I 7 principi dell'Etica Hacker
Partendo da un articolo di Wired di settembre 2010 dove ne venivano celebrati i 25 anni di pubblicazione, sono andato a cercare in rete un interessante libro "Hackers, Heroes of the Computer Revolution" scritto nel 1984 da Steven Levy (giornalista tecnologo americano). Il libro è una lunga intervista/confronto tra Levy e i quei "pazzi visionari" che 26 anni fa videro nell'informatica e nei primi computer la leva per una rivoluzione epocale: partendo dai primissimi pioneri dell' MIT, passando per il papà dell'Apple II Steve "Woz" Wozniak, dall' alternativo Steve Jobs, dallo sbarbatello Bill Gates sino a giungere a Richard Stallman (l'inventore del progetto GNU e, secondo Levy , l'ultimo grande hacker). Nella lettura mi sono imbattuto nei cosidetti 7 principi fondamentali dell "Etica degli Hackers" ... e non potevo non riportarli qui esattamente come questi vengono enunciati: The Hacker Ethic:
- Access to computers should be unlimited and total.
- Always yield to the Hands-On Imperative.
- All information should be free.
- Mistrust authority–promote decentralization.
- Hackers should be judged by their hacking.
- You can create art and beauty on a computer.
- Computers can change your life for the better.
Traduzione: I principi dell'Etica Hacker:
- L'accesso ai computer deve essere illimitato e totale.
- Dare sempre priorità all "Hands-On" (insomma c'è da essere smanettoni e curiosi .. sempre!)
- Tutte le informazioni dovrebbero essere libere.
- Sfiduciare le autorità, promuovere la decentralizzazione (dei dati e delle informazioni).
- Gli hacker devono essere giudicati dai loro hacking.
- È possibile creare arte e bellezza in un computer.
- I computer possono cambiare la tua vita in meglio.
Suggestivo vero? So geek!! Per la cronaca se interessati al libro lo trovate in lingua originale su Amazon (edizione O'Reilly) e in italiano pubblicato Edizioni Shake. L'edizione inglese la trovate anche in versione digitale sui soliti canali p2p (RShare).
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