Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
In tempi di videogiochi ad alta definizione, di console all'avanguardia della tecnologia quali le recenti Playstation 3, Wii quanto andrò a descrivervi potrà farvi sorridere, ma una cosa è certa: se oggi possiamo giocare con quei gioielli di realismo in parte è dovuto all'esperienza maturata attraverso questi simpatici oggetti ora veri cult del retrocomputing. Mi sono tornati alla memoria leggendo l'ultimo numero di Wired, ed ecco qui un post con cui ritorno, a distanza di più di un anno sul tema dell'archeologia informatica in genere. Penso di averla tirata abbastanza per le lunghe e sia venuto il momento di entrare in "media res" svelandovi l'argomento: parleremo dei "Game & Watch" una serie di circa 59 giochi elettronici prodotti da Nintendo tra il 1980 e il 1991, abbastanza diffusi anche in Italia, dove, ai tempi, venivano spesso confusi e soprannominati col nome generico di "scaccia pensieri". La collezione del G & W contava diversi giochi in vari formati e differenti dimensioni, comunque col denominatore comune di essere portatili, dotati di un guscio plastico di diverso colore, uno o più schermi lcd (monocromatici, con particolari di sfondo fissi a contrasto), alimentazione a pile (in genere due "a pastiglia") e comandi molto semplificati per una giocabilità immediata. Guardate l'immagine seguente, è uno dei giochi più diffusi, della serie multiscreen, "Donkey Kong" del 1982:
Cosa vi ricorda? Nel guscio "a libro" colorato riscontriamo un' evidente la somiglianza con l'attuale console Nintendo DS, nel controller "a croce" un particolare che ritroveremo nel successivo GameBoy e nei pad del NES e successori. Corsi e ricorsi della storia dei videogiochi... non a caso il papà di questi apparecchi è stato tale Gunpei Yokoi (1941-1997), che fece poi la fortuna di Nintendo ideando il d-pad (il controller a croce appunto), le console GameBoy e VirtualBoy, le saghe di Metroid, Kid Icarus e Super Mario Land. Tante furono le varianti dei G & W, con schermo singolo, doppio o "wide", con una notevole varietà di titoli ancor oggi famosi (Mario Bros. , Donkey Kong, Zelda, ...) ma tutti con caratteristiche simili: su tutte la funzione orologio (da qui il nome G & W), il contatore di punteggio a tre cifre (giunti a 999 si ripartiva da zero), lo schermo lcd verdino e il suono costituito esclusivamente da 1-2 toni di buzzer metallico. Personalmente posseggo ancora due G & W multi screen originali dell'epoca: Donkey Kong (3 giugno 1982) e Pinball (un frenetico flipper, 5 dicembre 1983) entrambi funzionanti. Sempre su Wired e girovangano su internet ho scoperto che questi giocattoli di modernariato hanno un piccolo valore economico nell'ambito dei collezionisti (su ebay vanno dai 25 ai 100 euro e oltre a seconda della "rarità" del pezzo); ovviamente non intendo venderli... ricordo ancora la mia iniziale perplessità quando li ricevetti in regalo da mio papà che, di ritorno da un viaggio in USA me li portò in fortissima anteprima rispetto all'uscita italiana...e poi le ore passate cercando di raggiungere il massimo punteggio con gli amici pestando su quei tastini in frenetiche partite di flipper o di salti di barile di Mario ... quanto tempo! Ho infine scoperto con piacere che, come molti videogiochi d'epoca, sono stati realizzati degli ottimi emulatori; si tratta di piccoli programmini pronto uso (scarico, unzippo, lancio l'eseguibile senza installazioni) che riproducono esattamente la sensazione di gioco di quegli anni (compreso lo stordimento delle orecchie dovuto agli interminabili "bip-bip" metallici, colonna sonora dei tutti i G& W). Nei siti che riporto di seguto trovate i link per il download degli emulatori (troverete non solo G & W, ma anche gli scacciapensieri della Mattel e della Polistyl )... e buon divertimento! That's all, game over!
EMULATORI G & W e altri : http://www.madrigaldesign.it/sim_it/dnload.php
IL MONDO DEI G & W, storia, elenchi e downloads: http://www.madrigaldesign.it
COLLECTORS & TRIVIA: http://www.gameandwatch.ch/
P.S. per chi ha la Nintendo DS esistono anche delle collezioni originali che raccolgono giochi G & W emulati sulla nuova console
Tutti noi lo conosciamo, la maggior parte di noi lo utilizza quotidianamente come motore di ricerca per le proprie scorribande nella grande rete. Amato, contestato per alcuni suoi aspetti controversi, l'importanza di Google è tale da aver cambiato radicalmente gli usi e costumi dei navigatori del web. Ma c'è qualcuno di voi che ricorda come era il suo aspetto alle origini (maggio 1998 e il suo nome era ancora BackRub)? Io onestamente non lo ricordavo... eccolo: http://backrub.c63.be/May1998/index.htm e in quest'altro link possiamo apprezzare nel loro fulgido splendore i server che tenevano in piedi il motore ai tempi http://backrub.c63.be/May1998/hardware.htm .. Sullo stesso sito trovate un po' tutta la cronologia delle mutazioni di Google in quegli anni pionieristici:
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Una pagina molto dettagliata dell'anatomia del motore di ricerca e del suo algoritmo di base (PAGERANK) http://backrub.c63.be/May1998/anatomy.htm (per i miei compari degli anni d'oro del Poli: vi ricorda qualcosa ??? E' l'originale della Stanford University da cui Schreber spudoratamente copiava le dispense che ci passava! )
Ed ora la vera chicca: le immagini del primissimo sistema di storage del motore di ricerca (10 dischi da 4 Gigabyte l'uno per il totale stratosferico di 40 GB !! ) quando Google era ancora un progetto prototipale dei due studenti di Stanford, Larry Page e Sergey Brin, (1996) :
http://infolab.stanford.edu/pub/voy/museum/pictures/display/0-4-Google.htm
Ovviamente quelli che vedete nella foto sono reali mattoncini Lego! Che dire, ne è ha fatta di strada la grande G!
Inaguriamo con questo post una nuova sezione del blog dedicata a tutto ciò che fa "retrocomputing" ovvero come rispolverare da cantine e soffitte polverose veri pietre miliari della storia informatica, piccoli e grandi gioielli di tecnologia che tanto hanno contribuito a far diventare i nostri computer come oggi li conosciamo e su cui noi "pischelli" dei tempi abbiamo trascorso interi pomeriggi se non intere giornate. L'idea di aprire una nuova area dedicata all'archeologia informatica e tecnologica in genere è nata durante le feste natalizie dopo uno scambio "culturale" ( vero Fede?!? ) in cui una vecchia console SuperNintendo è stata barattata con il glorioso Commodore 64 color marroncino biscotto. Sarà l'età, sarà un po' di mio rimbambimento diffuso, sarà la moda dilagante del vintage, sarà la mia vocazione innata a raccattare, ma come detto in quell'occasione il vedere nelle mie mani un C64 (oggetto del desiderio della mia gioventù ai tempi surrogato solo con macchine di altri marche e con i primi pc ibm a fosfori verdi ...) ma ha dato una certa emozione. Sarò malato di mente? Beh..quasi certo..ma onestamente non ho mai detto di essere troppo sano
Comunque sia il fenomeno non è limitato al sottoscritto, e sulla grande rete il fenomeno dilaga su migliaia di siti e si declina in diverse forme, in particolare: il "retrocomputing" propriamente detto che coinvolge gli impallinati dei classici home computer degli anni 80 (Commodore, Atari, Spectrum, MSX, ... ) , il "retrogaming" cioè il rispolverare in vario modo e a distanza di tempo i videogames di grande successo della storia (chi di voi si sfida al classico della SNK, "Metal Slug", uscito per la console Neo Geo nel 1996 ??? Deh oh! ) e il "retroconsole" ovvero come disseppellire da chili di polvere le gloriose console di gioco ricollagandole (rigorosamente via cavo antenna) alle più recenti tv .... Il movimento è articolato e complesso: accanto ad Internet sono numerose le fiere di vintage informatico e elettronico dove il tema ricorre con estremo interesse e un' ulteriore espressione del crescente fermento nei confronti di questo tema è rappresentato dal concetto dell'emulazione su piattaforme moderne delle vecchie architetture del passato. Bene.. cavalchiamo pure noi l'onda e gettiamoci in questa marea di fuffa, cassette, cartuccie e joystick e cominciamo con una piccola perla. Chiunque di voi abbia avuto un Nintendo "classico" (più precisamente un NES) dotato della pistola ottica non può non aver giocato a "Duck Hunt" (correva l'anno 1984) : in pieno contrasto con ogni moralità animalista ed ecologista lo scopo del gioco era quello abbattere il maggior numero di anatre svolazzanti per lo schermo... date un'occhiata alla schermata successiva per rinfrescarvi la memoria...
lo ricordate adesso? Ora alzi adesso la mano chi, giocando a "Duck Hunt", non abbia avuto il sadico pensiero e non abbia disperatamente provato a sparare al cane b*stardo e stupido che ti rideva in faccia quando mancavi il bersaglio?? Vedo molte mani virtuali alzate! Per fortuna un benefattore ha pensato a noi e ha ricreato una versione flash del gioco dove finalmente possiamo sfogare le nostre più represse voglie e complessi di gioventù... cliccate su http://www.i-mockery.com/minimocks/duckhunt e dateci dentro senza pietà!! Se invece il vostro spirito è nobile e volete rigiocare alla versione "classica" del gioco qui trovate l'edizione originale del videogame ... http://www.elpais.com/juegos/swf/duck_hunt.swf il tutto in flash e comodamente nella finestra del vostro browser.
Chiudo questo primo post con un quiz che ci porterà direttamente al protagonista di uno dei prossimi interventi in questa sezione... chi di voi, da attento osservatore, sa dire cosa siano gli oggetti ritratti nelle due immagini seguenti ?? In particolare prestate attenzione alla seconda immagine.... e ... rileggendo adesso il titolo del post ora ne avete capito il senso?? Mediate gente, meditate
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