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 La vecchia ferrovia del mare... di DL4U
 
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Indietro non si torna, non si può tornare giù. Quando ormai si vola non si può cadere più....

Vasco Rossi - "Gli Angeli - Nessun Pericolo per Te" - 1996
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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di DL4U (del 27/02/2008 @ 21:44:59, in Pensieri, riflessioni e sfoghi..., linkato 849 volte)
C'è un profumo che ricorre nella stagione invernale e che ha il potere, un po' atavico e un po' suggestivo, di riportarmi alla mente ricordi e immagini facendoli rivivere in un flash anche a distanza di anni.
Quando intorno la natura è in letargo, spesso sotto una coltre di gelo e neve, c'è una pianta che quasi magicamente riesce a fiorire nel pieno dell'inverno: è il calicanto (in greco "Chimonanthus" - "cheimòn", l' inverno e "ànthos", il fiore) un arbusto che vive nei terreni poveri, che spesso cresce in modo defilato e isolato da altre piante e che per la maggior parte dell'anno non è altro che una sorta di cespuglio "sfigato" di rami e foglie verdi.
Ma nei mesi da dicembre a febbraio, quando il freddo si fa più intenso e ti gela fino al midollo, si compie il paradosso della fioritura di strane bacche marroni in mille profumatissime stelline gialle da una pianta apparentemente in letargo e ormai spoglia di ogni sua foglia.
Un pazzo controsenso della natura che mi fa pensare alla forma più estrema di riscatto dal freddo, dalle difficoltà, all'orgoglioso e metaforico contrasto tra la "morte" dell'inverno e "la vita" del fiore, e che ha la capacità, tutta particolare, di far ritornare alla mente pezzi di vita vissuta, pensieri e immagini di persone e cose ormai lontane o dimenticate attraverso il suo dolce e singolare profumo.



 
Di DL4U (del 21/03/2008 @ 00:46:30, in Pensieri, riflessioni e sfoghi..., linkato 851 volte)
Grazie a Fede x la segnalazione & il commento al mio ultimo post; "Jhonny" : seguirò immediatamente il tuo consiglio ; - ) e visto che non l'ho ancora fatto pubblicamente su queste pagine... ancora un grazie di cuore ancora per l'ospitalità della scorsa settimana !!!

Allo stesso modo un mega saluto dal blog ai "Compagni di Merende" : - ) di sabato scorso in quel di San Salvatore (in rigoroso ordine alfabetico Anto, Dany, Pier e Teo): è stata una bella giornata tra amici, finalmente un po' spensierata lontana da tutti i nostri casini, dalle solite routine e dai soliti discorsi. E mi han fatto estremamente piacere i vostri riscontri positivi. Alla prossima (in terra brianzola ?!?) ! Ringrazio infine Eros che ha indicizzato le pagine di questo blog tra i feed rss del suo Outlook.. ho visto che smanetti su dblog a quando una tua "pubblicazione" ???
 
Di DL4U (del 14/04/2008 @ 21:04:50, in Pensieri, riflessioni e sfoghi..., linkato 748 volte)
In queste ore, con lo spoglio delle schede elettoriali, si sta delineando il nuovo assetto politico nazionale; come già avvenuto nelle scorse tornate assistiamo al capovolgimento di fronte rispetto al precedente governo, questa volta a dir la verità forse con maggiori margini, ma sostanzialmente l'impressione personale è che, bene o male, nulla cambierà in modo significativo rispetto al recente passato. La nuova maggioranza si barcamenerà tra sopravvivenza e interessi personali; con i numeri che la Lega in queste consultazioni sta ottenendo difficilmente sarà "imbrigliabile" con semplicità nel recito della coalizione a cui appartiene e prevedo diverrà presto ago della bilancia in molte decisioni. Per il resto sarà il solito piattume asservito agli interessi di pochi (o di uno solo ?!?) tenuto conto che quello che è rimasto di AN si è sciolto nel brodo stantio e ripetivo del nuovo PdL; rivederemo le solite facce, risentiremo i soliti discorsi triti e ritriti e come per magia torneranno in auge discorsi affossati dalla precedente coalizione di governo (si prepari l'Ingegner Cane di Fabio de Luigi: il ponte sullo stretto sarà da fare e serviranno "miliiiillemila" milioni di euro...), tornerà la finanza creativa e condonata di Tremonti. Il tutto guidato da un settantenne, imbacuccato e per certi versi già imbalsamanto, con sorriso marchiato Richard Ginori e tanta vanità da playboy da dancing di provincia. Pregusto già le meravigliose creazioni comiche (dopo le corna, gli apprezzamenti da osteria, cosa si inventerà? ) dello "Psiconano" nei principali convegni e appuntamenti internazionali. Con tutto questo dall'altra parte cosa troviamo? Una coalizione guidata da un Veltroni utopico con evidenti problemi di sdoppiamento della personalità, ritenendosi per lo più la reincarnazione "de nojaltri" di J.F.Kennedy a distanza di 45 anni dalla sua morte. E' evidente che con un programma che punta al "paese che non c'è" , senza un minimo di concretezza sulle reali esigenze del paese e dei suoi cittadini, non i poteva andare molto lontano. Avrà pesato anche il non essersi staccati da un fardello troppo immondo come quello dell'amministrazione della Campania che ha lordato e "sputtanato" una città, una regione, un paese agli occhi del mondo intero, avrà pesato il non aver saputo proporre un programma reale e propositivo (e non una fotocopia di quello del concorrente), avranno pesato i fardelli e le eredità negative del precedente governo di centro sinistra uscito battuto dal voto del parlamento. E' lecito dubitare anche sulla concretezza che saprà dare il PD al suo ruolo di opposizione: sarà costruttiva o sarà come sempre (prescidendo da colori e orientamenti) la tipica opposizione distruttiva votata unicamente alla caduta del governo vigente? Propendo per questa seconda ipotesi. Governare (in maggioranza ed opposizione) un paese significa dar vita ad iniziative che portino all'effettivo ammodernamento delle infrastrutture, all'adeguamento tecnologico e culturale della società e delle persone. Significa incentivare i giovani, la loro iniziativa (nel campo della ricerca e del lavoro), motivare e sapere coltivare quel patrimonio unico di voglia e creatività insita nelle generazioni più giovani: una nazione può innovare soltanto con il viso e le idee dei giovani, non con le manovre politiche e finanziarie di un manipolo di sessanta-settantenni e più che nel mondo reale (e non drogato della politica) sarebbero già da tempo in pre-pensionamento. La forza di un paese è nella capacità di adeguarsi velocemente con la ricerca e l'adozione su larga scala delle nuove tecnologie al servizio dei cittadini e delle comunità: comunicazioni sicure e veloci, trasmissione e accessibilità alle informazioni (e alla cultura) in tempi rapidi e secondo modalità semplici, servizi ed infrastrutture moderne ed adeguate alle esigenze del cittadino. Il che vuol dire mezzi pubblici decenti e affidabili capaci di essere una valida alternativa al trasporto su gomma, reti viarie degne di questo nome e non surrogati di mulattiere, autostrade percorribili e non eterni ingorghi incompiuti. La vitalità, la capacità di produrre e il benessere di una nazione non espressa dal nudo e crudo PIL, Queste sono espresse dalla capacità di dare una risposta adeguata alle esigenze di lavoro e solidità personale dei cittadini, evitando i gorghi infernali del precariato, dell'interinale; sono date dalla volontà di innovare e ricercare sia a livello accademico che a livello aziendale (per troppo tempo ho visto la ricerca universitaria segregata in scantinati oscuri e mal dotati, quando in altri paesi è portata in palmo di mano). Lo stato non deve essere vampiro e sanare con le tasse e la fiscalità le emorragie della gestione scriteriata e spendacciona della classe politica; per quanto tempo balzelli e accise dell'anteguerra dovranno affliggere i consumi della gente ed i costi delle materie prime? In un contesto dove (sia tu imprenditore o dipendente) lo stato ti succhia più del 40-45% del tuo introito senza darti nulla in cambio in termini di servizi o miglioramento della qualità della vita, le aziende stagnano nella necessità di sopravvivere e sbarcare il lunario rivalendosi avidamente sul dipendente, sul precariato è impossibile che si instauri un volano di rinascita e risollevamento di un paese. Vengono così a mancare le fondamenta e le certezze su cui è possibile formare nuove famiglie, dare nuovo impulso all'economia ed innovare un paese. Mentre altri paesi, che fino a pochi decenni fa erano il fanalino di coda del continente (economicamente e politicamente) - vedi la Spagna - hanno fatto nel concreto passi da gigante nell'innovazione culturale, sociale e strutturale in Italia si sopravvive di un passato da settima potenza economica del mondo che non c'è più (e forse in realta non c'è mai stato), si risponde al problema energetico con centrali elettriche a carbone, si distrugge il patrimonio turistico e ambientale con la monnezza, la sciatteria e l'ignoranza (chissà poi perchè ci ostinamo a seppellire tutto ancora in una discarica quando con i termovalorizzatori in altri paesi più avveduti - vedi la Germania - con la nostra monnezza ci fanno denaro sonante), ci si bea dell'Expo di Milano 2015 ben sapendo dei criteri con cui questo è stato assegnato e del fiume di denaro pubblico che verrà sperperato in opere che mai verranno finite e che faranno bella compagnia a quelle "storiche" di Italia 90. Intanto la credibilità internazionale del paese intero va a farsi benedire assieme alla nostra ormai rinomata incapacità di autogovernarci e di darci una solidità politica. Ciò fa tremendamente irritare è l'incapacità dei politici di assumere il ruolo (sia di governo o opposizione) che il voto loro assegna: meglio passare il tempo ad insultarsi e demolendosi a vicenda (magari tra le pareti sicure e servili di uno studio televisivo, che è molto più moderno di in un' aula del parlamento...) anzichè pensare al dar vita ad un progetto corale e costruttivo. Arriverà l'estate ed arriveranno i soliti problemi come la siccità (mentre più della metà dell'acqua potabile si perde nelle falle di una rete idrica colabrodo), torneranno i grandi drammi (dopo Cogne e Garlasco pian piano ci si sta spostando verso sud, chissà che non ci sia un gran ritorno del mostro di Firenze..) che grazie ad una sapiente sovraesposizione mediatica ci distoglieranno dalla realtà di tutti i giorni, ci racconteranno che è bene aver paura del prossimo con un bell' "Allarme immigrazione" sparato a tutto volume dai titoli dei TG (meglio restare chiusi in casa nel sicuro rimbabimento di una tv omologata e ovunque identica per mancanza di contenuti), non ci diranno che la criminalità è frutto di lassismo ed ipocrisie nella gestione dei problemi sociali di mancanza di programmi di inserimento e integrazione, di assoluta inesistenza di piani di gestione e inserimento dei flussi migratorii. Non verrà risolta l'ingerenza della politica, nei fatti e nella vita delle persone, capace di bloccare ogni forma di decisione a livello nazionale giù fino a quello comunale. E poi se ci sarà da fare un nuovo G8 o altre cavolate simili, rifacciamolo senza dubbio in Italia: tanto qui è possibile blindare il centro di una città per far incontrare una decina di fessi che mai decideranno nulla del vero destino del mondo, fare tutto il casino che si vuole mettendo a ferro e fuoco ogni cosa per le strade o negli stadi (ma non farti beccare dalla polizia, che se ti va di sfortuna finisci in mezzo ad un manipolo di agenti picchiatori di Bolzaneto), far esplodere con qualche bomba di stato (vai tranquillo ...tanto c'è ancora da capire chi ha fatto cosa a piazza Fontana, a piazza della Loggia, sull'Italicus, alla stazione di Bologna, sul DC9 di Ustica, sul Cermis .... ora che ti beccano fai in tempo a vivere almeno due vite in tutta tranquillità), radere al suolo il raro verde pubblico per inventarsi una neorealistica colata di cemento che prima o poi un condono provvederà a sanare, chiedere ed ottenete incentivi economici a fondo perso per finanziare opere pubbliche meravigliosamente inutili o da lasciare incompiute (ma non provare a chiedere un mutuo per acquistarti una prima casa senza avere almeno quattro soldi in banca.. barbone!) ; e se proprio proprio non riesci a sbarcare il lunario, fondamentalmente non sai fare un cazzo, non hai nessuna cultura e voglia di migliorarti, non te ne frega di nulla e di niente, non ti preoccupare: un posto in parlamento o nella casa di un reality (scegli tu, tanto è indifferente, sempre di bordello si tratta) lo troverai sempre... ma se ostinatamente non ti rassegni al tuo piccolo compitino da bravo italiano medio, se ritieni ancora necessario pensare con la tua testa, far valere le tue ragioni e scoperchiare le storture del Belpaese vedi almeno di non passare in auto sull'autostrada di Capaci in un giorno di maggio: qualcuno potrebbe averne a male e poi tocca aprire un nuovo cantiere per sistemare il tutto.


Il nuovo ministro dell'Economia e il nuovo ago della bilancia della nuova maggioranza...




Il nuovo leader dell'opposizione in un discorso profetico del 1996... quando si dice che non cambia
mai nulla: questa parodia potrebbe essere stata fatta ieri...

Grazie Corrado Guzzanti!


 
Di DL4U (del 04/05/2008 @ 23:50:29, in Pensieri, riflessioni e sfoghi..., linkato 956 volte)
Sabato sera, visita alla festa del vino a Ghemme (NO) con annessa cena rustica all'aperto a base di salumi e prodotti tipici locali. Si svolge intorno al primo venerdì del mese maggio e risale ai festeggiamenti per la Beata Panacea. Una serata sicuramente alternativa, a base dell'ottimo rosso delle cantine del ghemmese, (Nebiolo e Croatina), nella suggestiva cornice del Ricetto (una corte contadina perfettamente conservata).




Diciamo una degna apertura del periodo delle feste estive... grazie a Marta per l'ottimo suggerimento! ; - )
 
Di DL4U (del 12/05/2008 @ 18:44:53, in Pensieri, riflessioni e sfoghi..., linkato 765 volte)
Carissimi e affezionati lettori è venuto, a poco più di un anno dall'apertura di questo blog, un momento storico: il primo post non a firma mia. Ebbene sì, lascio il posto a colui che considero un po' il mio fratellino (più piccolo solo per evidenti ragioni d'età): "siori e siore....rullo di tamburi" il Fede! ... E alla sua petotamarromotocicletta di color verde pistacchio (una Kawa Ninja 600). Come potrete apprezzare il ragazzo è completamente impallinato con le moto, e se passate da Arona e dintorni e venite sverniciati da un lampo verde ...ocio quello è il Fede! Va pian!!!!!!!!
Scherzi a parte sono contento e orgoglioso di poter ospitare nelle pagine del mio blog il Fede, un amico vero... cavolo ... ma Jhonny (scritto rigorosamente sbagliato come faccio sempre io!!!) non ci si poteva re-incontrare prima!! E vabbè recupereremo ; - )
 
Di DL4U (del 14/07/2008 @ 09:58:24, in Pensieri, riflessioni e sfoghi..., linkato 694 volte)
E' un altro lunedi, siamo quasi alla metà di luglio, piove e fa freddo. Devo essermi alzato con la luna girata oggi. Ho un sacco di casini da gestire e un sacco di paturnie di altri che si riversano immancabilmente sul sottoscritto. Ogni tanto vorrei invertire le parti e riversare a qualcuno le mie e poi mettermi lì in attesa che mi diano una soluzione pronta sul classico piatto d'argento (magari anche sollecitando perchè i tempi siano rapidi). Sono stanco ed avrei solo voglia di dormire in questi giorni... ho pure lasciato a casa la borsa della palestra, nella fretta di partire; mi tocca andarla a prendere più tardi... uff!...  



Che bel luglio...la foto è di stamattina.. sembra un sobborgo di Londra in autunno : - (

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Lunedì
Vasco Rossi
(Fronte del Palco, 1990)

La "ragazza" mi ha lasciato
è colpa mia!
Sono stato anche "bocciato"
e non andrò via
Passerò tutta l'estate qui!
....compresi i lunedì!
...quelli li odio di più...
non lo so, ma è così!.......
ODIO i LUNEDÌ
........i LUNEDÌ !
La mia ragazza mi ha lasciato una valigia
piena di........
...di auguri perché mi si spezzi il collo
entro mercoledì!
perché quel giorno lì!
Lei forse torna.....qui!
a prendere le "cose" che ha......dice.....
"dimenticato lì!"
Ma brava fai così!
VIENI DI LUNEDÌ...........

E adesso basta vado fuori
sempre se trovo i pantaloni
e vado ad "affogare".....
Tutti i miei.....dolori
Perché restare, restare soli,
fa male anche ai "duri"
Loro non lo dicono ma.....
Parlano con i muri
(forti però quei duri!!!!!)..........

La "ragazza" mi ha lasciato
è colpa mia!
Sono stato anche "beccato"....
dalla polizia!
mi han detto "prego, si accomodi lì!"
"Passerà qualche giorno......qui!"
"Ma vedrà che probabilmente uscirà.....certo....
......prima di lunedì!"
Voglio restare qui!
ODIO QUEL GIORNO LI' !......

e adesso basta, vado fuori
sempre se trovo i pantaloni
e vado ad "affogare".....
tutti i miei......dolori
Perché restare, restare soli,
fa male anche ai "duri"
Loro non lo dicono ma.....
Piangono contro i muri
(buoni però quei duri!!!!!)...........

 
Di DL4U (del 25/07/2008 @ 00:10:30, in Pensieri, riflessioni e sfoghi..., linkato 729 volte)
Alla tv stanno scorrendo le immagini del programma "Sfide" che ricordano e raccontano le piccole e grandi imprese di sportivi del passato che in qualche modo hanno segnato in modo indelebile le cronache delle olimpiadi e un po' l'intera nostra storia recente. Spesso sono nomi e esperienze di vita quasi sconosciute, persone e volti quasi dimenticati che hanno però contribuito in modo significativo a modificare la storia dello sport. Spesso per casualità come il caso di Dick Fosbury che non riuscendo a saltare l'asticella col canonico metodo ventrale tentò di superarla passandovi sopra di schiena. Da quel momento, siamo nel '68 anno di cambiamenti epocali nella società civile, in poi nessuno mai più salterà nel vecchio modo, tutti adotteranno la nuova tecnica ("alla Fosbury" appunto), senza troppo pensare alle origini di quel metodo, tant'è che oggi Fosbury è un normalissimo impiegato comunale. Spesso è la determinazione come il caso del maratoneta scalzo Abebe Bikila, eroe di Roma '60 o di Oscar Pistorius, atleta amputato che sfida i colleghi normodotati. Bene, dalla visione di queste immagini mi è nata una riflessione: nella vita di tutti noi come nella storia dello sport e nella società civile ci sono state, ci sono e ci saranno persone che volontariamente o no hanno contribuito ad influenzare e per certi versi modificare in modo indelebile la nostra esperienza di vita. Penso che questa affermazione sia innegabile anche da chi di noi ritiene di essere assolutamente immune da influenze esterne, per tutti prima o poi c'è stato qualcuno che ha segnato o, nei casi più eclatanti, rivoluzionato la nostra vita. Possono essere incontri fortuiti o rapporti duraturi, a volte queste queste persone segnano la nostra vita con un gesto, una parola o paradossalmente con la propria assenza. Provate a pensarci. Personalmente, a vario titolo e con differente importanza, io di nomi ne ho contati sei che ritengo essenziali. Sono una persona influenzabile? Bah, può darsi, ma non sempre questi incontri hanno portato ad influenze su di me piuttosto ad evoluzioni o cambiamenti; e questo non lo ritengo affatto un aspetto negativo. Ovviamente se vi aspettate che vi elenchi i nomi, scordatevelo, è mia esperienza personale che in nessun blog inserirei. Se siete arrivati a leggere fino a qui senza ritenere l'argomento una pura contorsione mentale del sottoscriito, vi invito a ripetere lo stesso esercizio. Voi quanti ne contate?
 
Di DL4U (del 06/08/2008 @ 21:27:46, in Pensieri, riflessioni e sfoghi..., linkato 777 volte)
Oggi abbiamo fatto il primo passo concreto per risolvere un grande problema: forse finalmente, dopo anni di fatiche e frenesie, si potrà tirare un po' il fiato e cominciare a sperare in una maggiore tranquillità... incrociamo le dita.
 
Di DL4U (del 19/08/2008 @ 00:07:11, in Pensieri, riflessioni e sfoghi..., linkato 719 volte)
Ci sono giorni, situazioni, eventi, persone ed incontri che entrano con forza, prepotenza a volte con violenza nella nostra esistenza. Sono quei momenti quando, nonostante tutto ti devi fermare, in cui cadono tutte le certezze di una illusoria sicurezza, sono le volte dove ti senti piccolo di fronte a ciò che accade, in cui cadi inerme nel vortice di quanto ti ruota intorno. Sono i momenti forse più sinceri della nostra vita, dove siamo solo e semplicemente noi davanti al turbinare degli eventi: vorresti fuggire via, vorresti essere in grado di dominare il vortice di pensieri ed emozioni come più o meno fai nelle cose di tutti i giorni, ma è inutile; a volte la forza e la razionalità ti bastano a vincerle, in altri casi l'unica scelta che ti resta è farti trasportare da esse. Sono le occasioni dove la vita ti travolge con tutto il suo impeto e non c'è via di scampo: la ragione fa quello che può il resto è soltanto l'imponderabile reazione o conseguenza del nostro essere più intimo, del nostro gioire o soffrire delle situazioni e degli eventi. Non ce n'è, sono fortissimi pugni nello stomaco, sono reazioni d' istinto, spesso sono i naturali sfoghi di tensioni altissime e forti accumuli di stress. Nell'istante in cui vivi queste situazioni non c'è modo e tempo per elaborarle o comprenderne l'intimo significato, solo il correre dei giorni e la distanza aiuta a riaccendere la razionalità e permette di farne un'analisi e forse darne un significato, una ragione. Qualche volta a distanza di tempo scopri che da quelle pieghe dell'animo, da quelle tacche che vengono incise sul nostro essere, rinasce nuova vita forse più ricca di esperienza, più consapevole e scopri che, in ogni caso, sono il segnale di un cambiamento: sono le svolte e le tappe essenziali della nostra piccola storia personale. Rimarranno sempre con noi e diverranno in modo indissolubile parte del nostro essere.
 
Di DL4U (del 06/10/2008 @ 18:11:14, in Pensieri, riflessioni e sfoghi..., linkato 829 volte)



Credo che ognuno di noi abbia degli obiettivi e che la voglia di migliorarsi e un minimo di consapevolezza in propri mezzi possa aiutare a raggiungerli. Credo non esista peggior delitto del buttare via sé stessi, le proprie potenzialità e quelle caratteristiche che ci rendono unici:  è nostro dovere  coltivarle e non lasciarle morire negli angoli bui della nostra esistenza.  Non credo esista la sfortuna punto e basta: ciò che ci accade è quasi sempre conseguenza di quanto abbiamo fatto in precedenza e se qualcosa va storto probabilmente abbiamo commesso un errore da qualche parte. Poco male. L’importante è fermarsi un attimo, il tempo necessario a comprendere dove abbiamo sbagliato e per farne esperienza per il futuro. E se poi quello che chiamiamo destino ci riserva qualche sfida è doveroso provare a reagire:  nella vita non si può essere sempre in debito, prima o poi ci sarà qualcuno o qualcosa che ci aiuterà a pareggiare i conti. Credo che per essere almeno un po’ felici ci voglia poco:  volere bene a sé stessi e ai tuoi cari, l’affetto di chi ti sta intorno, qualche amico fidato, l’amore vero e disinteressato se hai la fortuna di trovarlo, circondarsi il più possibile di persone  positive ed allegre con le quali condividere momenti divertenti, dare il largo alle tensioni e alle influenze negative, un po’ di musica, un po’ di moto e qualche soddisfazione ogni tanto.  Credo nel potere terapeutico di una sana risata, nella forza di un sorriso e nella scarica di energia che ti dà un assolo di chitarra rock. Sto imparando a non farmi più sopraffare dal lavoro e dalle tensioni, il fisico e lo spirito alla lunga ne risentono. Credo che la frenesia, lo stress, le paure, le invidie e i sospetti ci impediscano di apprezzare le piccole cose belle della vita e ci rendano automi insensibili alle emozioni, pessimisti ed incapaci di relazionarci con gli altri. Non voglio essere più così. Voglio continuamente migliorarmi, ma con i miei tempi, non voglio frenare la curiosità nell’apprendimento  e la voglia di conoscere e provare nuove esperienze: non c’è peggiore cosa del fermarsi sulle proprie posizioni, del perdere gli stimoli, dell’annullare ogni forma di confronto con gli altri. Credo nel coraggio di sapersi rinnovare e nella spontaneità dei sentimenti. Credo che per migliorare sé stessi prima di tutto bisogna provare ad essere sé stessi. Credo non ci sia più soddisfazione del sentirsi apprezzati per ciò che si è e per ciò che si è fatto, più grande emozione del sentirsi dire “ti voglio bene” da chi non te lo aspetti, più  immenso calore di un abbraccio ricevuto.  Credo che nella vita e nelle proprie attività non “ci possa tirare indietro” e siano necessarie responsabilità, etica, collaborazione, un po’ competenza e molta umiltà: credo che questa riflessione troppo spesso è disattesa nel mondo che ci circonda. Credo a chi mi parla guardandomi negli occhi. Credo nello sguardo ingenuo e sincero dei bambini. Credo che nella vita ci voglia cuore, un po’ di coraggio, tanta comprensione ed estrema sensibilità verso il prossimo, ma credo anche che gli altri non ne debbano troppo approfittare giocando con la nostra buona fede.  Ogni tanto chi aiutiamo dovrebbe fare lo sforzo di capire i nostri problemi e le nostre necessità e venirci incontro: è questione di rispetto.  Credo che nei momenti importanti e difficili della vita si veda davvero quanto valgano le persone e quanto sia profonda la loro sensibilità. Credo alle persone che in queste situazioni dimostrano umanità e non hanno paura di mettere a nudo i loro sentimenti. Credo non si possa essere del tutto liberi dai condizionamenti dell’ambiente in cui si vive o lavora, ma almeno bisogna tentare di superarli. Credo che qualche sana follia ogni tanto faccia bene allo spirito e all’umore. Credo che il mio modello ideale di vita sia abbastanza semplice e tradizionale, una famiglia normale, un lavoro che mi interessi e mi dia sicurezza, una casa, forse dei figli: credo che tentare di realizzarlo e sostenerlo sarà la sfida più grande dell’intera esistenza. E qui non si può correre il rischio di sbagliare. Credo alle mie origini, che per quanto semplici, hanno contribuito a farmi arrivare fino a qui con qualche idea in testa e con un po’ principi a farmi da guida. Credo di aver molti limiti e difetti da colmare, o e qualche rimpianto di troppo nell’armadio ma anche di avere qualche buona potenzialità e qualche idea nel cassetto che mi permetterà di andare avanti provando a realizzare i miei obiettivi. Credo che alla fine non sia tutto qui, ma che da qualche parte prima o poi sia si debba iniziare. Quello è il momento giusto per  fare i conti con noi. Non c’è via di scampo.  Solo allora potremo dirci consapevoli di noi stessi e credere, forse, in un futuro migliore.

 
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