il disegno Gelmini e i conseguenti tagli allo studio e alla ricerca. Il decreto ha incassato già l'ok del Senato e ora è in stallo alla Camera in attesa del rimpallo a Tremonti. Intanto rettori, docenti, il mondo della ricerca e gli universitari sono in fermento: la Statale è occupata, cortei in Città Studi e al Poli, lezioni sospese. Perchè in questo paese è possibile trovare i soldi per armare e caricare di bombe i nostri aerei in Afghanistan, ma non è mai possibile trovare "due lire due" per l'università statale, il diritto allo studio e alla ricerca (QUELLA VERA, fatta di risultati e innovazione, NON LE FREGNACCE  ... QUELLA VERA che da sempre, in Italia, è relegata nei sottoscala dei dipartimenti e finanziata con i  bruscolini). Ripubblico, come l'ho ricevuta, la mail di Giulio Ballio, rettore del Politecnico di Milano ... Ministri Gelmini e Tremonti, STURATEVI LE ORECCHIE!

Da: Politecnico di Milano
Data: 14 ottobre 2010 17.28.46 GMT+02.00
A: alberto.visconti@dl4u.org
Oggetto: Messaggio del Rettore del Politecnico di Milano
Rispondi a: comunicazione@polimi.it

Cara Laureata, caro Laureato del Politecnico di Milano,

come ben noto sono tempi difficili per le Università e per il nostro Ateneo. Mi fa piacere farti conoscere qui di seguito la lettera che ho scritto ai nostri allievi e informarti che collegandoti al sito del Politecnico www.polimi.it troverai un documento pdf (alla voce “allegato”) sulla situazione dell’Università.

Cordiali saluti

Giulio Ballio

 
Cara Allieva, Caro Allievo,
In questi ultimi due anni stiamo assistendo a una campagna denigratoria, sempre più intensa e aggressiva, nei riguardi dell’Università italiana e di tutti coloro che onestamente vi operano.
E’ una campagna che rischia di demotivare profondamente tutti noi e soprattutto quei giovani che vi sono entrati da poco o che desiderano entrarvi.
E’ una campagna che può indurre legittimi dubbi in Voi e nelle Vostre famiglie.
Spesso le persone che incontro mi chiedono se è reale il quadro che viene rappresentato dai molti interventi riportati dai media, oppure se stiamo assistendo, forse senza rendercene conto, a un attacco teso a sfiduciare le università statali.
Appare legittimo il dubbio che vi sia il desiderio di sostituire l’ università pubblica con un sistema privato, devastando le aspettative di più di un milione e mezzo di famiglie italiane.
Noi, che  siamo allo stesso tempo insegnanti e ricercatori, ci sentiamo profondamente offesi perché ci si vuole delegittimare proprio di fronte alla comunità che abbiamo scelto di servire col nostro lavoro e con i nostri sacrifici.
Questi tentativi di delegittimazione fanno male a tutti noi che crediamo nell’università, che vi lavoriamo per formare e per traghettare Voi giovani dalla scuola secondaria al mondo del lavoro, per fare ricerca e servire il nostro Paese in cui ancora crediamo.  Ci fanno perdere l’entusiasmo, ci spingono a fare il minimo richiesto, ci allontanano dalla voglia di operare in un servizio che abbiamo scelto e in cui ancora crediamo. Vogliamo reagire soltanto perché, altrimenti, faremmo il gioco di chi ci vuole distruggere privandoci di quella libertà che, sola, permette di fare ricerca e insegnare a Voi giovani.
In questi giorni si parla di agitazioni dei ricercatori, di richiesta di sospensione delle lezioni, di volontà a non tenere insegnamenti,  di rivendicazioni  da parte di persone che possono sembrare fortunate perché hanno ancora un lavoro, ma alle quali  si sta togliendo quella speranza che li aveva spinti a rinunciare ad attività più remunerative per iniziare quel lavoro che a noi, più vecchi, è sempre parso il  più bel lavoro del mondo: fare ricerca e contemporaneamente insegnare ai più giovani.
Le aspettative di carriera dei più giovani sono deluse. Da più di tre anni non sono banditi concorsi per passare da ricercatore a professore associato e da associato a professore ordinario e non si può ragionevolmente prevedere il numero di anni che dovranno ancora passare prima che questi concorsi vengano banditi. Per non invecchiare senza speranza molti giovani valenti stanno vincendo concorsi per  posizioni di professore in università straniere e  coloro che vanno via non sono sostituiti da  colleghi stranieri che desiderino venire a lavorare in Italia.
Ci viene impedito di fare ricerca con colleghi stranieri anche se riusciamo a farci finanziare da enti pubblici o privati perché un nuovo dispositivo legislativo prescrive di spendere in missioni di lavoro meno della metà di quanto speso nel 2009.
Ci viene impedito di  continuare a offrire una formazione finora apprezzata dal mondo del lavoro perché un recente decreto ministeriale impone una riduzione di insegnamenti e corsi di laurea, indipendentemente dal numero di allievi iscritti. Forse il nostro Ateneo sarà costretto a ridurre le immatricolazioni oppure a chiudere attività didattiche che fino ad oggi hanno soddisfatto le esigenze dei territori in cui il Politecnico è presente.
Ci viene proposto un Disegno di Legge che, seppur necessario, presenta alcuni punti critici:

-  l’imposizione di forme di governo dell’Ateneo molto diverse da quelle da noi  adottate nell’ultimo decennio che ci hanno permesso di crescere nella reputazione internazionale

-  l’obbligo di assumere docenti provenienti da altre Università in un paese che fa di tutto per contrastare la mobilità a causa della carenza di servizi erogati

-  pesanti incertezze sul destino dei giovani ricercatori che lavorano con noi per la mancanza di una programmazione nella progressione delle loro carriere

-  scarsa attrattività della carriera accademica per le nuove generazioni poste di fronte a una serie di contratti a tempo determinato che aumenta il loro senso di precarietà.

L’approvazione di una legge che non tenga conto di queste criticità e di un programma pluriennale di finanziamento all’Università rischia di produrre una situazione anche peggiore dell’attuale.
Come si fa a gestire un Ateneo o a fare una programmazione adeguata quando ancora oggi non si conosce  l’ammontare del finanziamento statale del Politecnico relativo all’anno 2010?
Questa lettera nasce proprio dal desiderio di condividere con Voi questi sentimenti,  di chiedere la vostra comprensione, di cercare la vostra solidarietà.
Tutti noi del Politecnico vogliamo continuare la missione che da quasi 150 anni ci è stata affidata,  ma non possiamo  essere lasciati soli in balia di chi sta usando una falciatrice per fare di tutta l’erba un fascio, incurante di tagliare in un solo passaggio l’erba secca, quella verde e i fiori già cresciuti.
E’ proprio la capacità di distinguere il grano buono dalla gramigna che, insieme a Voi, indipendentemente da ogni fede politica,  vorremmo chiedere a questo nostro Paese. Vogliamo che non sia distrutto quanto di buono abbiamo, chiediamo con forza che si investa anche su quanto c’è di buono per renderlo ancora migliore.
Probabilmente molti di Voi si stanno ponendo un certo numero di interrogativi quali ad esempio: Cos’è l’autonomia dell’università? Le università sono tutte uguali? Chi sostiene economicamente le università? Perché i docenti fanno ricerca? Quali sono i doveri che la legge impone ai docenti universitari? Come si recluta un docente universitario? La ricerca italiana è così di basso livello come viene dipinta? E’ vero che le nostre università sono molto indietro nelle classifiche internazionali? I baroni esistono ancora? Il cosiddetto 3+2 è una iattura? Cosa vuol dire titolo legale?
A queste e ad altre domande, che potrete propormi scrivendo a comunicazione@polimi.it, sarà data una risposta sul sito Polimi nelle prossime settimane.
Cordiali saluti
Giulio Ballio

 



Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di DL4U (del 14/10/2010 @ 00:23:12, in Musica, testi, citazioni, canzoni, linkato 1193 volte)
Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi...
Lucio Battisti
(1972)

Dove vai quando poi resti sola
il ricordo come sai non consola
Quando lei se ne andò per esempio
Trasformai la mia casa in tempio
E da allora solo oggi non farnetico più
a guarirmi chi fu
ho paura a dirti che sei tu
Ora noi siamo già più vicini
Io vorrei non vorrei ma se vuoi

Come può uno scoglio
arginare il mare
anche se non voglio
torno già a volare
Le distese azzurre
e le verdi terre
Le discese ardite
e le risalite
su nel cielo aperto
e poi giù il deserto
e poi ancora in alto
con un grande salto

Dove vai quando poi resti sola
senza ali tu lo sai non si vola
Io quel dì mi trovai per esempio
quasi sperso in quel letto così ampio
Stalattiti sul soffitto i miei giorni con lei
io la morte abbracciai
ho paura a dirti che per te
mi svegliai
Oramai fra di noi solo un passo
Io vorrei non vorrei ma se vuoi

Come può uno scoglio
arginare il mare
anche se non voglio
torno già a volare
Le distese azzurre
e le verdi terre
le discese ardite
e le risalite
su nel cielo aperto
e poi giù il deserto
e poi ancora in alto
con un grande salto
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di DL4U (del 11/10/2010 @ 15:52:09, in Appunti, linkato 1111 volte)

Dalla home page del Politecnico di Milano (http://www.polimi.it) , di oggi 11 ottobre 2010:

" Il Rettore, il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione del Politecnico di Milano

  • esprimono profonda preoccupazione per il declino scientifico, tecnologico e culturale del nostro paese che rischia di aggravarsi in questa fase;
  • esprimono sostegno alle iniziative in atto delle Facoltà del Politecnico sullo stato dell’università e della ricerca italiane;
  • ribadiscono la qualità del sistema universitario italiano in rapporto alle limitate risorse disponibili, anche se spesso sottovalutata;
  • condividono la necessità di una riforma universitaria e chiedono al Parlamento di apportare modifiche, anche significative, all’attuale Disegno di Legge negli aspetti che riguardano l’autonomia, la valorizzazione del merito, la  trasparenza e la responsabilità nella gestione degli Atenei;
  • chiedono inoltre di approvare al più presto il rifinanziamento dell’università, lo sblocco del turnover e dei concorsi, il ripristino delle risorse per il diritto allo studio.

A breve gli studenti e le loro famiglie riceveranno una lettera che spiegherà la situazione odierna del sistema universitario nazionale e del Politecnico in particolare.

Una conferenza stampa con contemporanea sospensione delle lezioni illustrerà un messaggio del rettore agli interlocutori istituzionali e alla società civile. "

 

 

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di DL4U (del 05/10/2010 @ 22:37:03, in Appunti, linkato 1076 volte)
Fabrizio De Andrè

Le Nuvole
(raccolta omonima, 1990)

Vanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo
sembra che ti guardano con malocchio

Certe volte sono bianche
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri

Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti
certe volte ti avvisano con rumore

Vanno
vengono
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai

Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.

______________

Ringrazio Lia per avermi ricordato questa poesia del grande Faber : - )
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di DL4U (del 15/09/2010 @ 22:58:29, in Informatica,tecnologia,hacking, linkato 1869 volte)
Partendo da un articolo di Wired di settembre 2010 dove ne venivano celebrati i 25 anni di pubblicazione, sono andato a cercare in rete un interessante libro "Hackers, Heroes of the Computer Revolution" scritto nel 1984 da Steven Levy (giornalista tecnologo americano). Il libro è una lunga intervista/confronto tra Levy e i quei "pazzi visionari" che 26 anni fa videro nell'informatica e nei primi computer la leva per una rivoluzione epocale:  partendo dai primissimi pioneri dell' MIT, passando per il papà dell'Apple II Steve "Woz" Wozniak, dall' alternativo Steve Jobs, dallo sbarbatello Bill Gates sino a giungere a Richard Stallman (l'inventore del progetto GNU e, secondo Levy , l'ultimo grande hacker).

Nella lettura mi sono imbattuto nei cosidetti 7 principi fondamentali dell "Etica degli Hackers" ... e non potevo non riportarli qui esattamente come questi vengono enunciati:

The Hacker Ethic:

  1. Access to computers should be unlimited and total.
  2. Always yield to the Hands-On Imperative.
  3. All information should be free.
  4. Mistrust authority–promote decentralization.
  5. Hackers should be judged by their hacking.
  6. You can create art and beauty on a computer.
  7. Computers can change your life for the better.
Traduzione:

I principi dell'Etica Hacker:

  1. L'accesso ai computer deve essere illimitato e totale.
  2. Dare sempre priorità all "Hands-On" (insomma  c'è da essere smanettoni e curiosi .. sempre!)
  3. Tutte le informazioni dovrebbero essere libere.
  4. Sfiduciare le  autorità, promuovere la decentralizzazione (dei dati e delle informazioni).
  5. Gli hacker devono essere giudicati dai loro hacking.
  6. È possibile creare arte e bellezza in un computer.
  7. I computer possono cambiare la tua vita in meglio.

Suggestivo vero? So geek!! Per la cronaca se interessati al libro lo trovate in lingua originale su Amazon (edizione O'Reilly)  e in italiano pubblicato Edizioni Shake. L'edizione inglese la trovate anche in versione digitale sui soliti canali p2p (RShare).
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di DL4U (del 12/09/2010 @ 22:26:15, in Pensieri, riflessioni e sfoghi..., linkato 1164 volte)
Una volta tanto nella vita mi permetto di entrare nelle vicende e nelle vite di qualcun altro senza chiedere permesso... forse non dovrei farlo e quindi me ne scuso in anticipo, ma ritengo se deve essere amicizia lo deve essere sempre specie nei momenti di difficoltà, incertezza e forse indecisione ... e sento di dover dare un piccolo contributo. Inutili i nomi e i riferimenti, tanto chi legge (se mai lo farà e se avrà la pazienza di farlo) si riconoscerà e prometto loro che mi impiccerò delle loro vicende questa volta soltanto. Scrivo per chi in questo momento si trova in un momento "un po' così", tra l'indeciso e il confuso, tra il fare e l'attendere ... tra il riprendersi e il lasciarsi. Allora premetto che, non conoscendo tutti i dettagli e non avendo ascoltato tutti punti di vista, posso solo dare una mia impressione della faccenda e posso solo immaginare .... forse è stata la paura, forse sono stati i cambiamenti, forse è stata un po' di confusione e/o indecisione nel gestire nuove situazioni di una convivenza più "stretta" ... non so ... ma una cosa è certa questo periodo vi ha messo a confronto più di quanto non abbiate mai fatto sino ad adesso, probabilmente vi ha permesso di scoprirvi a vicenda in maggior profondità, di mettere in discussione voi stessi, do confrontare il vostro carattere con quello di chi vi sta accanto. Avete avuto la conferma di avere, ciascuno di voi, una risposta differente ai problemi e alle piccole e grandi difficoltà della vita; c'è sicuramente chi vive le situazioni d'impulso e d'istinto e chi invece tende ad essere più riflessivo e forse più contorto nei propri processi mentali. E' normale perchè, checchè se ne dica, non siamo tutti uguali a questo mondo, e non tutti abbiamo le medesime reazioni agli stimoli e alle parole; non tutti siamo pronti allo stesso modo ad affrontare decisioni e situazioni importanti. A volte in un momento di frenesia ed impazienza si pretende troppo da ci sta accanto, forse si alzano anche i toni, non pensando a quali possano essere le sensazioni e le reazioni di chi sente quelle parole; un medesimo discorso può essere interpretato e vissuto in modi differenti a seconda del momento specifico in cui lo si intraprende. Detto questo quello che vi posso dire, da persona esterna ai fatti, ma sopratutto da vostro amico sincero che tutto ciò è normale: è normale nella vita incontrare delle difficoltà, è naturale incappare in qualche ostacolo che può confondere le idee. Sono le prove della vita che si devono affrontare e saper superare perchè a volte sono proprio queste tappe che consentono di mettersi alla prova, di maturare e di crescere. Assieme.E' un processo che non finisce mai, che dobbiamo sempre dominare e controllare e saper accettare senza paura e con la consapevolezza che sono fasi essenziali della vita di ciascuno. A qualcuno prima, a qualcuno dopo, ma prima o poi tocca a tutti e in qualche modo se ne esce cambiati, più forti, più consapevoli dei propri limiti e delle proprie forze, maggiormente sensibili nei confronti del prossimo. Perchè nella vita non tutto è bianco o nero ... anzi esistono tanti grigi che non necessariamente significano inaccettabili compromessi... quei grigi sono i punti di contatto tra noi, sono la capacità di conoscersi e capirsi vicendevolemente con i propri tempi sempre rispettosi dell'altro, anche a costo di fare  conti con l'orgoglio personale, con le proprie ambizioni, con i propri pregi e difetti. E osservandovi noto già che questa presa di consapevolezza è già in atto e in corso... smussando gli angoli retti del carattere e imparando ad aver pazienza dei giusti tempi, ragionandoci sopra... insomma crescendo. Quel poco che ho capito nella mia piccola esperienza è sempre dar il giusto peso, momento per momento, alle priorità (ogni età e ogni persona poi trova le proprie) sempre nel rispetto di chi ci sta accanto e a non buttare via ciò che abbiamo costruito con tanta fatica nel tempo: se sentiamo che questo è importante e che vale la pena lottare per difenderlo .. beh.. non esistono difficoltà insormontabili, problemi irrisolvibili. La riflessione, un po' di tempo e il dialogo aiutano... e poi la vera e unica risposta l'avrete guardando dentro con sincerità nei vostri cuori;  ma non lasciate che i problemi e gli ingorghi mentali vi sovrastino: quando vi sentirete pronti agite e difendete ciò che sentite più caro al mondo. Perchè se qualcosa deve essere, basterà un incontro e uno sguardo per dare una risposta definitiva a tutti i vostri dubbi. Credetemi. In bocca al lupo ragazzi.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Cara Eli, ho letto il tuo post e come, puoi immaginare, mi sono ritrovato in tutte le parole che hai scritto. I pensieri che hai espresso, quella voglia di tornare indietro anche solo per un breve istante, sono le stesse che provo io : rivedere un volto, poter dire quelle parole mai dette, poter recuperare quel tempo passato, quell'età che il destino mi ha rubato e mai più dato indietro. Sai, forse te l'ho detto, in questo strano percorso che la vita mi ha riservato a volte mi accorgo di aver saltato qualche fase della vita, forse quella più piacevole e spensierata, per essere ribaltato d'improvviso nel mondo "dei grandi". Dalla sera alla mattina, un giorno ti svegli e capisci che tutto non sarà più come prima, non lo potrà mai più essere. Bisogna crescere in fretta: non c'è più tempo per giocare, c'è da pensare alle cose importanti anche se hai poco meno di 14 anni, anche se quelle cose a malapena le comprendi.In questi casi è fondamentale il sostegno di chi davvero ti vuole bene, di chi condivide con te gli stessi sentimenti, le stesse situazioni. Da ciò la forza per superare il dolore, per convivere con il ricordo, per conservare la memoria. E' dura, ma è necessario riuscirci, anche se attorno il mondo non se ne accorge, anche se lui va avanti frenetico e scanzonato come sempre... vai poi a spiegare loro quello che provi tu dentro, quello che senti, quello che ti manca, ciò che davvero vorresti....  vai a spiegar loro che cerchi di rendere la tua vita il più possibile normale, ma spesso è difficile, a volte impossibile... perchè in fondo troppo normale questa vita non lo è. Sai, una volta, una cara amica che come noi ha passato esperienze e momenti difficili, mi ha fatto notare che certe persone hanno negli occhi un velo di malinconia anche se nel momento in cui le osservi sono felici e spensierate... sono  un po' le "cicatrici" che portiamo dentro e che testimoniano sempre il nostro passato ... sono segni distintivi, sono segnali che ci contraddistinguono, che ci rendono un po' diversi dagli altri,  apparentemente "strani" , sicuramente più riflessivi, forse un po' più forti. Più forti perchè sappiamo ciò che abbiamo passato, perchè conserviamo nel nostro cuore quel ricordo mai sopito e con questo con forza conviviamo ogni giorno cercando di migliorarci ogni giorno.  Sappiamo quali sono i veri valori, le cose davvero importanti della vita e .... ci girano fortemente quando incroci qualcuno che vive di cose fatue, frivole... che non dimostra la nostra stessa sensibiiltà. Non è vero? ... A noi non servono troppe parole per esprimere ciò che abbiamo dentro, ci basta un'occhiata, un gesto... facciamo un po' fatica ad aprire il nostro cuore (anche perchè qualche volta quando l'abbiamo fatto ci hanno tirato il classico bidone...), ma quando siamo di fronte a chi è un po' come noi non sappiamo tirarci indietro mai, leali ed onesti. A volte ci dicono musoni, ma se lo siamo è sempre e solo per una ragione precisa...  ci farebbe piacere se le persone che ci stanno intorno (specie quelle a cui tieni davvero)  sapessero leggerci negli occhi, in quelle cicatrici o in quei lampi di gioia mista a desiderio.... purtroppo non è sempre così e allora torniamo a sentirci "un po' così" .. diversi e strani, forse unici.  E così torniamo a ricercare .... perchè questo e il nostro segreto e siamo in costante ricerca di qualcuno che sappia spontaneamente capirlo... come diceva il nostro piccolo amico: "Voici mon secret. Il est très simple: on ne voit bien qu'avec le cœur. L'essentiel est invisible pour les yeux."  Eli, forza, conserva sempre ne tuo cuore il ricordo, la memoria dei momenti di gioia e di spensieratezza, nella certezza che la vita tornerà a riservarcene altre; quando? Non so, magari frammezzate da altri giorni di lacrime, ma torneranno certamente, l'importante  è non smetteremo mai di ricercare la felicità, di donare un sorriso, di offrire una mano generosa ... forti dei nostri ricordi, condotti per mano dai nostri "speciali custodi" che, da qualche parte, costantemente vegliano su di noi.

Un bacio. A presto 
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di DL4U (del 20/06/2010 @ 14:15:54, in Pensieri, riflessioni e sfoghi..., linkato 1145 volte)

Wondering ...

a space for me and you but there was never,
a bit 'of time that it was a clipping from a stroke and the other,
the gratitude for a sign with a simple gesture,
the memory of a small, fucking,  date

Answer ..

no problem: the anger grew and then passed away
and I did not bother by and pulled forward,
always with a smile on my face 

Perhaps ...

just enough to understand, but it was not
I'm not perfect I know, but I'm changing,
I'm changing, but I can not twist

It was so simple to read between things, but it was not
just enough to understand a look, but the desire was not there

And..

I never forget the good and who gave it to me
I have wrinkles and pain for people who are no longer
I am always afraid of losing what little I have given all day
I never forget the good and who gave it to me 

Finally ..

sometimes I wish someone would notice me..
now goes well, everything passes everything flows, no problem

the shoulders are strong and handle the weight,
so please silence, do not look for me again: 'cause you do not fool me again

Please no more.

_____________


- "Ti ci abituerai. Finirai per non vederlo neanche più" fece.

- "E come? L'avrò sempre lì,sotto agli occhi."

- "Appunto" disse Mattia."è proprio per questo che non lo vedrai più"

(da "La solitudine dei numeri primi" , Paolo Giordano)


 

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di DL4U (del 27/05/2010 @ 22:22:00, in Pensieri, riflessioni e sfoghi..., linkato 1116 volte)
Che periodo questo... dire incasinato è poco, quasi ai limiti fisici per il mio povero motoneurone.... un po' troppe cose per la testa, mille cose da fare, una certa tendenza al nomadismo e complessivamente poco tempo per tutto e anche per me... vabbè essere Mandrake ma qui si attenta seriamente alla mia già precaria sanità mentale : - ) Venezia ad aprile, pronti via da un giorno all'altro spedito in Sardegna settimana scorsa, domani a Roma sino a lunedì, quindi Londra a giugno per un weekend e poi di nuovo a Venezia per l'HJF 2010... a volte per lavoro altre volte per interesse personale & cazzeggio...naturalmente senza farsi mancare qualche sabato-domenica di lavoro straordinario... ragazzi avete ragione quando commentate su FB dubitando della mia "normalità"... ma cosa vi devo dire... "...normale io ?"  "mai stato tutto giusto... se poi in quasi 33 anni non mi sono ancora capito del tutto io..."  E poi in fondo che vi devo dire... normale? No grazie, meglio un po' di sana atipicità  (e so bene di esserlo, ma anche voi amici miei più cari lo siete un po', ed è per questo che per me siete speciali ; - ) ) e anormalità... ovviamente il tuto mia maniera incasinata... forse è vero quando mi si dice che sono troppo disponibile, dovrei forse esserlo meno e pensare più a me... e dire che per qualche periodo c'ero quasi riuscito!  E' vero che per questa strana attitudine poi alla fine mi trovo in mezzo ad un milione di casini da smazzare, mi incazzo e poi mi scazzo, c'è chi se ne approfitta, ma alla fine sono sempre lì... ma cosa vi devo dire, sono così e gira che ti rigira ci casco sempre... forse non sarebbe lo stesso se non fosse così... forse non sarei nemmeno io... boh valla a capire 'sta storia. Certo non ignoro che poi la fregatura comunque la prendo io e per chi mi sta intorno a volte non è affatto semplice comprendere il mio casino complessivo... vai a spiegar loro la ragione di "eccitantissimi" weekend o di "esaltanti" nottate passate a prendere a calci server o altri cavolate simili... Caro Gigi avevi ragione quando tempo fa mi hai scritto quel SMS di supporto in un momento di difficoltà... maledetto senso di responsabilità, dovremmo fare un po' come il resto del mondo e dedicarci un po' a noi e, se riusciamo,  trovare davvero chi ci vuole bene...   sai qual'è poi la cosa ridicola ?  E' che poi anche quando pensi di avere trovato...miiiiii anche lì una marea di difficoltà, casini, problemi, dubbi, paturnie mentali... tanto che poi  alla fine si rimane quasi sempre con un pugno di mosche in mano .. e che palle che sei Alberto, avrai anche anche un solo neurone ma quanto rompe!!  : - ) Boh....  vai capirmi... ma sappiate che vi voglio bene, nessuno escluso (ovviamente con qualche naturale preferenza che nemmeno sotto tortura ammetterò, ma che tanto avrete già capito visto che difficilmente riesco a nascondere qualcosa... ) ... e poi se vi va ricambiate sinceramente che qui ce n'è bisogno ... ahaha .. bene... dopo questo exploit di cavolate serali posso andare a riempire col mio solito rigoroso disordine e tempismo il mio fidato trolley... cordiali saluti!

P.S. : inutile trovare ragione o spiegare con un nesso causa-effetto quanto scritto sopra non faccio uso di sostanze stupefacenti : - )  ahahah ... il neurone è così prendere o lasciare....  I've a complicated brain, always!
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di DL4U (del 25/03/2010 @ 00:12:40, in Pensieri, riflessioni e sfoghi..., linkato 1062 volte)
Divenire, già. Com'era? "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma", qualcosa di vero in questa affermazione deve essere vera. Sono tante, forse troppe, le cose che ci sfilano ogni giorno sotto il naso, la velocità con cui cambiano spesso è troppo repentina, tale da non permetterci di apprezzarne il gusto, i sapori, di goderne appieno gli attimi. Forse troppo spesso siamo noi ad essere insensibili,  costretti come siamo dai ritmi e dagli impegni della vita, altre volte preferiamo nasconderci da esse dietro a maschere per paura di apparire come siamo. Veramente. Che male c'è nel mostrarsi nella nostra integrità, nelle nostre debolezze e i nostri limiti? Nulla, ma preferiamo così, è forse più semplice, più pratico. Ce lo impone il contesto, bisogna essere così, altrimenti chissà poi gli altri cosa pensano. Io a 'sta cosa ci ho sempre creduto poco, ci credo ancor meno negli ultimi anni. Di maschere ne ho viste troppe, su troppi visi, sinceramente mi frega poco di quello che pensano "gli altri", preferisco essere sincero con me stesso e con chi mi vuole bene, anche se questo costa fatica. Già è dura stare con me stesso per come sono, figuriamoci se dovessi sostenere anche un ruolo diverso. Certo sarebbe più semplice essere "duri e puri",  indossare una bella corazza e via, senza problemi, affrontare il mondo e i problemi: no così è troppo facile. Sarà per una certa propensione all'incasinamento mentale, ma preferisco osservare, magari rifletterci sopra e, se è il caso, parlare e agire. Qualche volta la fase di riflessione ha il sopravvento sulla fase di azione e  viceversa, in questo caso tipicamente si generano i casini: ma l'ho detto prima, mai capito molto del sottoscritto. In ogni caso nel frattempo tutto scorre... suoni e immagini, persone e cose, emozioni e pensieri, gioie e dolori: nel filtro della memoria e del cuore rimane quello che davvero è per noi importante.Quello che lì dentro si ferma non si perde. Si conserva, spesso si trasforma. E divengono esperienze, sentimenti e ricordi spesso indelebili.Sta a noi riconoscerli, accettarli per come sono, conservarli e proteggerli, a volte incoraggiarli per come possiamo. A volte questo ci richiede impegno e tempo, spesso non può nemmeno essere fatto tutto dal singolo; quasi mai è semplice ci sono scosse da accettare, sensazioni da vivere...come fare è difficile a dirsi, di sicuro non servono scudi e armature. Si può essere alternativi anche semplicemente essendo se stessi... sarebbe la cosa più facile da fare, troppo spesso è la più difficile. Dove sarò domani? Non so. Cosa farò e con chi? Non so. Cosa vorrei avere? Ho qualche idea, non so bene come realizzarla. Unica sicurezza? Un po' d'impegno e qualche certezza a cui aggrapparsi in caso di difficoltà. Le cose cambiano e si trasformano... come non è spesso dato a sapersi...so solo come alcune di queste le vorrei. Un po' di anarchia magari le sistemerà. D'altra parte non sono mai stato un fenomeno in chimica.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23
Ci sono 538 persone collegate

< agosto 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
   
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
 
             

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Amenità e altre "patacate" miste (14)
Appunti (22)
Archeologia Informatica (3)
Cinema (11)
Fumetti e cartoni alternativi (3)
Impegno sociale (16)
Informatica,tecnologia,hacking (33)
Letture (9)
Musica, testi, citazioni, canzoni (58)
My Seventies (3)
Passions (19)
Pensieri, riflessioni e sfoghi... (27)
Viaggi e giornate da ricordare (12)

Catalogati per mese:
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024
Dicembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
...
15/12/2010 @ 08:51:13
Di air jordans

Titolo
Scorci (7)

Le fotografie più cliccate

Titolo
Nessun sondaggio disponibile.

Titolo
Questo blog supporta



______________________________
Letture...

J.D. Salinger
Il giovane Holden
(The catcher in the rye)
EinaudiEditore



______________________________

Daniele Biachessi
La Fabbrica dei Profumi
Baldini e Castoldi Editore

La Fabbrica dei Profumi - D. Biachessi







__________________________

Musica...

Vasco Rossi - Dillo alla luna (1990)

Ben E. King - Stand by me (1961)

Queen - Bohemian Rhapsody (1975)

U2 - Pride (In the name of love) (1984)




__________________________

Profilo Facebook di Alberto Visconti

My status


Titolo
SITI AMICI



30/12/2024 @ 18:46:19
script eseguito in 59 ms