Di DL4U (del 30/12/2008 @ 09:59:02, in Appunti, linkato 1088 volte)
New year is coming... il 2008 si chiude e come sempre per il sottoscritto arriva il tempo di tirar le somme e dei bilanci. A parte che più passa il tempo e più mi rendo conto di diventar insofferente verso tutti gli annessi e connessi di questo specifico periodo dell'anno, delle sue frenesie, delle sue logiche consumistiche e falsamente buoniste, delle sue retoriche; devo comunque ammettere che quello che sta per terminare è stato complessivamente un anno positivo, come pochi altri in precedenza. Qualche novità c'è stata, qualche occasione buona l'ho colta non lasciandola cadere nel vuoto come al solito, non sono mancate opportunità e innovazioni. Quello che sostanzialmente ha dato una spinta è stata la voglia di cambiare, tanto o poco, ogni giorno; voglia che purtroppo non è sempre stata ai massimi livelli (vedi in questo momento) ma che ha avuto dei suoi picchi felici e che comunque ha dato qualche buon risultato. Quel poco che si è fatto, giusto o sbagliato che sia, è pur sempre poco e comunque non soddisfa appieno. Ma certo è pur sempre meglio di niente. Vincere le proprie barriere mentali, superare gli ostacoli della vita non è mai semplice, è un percorso in salita, tutto in divenire; il desiderio è sempre quello di crescere ed innovare: non sempre è possibile applicarlo o realizzarlo si cerca di fare quello che si può compatibilmente con tutto e con tutti. E' molto dura vincere se stessi e le proprie costrizioni reali o no, una sfida quotidiana da cui a volte si esce vincitori, altre volte vinti, molto più spesso si esce "a metà"... con la tipica senzazione di incompletezza. Cosa aspettarsi per il 2009? Boh...sinceramente il tempo delle illusioni è da 'mo finito, quindi andrebbe già di lusso se si ottenesse nè più nè meno di quanto di quanto fatto quest'anno. Spero solo di riuscire a mantenere qualche residuo di forza e volontà per proseguire con le mie idee, per continuare nel tentativo di migliorare, per realizzare giorno per giorno i giusti propositi. Un lavoro difficile e duro, lo so, ma questo non mi spaventa; è solo la voglia di rinnovare questo proposito giorno dopo giorno che potrebbe venire meno o affievolirsi; la vera sfida sarà saperla mantenere viva con costanza. anche di fronte alle difficoltà, alle delusioni e agli eventi della vita.. e sicuramente con maggior vigore di quanto non ne abbia in questi giorni. E poi rimandiamo il tutto tra 365 giorni, quando, forse, sarà di nuovo tempo di bilanci... buon 2009 a tutti.
Sono Skipper, Kowalski, Soldato e Rico: sono quattro pinguini.Sicuramente li ricorderete per la loro interpretazione nel film di animazione "Madagascar" (Dreamworks Animation, 2005), forse li rivedrete nel seguito presente in questi giorni nelle sale cinematografiche. Pochi di voi però sapranno che in realtà sono stati protagonisti anche di un breve cortometraggio (11 minuti) tutto loro proprio dedicato al Natale. Il titolo è "Pinguini di Madagascar in Missione Natale" ("The Madagascar Penguins in a Christmas Caper") Il filmato è presente come contenuto speciale della versione deluxe del dvd originale del primo film: ve lo propongo di seguito (o nella mia bacheca se vedete il post da Facebook)... e buone feste!
In questi giorni mi piace riascoltare un po' di buona musica soul e R&B. Rispolverando un po' di classici ri-ascoltatevi questo capolavoro di semplicità. Parte strumentale ridotta a minimo: giusto un po' di percussioni, qualche fiato e una voce fa tutto il resto. Un sound struggente, che a distanza di 40 anni conserva ancora tutta la sua carica innovativa. Siamo nel '68, anno di grandi cambiamenti nella società e nel mondo: ovunque freme la voglia di rompere col passato ma nessuno sa ancora dove questa rivoluzione porterà. Il tutto visto attraverso la metafora dell'uomo che, perdendo il proprio amore, perde qualsiasi certezza avuta fino ad allora e si trova catapultato in un realtà sconosciuta. A raccontarci questo passaggio visto come una voce tra i filari di un vigneto, il Principe del Soul Marvin Gaye, e la sua voce intensa e inconfondibile.
I heard it through the grapevine Marvin Gaye (Album "In the groove", 1968)
(chi vede da Facebook, faccia click su mostra post originale per vedere il video)
Come molti di voi sapranno sabato scorso - 13 dicembre 2008 - è stato compiuto il viaggio inaugurare della prima tratta di vera alta velocità ferroviaria italiana. Il treno superveloce, denominato "Freccia Rossa" è partito alle 16 dalla rinnovata stazione Centrale di Milano ed è arrivato alla stazione Centrale di Bologna in orario dopo soli 65 minuti. Grande pompa magna tra i parrucconi delle Ferrovie dello Stato e politici politicanti presenti sul convoglio, idem nei servizi sui TG. Peccato che nessuno abbia ricordato come l'Italia sia arrivata a questo risultato: anni di lavoro, costi al chilometro di realizzazione delle linee decuplicati rispetto agli standard europei, morti sul lavoro nei cantieri, e tempi di realizzazione allucinanti... e che il primo tratto di AV venga aperto al pubblico in Italia solo adesso da buoni ultimi come sempre dopo Francia, Germania, UK, Spagna che pur in qualche caso partendo dopo di noi sono arrivati ad avere una rete veloce ed operativa ben prima del belpaese. Vabbè ...direte... il solito sfogo per come girano le cose in Italia, ecc, ecc... Beh, non proprio ecco di seguito cosa pubblicano oggi i siti di informazione, se non c'è da rabbrividire, diciamo che che c'è abbastanza per inc@zzarsi. Lo dice uno che sui treni pendolari ha passato almeno 10 anni della vita di studente e lavoratore: forse sarebbe meglio che prima di portare i treni alle alte velocità le FS riuscissero al farli almeno partire ed arrivare senza ritardi o disservizi!
Primo giorno, s'inceppa il Freccia Rossa: "Fermi al freddo per quasi due ore" (da Quotidiano.net del 15/12/2008)
Guasto alla motrice sulla tratta Roma-Napoli. Adiconsum: "Passeggeri lasciati senza riscaldamento e senza elettricità anche nel servizio bar" Alta velocità: il treno Freccia rossa in partenza da Milano (Foto Newspress) Milano, 15 dicembre 2008 - Disagi sul treno alta velocità Freccia Rossa e scattano le prime richieste di risarcimenti. “Gli avvocati del Centro giuridico Adiconsum - si legge in una nota dell’associazione dei consumatori - in viaggio per Napoli questa mattina ci hanno segnalato che il treno ad alta velocità su cui viaggiavano è rimasto fermo per circa un’ora e mezza in aperta campagna all’altezza di Gricignano, lasciando i malcapitati passeggeri senza riscaldamento e senza elettricità anche nel servizio bar”.
”La causa - prosegue il comunicato Adiconsum - è un guasto alla locomotrice. Si precisa che il treno era partito già singhiozzando da Roma Termini. L’arrivo a Napoli, previsto per le ore 8.36, è invece avvenuto alle ore 10.40. Adiconsum chiede a Fs un adeguato risarcimento per i viaggiatori e che quanto accaduto oggi sia soltanto un imprevisto.
L’associazione Codici sottolinea i guasti nel primo giorno di servizio e racconta: "Molti viaggiatori, in particolare professionisti con appuntamenti improrogabili, hanno chiesto al capo treno di scendere e di percorrere a piedi il tratto sul selciato per arrivare fino alla stazione e prendere altri mezzi per raggiungere Napoli. La richiesta è stata respinta e sono seguiti momenti di tensione, con il capo treno che ha chiesto l’intervento del 113”.
Problemi anche per un altro treno Freccia Rossa, secondo quanto riferiscono altri passeggeri su un convoglio AV in servizio sulla stessa linea da Roma a Napoli, è fermo all’ingresso della stazione di Gricignano d’Aversa per lavori di ripristino della linea.
”E’ inaccettabile che treni inaugurati ieri arrivino già in ritardo a causa di guasti tecnici, tanto più che il costo del biglietto è decisamente alto: un viaggio Milano-Roma costa 98 euro in prima classe, 71 in seconda”, dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli. E aggiunge: “I viaggiatori che hanno subìto un disagio si possono rivolgere al Codici per ricevere un aiuto concreto nel chiedere a Trenitalia il rimborso del biglietto e il risarcimento del danno”.
Esattamente le stesse cose e gli stessi guasti che accadono ogni giorno sui treni pendolari, con la differenza che per i disgraziati che ci viaggiano e con quei mezzi cercando di andare a studiare o lavorare non c'è nemmono l'ombra di un eventuale rimborso.
Accadde oggi. Milano, ore 16.37 del 12 dicembre del 1969, la grande città è gia avvolta dal buio invernale appena un poco illuminato dalle prime luminarie del Natale che verrà. D'improvviso quella placida tranquillità di una sera come tante viene squarciata da un orrendo boato: in pieno centro, in Piazza Fontana, alla filiale della Banca Nazionale dell’Agricoltura esplode una bomba, muoiono 17 persone e altre 88 restano ferite, alcune anche in modo grave. Da quell'istante, Milano e l'Italia intera non furono più le stesse. Sono arrivati in un istante gli anni di piombo. Nello stesso giorno una seconda bomba viene ritrovata alla Banca Commerciale Italiana sempre a Milano, inesplosa. A Roma alle 16.55, dopo pochi minuti esplode una bomba nel sottopassaggio tra via Veneto e via San Basilio vicino alla Banca Nazionale del Lavoro, i feriti sono 13. Alle 17.20 e alle 17.30 sempre nella capitale esplodono altri due ordigni, il primo davanti all’Altare della Patria, il secondo a Piazza Venezia, altri quattro feriti si sommano ad una giornata di vera e propria battaglia eversiva. In poco meno di un’ora lo Stato viene ferito per ben cinque volte. Gli autori di quella strage e di quel progetto eversivo non si riuscirono mai a trovare. Il primo ad essere arrestato nello stesso giorno dell’esplosione è Giorgio Pinelli, anarchico milanese che dopo tre giorni di Questura cade dal quarto piano degli uffici e muore. Il 16 dicembre viene arrestato Pietro Valpreda, ma anche stavolta nulla di concreto. Sette processi serviranno solo ad assolvere i vari accusati, mentre taluni esponenti dei Servizi Segreti (individuati poi da Aldo Moro durante le sue deposizioni dalla prigione alle Brigate Rosse, come i veri colpevoli della strage) saranno condannati per vari depistaggi. Piazza Fontana è stata definita "la madre di tutte le stragi", da quel momento il paese si svegliò dal torpore degli anni '60 per piombare nel periodo delle lotte poliche, delle violenze, della guerriglia combattuta nelle strade, del terrorismo. Nel 2009 ricorreranno i 40 anni di uno dei tanti “segreti eterni” italiani, di uno dei troppi muri di gomma di questo paese.
James Joplin and The Big Brother and the Holding Company Piece of My Heart Album "Cheap Thrills", agosto 1968 ______________________________________________________
(Come on…) Didn't I make you feel like you were the only man, well yeah, An' didn't I give you nearly everything that a woman possibly can ? Honey, you know I did! And each time I tell myself that I, well I think I've had enough, But I'm gonna show you, baby, that a woman can be tough.
I want you to come on, come on, come on, come on and take it, Take another little piece of my heart now, baby, (break a..) Break another little bit of my heart now, darling, yeah. (have a..) Hey! Have another little piece of my heart now, baby, yeah. You know you got it if it makes you feel good, Oh yes indeed.
You're out on the streets looking good, and baby, Deep down in your heart I guess you know that it ain't right, Never never never never never never never hear me when I cry at night. Baby, I cry all the time! And each time I tell myself that I, well I can't stand the pain, But when you hold me in your arms, I'll sing it once again.
I'll say come on, come on, come on, come on, yeah take it! Take another little piece of my heart now, baby. (break a..) Break another little bit of my heart now, darling, yeah, (come on…) Have another little piece of my heart now, baby, yeah. Well, You know you got it, child, if it makes you feel good
Guitar
I need you to come on, come on, come on, come on and take it, Take another little piece of my heart now, baby. (break a…) Break another little bit of my heart, darling, yeah. (have a) Have another little piece of my heart now, baby, You know you got it (waaaaahhh) Take a…Take another little piece of my heart now, baby. (break a…) Break another little bit of my heart, and darling, yeah yeah (have a) Have another little piece of my heart now, baby, You know you got it, child, if it makes you feel good ______________________________________________________
Janis Joplin - Piece of My Heart (Live in Stockholm 1969)
(se siete su Facebook cliccate su mostra post originale per vedere e ascoltare Janis)
Qualche tempo fa presentai sulle pagine di questo blog Zeroshell, un'interessante distribuzione Linux di origine italiana destinata a fornire i principali servizi di rete di cui una LAN necessita. Un'idea interessante per riciclare un vecchio pc x86 trasformandolo in pochi passi in un completissimo e potente router di rete e server dhcp-dns-proxy-vpn. Esistono diverse distribuzioni (più o meno complete) pensate per queste finalità, ma in realtà ben poche di facile installazione e di semplice gestione attraverso una comune interfaccia web. In questi giorni ho trovato un interessante alternativa a Zeroshell dalle potenzialità simili se non superiori; si tratta di un prodotto ancora una volta italiano, destinato a sistemi embedded, ad appliance dedicati (quindi veri e propri firewall hardware) e a normalissime macchine PC x86: Endian Firewall Software Edition trasforma un qualunque computer in una completa appliance di rete capace di fornire servizi integrati di routing (su connettività lan, adsl, pppoe, isdn..), stateful inspection firewall, VPN (OpenVPN), gateway anti-virus, anti-spam, web security e email content filtering. Il tutto con requisiti hardware molto modesti (e quindi ideali per rispolverare dalla cantina il nostro vecchio pc ormai abbandonato con paio di dita di polvere sopra):
CPU:Intel x86 compatibile (500MHz minimo, 1GHz raccomandato), inclusi VIA, AMD Athlon, Athlon 64, Opteron, Intel Core 2 Duo, Xeon, Pentium e CeleronRAM:256MB minimo (512MB raccomandato)Disco:necessario un Hard Disk SCSI, SATA, SAS o IDE (40GB minimo), due identici se si vule supporto per RAID 1Schede di Rete:sono supportate le più comuni schede di rete incluse Gigabit e fibra otticaMonitor/tastiera e lettore cd: sono richiesti esclusivamente per l'installazione.
A differenza di altre distribuzioni Endian non è eseguibile in forma "live" ma deve essere necessariamente installato su un disco rigido che può essere anche ridondato in mirror RAID 1. E' gestibile via interfaccia web, via testuale dalla tastiera e mouse ed addirittura via seriale con console telnet (come un qualsiasi router vero). E' interessante sottolineare la predispozione di Endian all'autentificazione dei servizi integrata con Windows, le Active Directory e le group policies. La dotazione di Endian si completa infine con l'accesso via SNMP per il monitor in tempo reale di tutti di dati d'utilizzo del prodotto e dei servizi e semplici procedure di backup e restore delle configurazioni. Tutte le caratteristiche del prodotto sono presentate in questo completo datasheet mentre la ISO bootable di Endian 2.2. RC 3 è scaricabile da questa pagina (circa 90 MB). In questo pdf invece vi mostro alcune schermate dimostrative dell'interfaccia web del prodotto così come le ho catturate in una veloce sessione di prova su macchina virtuale VMWare. Completo e consigliato!
Il tecnico chiamato arriva per riparare il computer guasto. Seduto di fronte allo schermo, preme un paio di tasti, asserisce con la testa, mormora qualcosa a se stesso e spegne il computer. A quel punto estrae un piccolo cacciavite dalla tasca e da' un giro e mezzo ad una minuscola vite. A questo punto, accende il computer e verifica che funziona perfettamente.
Il presidente dell'azienda e' felicissimo e si offre di pagare il conto immediatamente.
"Quanto le devo?" chiede. "Sono Mille Euro, grazie" risponde l'ingegnere. "Mille Euro? Mille Euro per pochi minuti di lavoro? Mille Euro per stringere una semplicissima vitina? Mi rendo conto che il computer vale 50.000 di Euro, ma mille Euro mi sembra una cifra veramente esagerata. Pagherò solamente se mi manderà una fattura dettagliata che giustifichi una cifra del genere." controbatte il presidente
L'ingegnere acconsente con un cenno e se ne va. Il mattino dopo il presidente riceve la fattura, la legge attentamente, asserisce con la testa e la paga immediatamente, senza una lamentela.
La fattura diceva:
Servizi effettuati:
- Avvitamento di una vitina: EURO 1 - Sapere quale vitina avvitare: EURO 999
(Trovata su Facebook... un piccola rivalsa per tutti noi che sanno cosa vuol dire passare un sabato o una domenica formattando un fottutissimo computer impestato di pitoni ... )