Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di DL4U (del 18/02/2008 @ 18:35:28, in Passions, linkato 1321 volte)
E' stata una delle serie tv degli anni 80 di maggior successo in tutto il mondo e anche in Italia. Assieme ad Hazzard sicuramente una delle mie preferite in assoluto: ho visto e rivisto tutte le puntate di tutte le stagioni in ogni ora a cui Mediaset ne ha programmato la trasmissione e le infinite repliche (pensate che ricordo ancora la primissima programmazione della serie in prime-time al sabato sera su Italia 1). Sarà stata l'ambientazione hi-tech, le trame avvincenti ed a volte un po' dark, sarà stato il mix esplosivo di auto e computer, sarà stato anche l'atavica propensione per tutte quelle serie tv di quegli anni che hanno riempito le menti e i pomeriggi-sera di noi "gggiovani" del tempo, ma "Supercar" (a mio modo di vedere pessima italianizzazione del titolo originale "Knight Rider") è sicuramente uno dei must per una generazione di trentenni sboroni sognatori convinti ancora che le macchine dei sogni sono essenzialmente due: la Dodge Charger del '69, arancione, con le portiere saldate, e bandiera confederata sul tetto (il Generale Lee di Hazzard) e la Pontiac Trans-Am nera del 1982 protagonista di Supercar (ovvero K.I.T.T. acronimo di Knight Industries Two Thousand). Ammettiamolo chi di noi almeno una volta non ha provato l'ebbrezza di entrare in auto passando dai finestrini (ricevendo immediati sacramenti dai genitori preoccupati per i sedili..) o di chiamare il proprio bolide parlando all'orologio ??? Forse siamo l'ultima generazione di sognatori completamente traviata dai telefim. Erano gli anni in cui le auto andavano su due ruote, volavano, parlavano ed addirittura si guidavano da sole... e giù di "turbo boost"... il tutto sulle note di "Dixie" (il clacson del Generale) e sulla musica cyber della colonna sonora di Supercar. Giunti a questo punto vi chiderete ... e allora?? Tutto ciò mi serviva per introdurre un evento accaduto ieri ,17/02, negli U.S.A. sugli schermi della rete tv NBC: a distanza di 25 anni dalla prima puntata della serie originale ieri sera è stata trasmessa negli States la puntata "pilota" di due ore (un vero tv-movie) di quella che potrebbe essere la nuova serie tv di Knight Rider. Dimenticatevi quelle due immense sole di Knight Rider 2000 (pessimo film tv trasmesso anni fa, in sordina, da Italia 1 dove veniva stravolta l'idea originale della serie) e Team Knight Rider (questo per fortuna mai giunto in Italia) : questa volta pare (almeno dai primissimi commenti sui forum americani) che in qualche modo si possa trattare di un prodotto interessante. Unica pecca dalle prime visioni su You Tube, la nuova livrea di K.I.T.T. : a distanza di 25 anni il bolide computerizzato rinasce trapiantato in una muscolosa Ford Mustang Shelby da 540 CV anzichè in una sinuosa Trans Am. Del cast originale non rimane nulla (salvo, pare, un cameo di David Hasselhoff) e nella versione americana la voce di K.I.T.T. è affidata niente popodimeno che a Val Kilmer... Le immagini non sono male, molte preview sono disponibili su You Tube a partire dal trailer ufficiale NBC visibile qui http://www.youtube.com/watch?v=7e9wgshS0qI e qui http://www.shadowyflight.com/kr08/ ho visto qualche scena un po' alla Fast and Furious ma il nome di Glen A. Larson (quello della serie originale che appariva sempre nei titoli di coda!) lascia ben sperare. Il regista Michael Bay è già stato testato nel film Transformers potrebbe essere l'incognita. Diversamente a quanto accaduto per altre serie tv non si tratta di un remake dell'originale, ma di un "sequel" dove Michael Knight ormai si è ritirato dalla lotta dal crimine e il suo posto è stato preso da un giovane e nuovo "cavaliere": questa scelta "di continuità" e non "rifacimento" potrebbe rivelarsi vincente e potenzialmente meno a rischio di cadere nella retorica della celebrazione del mito passato. Nessuna previsione per un'eventuale uscita italiana del prodotto, ma se vi accontentate dell'inglese sappiate che sui torrent se ne trova già una versione in alta qualità... che ovviamente non appena pronta non mancherò di valutare.
il nuovo volto di KITT - una Ford Mustang Shelby
e il nuovo cast ...
Vi lascio con il preview della puntata pilota e la mitica intro della serie originale... non mi illudo di ritrovare nella nuova versione la stessa atmosfera del telefilm originale: ovviamente quel coinvolgimento (dovuto anche all'età diversa dello spettatore scrivente) e quell'interesse misto ai ricordi (che ancora torna nel rivedere una stra-vista replica di un episodio di più di vent'anni fa) non potrà mai essere rivissuto, ma mi auguro che questo nuovo prodotto sia una buona produzione, realizzato con attenzione capace di tenere alto, senza retorica, il nome e la fama di Knight Rider.
Dopo le estenuanti fatiche del weekend scorso in quel di Milano finalmente è arrivato il meritato riposo... Il trasloco della computer room è andato bene e meglio di ogni rosea previsione: tantissimo lavoro, molta tensione accumulata nei due giorni (e nella notte!) tra il 9 e 10 febbraio e tanto sonno in arretrato, ma allo stesso tempo una grande soddisfazione nel vedere l'esito positivo del nostro lavoro e nel rivedere dopo tanto tempo quali buoni risultati dà lo spirito di un gruppo di lavoro ben motivato (fosse sempre così, la fatica spesso scomparirebbe di fronte alla soddisfazione...). Un'evento che sicuramente resta nel ricordo di tutti noi che possiamo dire di essere stati presenti e protagonisti in quelle ore frenetiche! Ovviamente l'ennesima esperienza come sempre condivisa in tutto e per tutto col mio Socio di mille avventure (...dai possiamo dire che già durante la notte si sentiva "il profumo della vittoria" ... vero Dany? Azz! ). Bene... a testimonianza dell'evento due veloci foto della nuova "casa dei server" , un ambiente finalmente degno di fregiarsi del nome di computer room ...
E dopo tanto correre come dicevo il meritato riposo... Oggi domenica alle terme alpine di Leukerbad (Svizzera Vallese) in totale relax e in allegra compagnia nulla di meglio per staccare un po' ! A mollo per l'intera giornata con vista sulle alpi innevate con una buona dose di divertimento a cui non poteva mancare, al ritorno, la sosta nella pasticceria tipica sul passo del Sempione...
Domani si riprende (sigh!), ma intanto un mega saluto a tutti i compagni/e di avventura, alla prossima !!!
Oggi e domani a Milano per trasloco sala server incrociam le dita
A completamento di una settimana lavorativa particolarmente stancante si prospetta un duro weekend (ancora di lavoro ) in cui si tirano le somme di quanto fatto fino ad adesso... meno male che c'è la musica a far da colonna sonora a tutto (e c'è il pensiero già proiettato al fine settimana successivo di totale riposo in allegra compagnia in Svizzera ) Ecco qualche "consiglio per l'ascolto" .... (le mie hits da "autostrada" di questi giorni )
1) Mezzogiorno - Lorenzo Cherubini (bello, bello, bello....)
2) Homecoming Queen - Hinder (rock grintoso, qualche sonorità alla Guns 'n' Roses ... )
3) Domani (Io Voglio Stare Bene) - Raffaella De Stefano (bel suono,bella voce, sound che rimane facilmente in testa... )
Infine notiziona musicale: il 20 febbraio 2008 verrà pubblicato "Studentessi", il nuovo album del simpatico complessino "Elio e le Storie Tese". Il disco sarà venduto in edicola (in allegato a La Repubblica e l'Espresso) oltre che nei normali negozi dischi. Intanto sul blog di Elio e Radio Deejay potete apprezzare in anteprima il video di "Parco Sempione", singolo trainante dell'album (è qui: http://mydeejay.deejay.it/elioelestorietese )
Nel mio vagare su internet ho trovato il brano oggetto di questo post come sottofondo ad un video-tributo di You Tube dedicato alle imprese del grande e spericolato Gilles Villeneuve... non conoscevo chi fossero, ma fortunatamente, l'autore del tributo aveva pubblicato nei titoli di coda il titolo della colonna sonora e il nome del gruppo: "Sleeping Sun" dei Nightwish. Un veloce giro su Wikipedia mi ha permesso di raccogliere qualche informazione in più sul gruppo e sul pezzo; i Nightwish nascono in Finlandia nel 1996 e si propongono al pubblico come un gruppo di genere gotico-sinfonico e power metal o come meglio ha detto Tuomas Holopainen, autore dei testi e tastierista della band, la musica dei Nightwish è "heavy metal melodico con una voce femminile" o anche "un particolare tipo di metal sinfonico". Nello specifico il singolo "Sleeping Sun" fu pubblicato nell'ottobre 2005 e fu scritto durante l'eclisse solare del 1999. La voce femminile nella prima versione del brano a voce è di Tarja Turunen (la cantante ha lasciato il gruppo nel 2005, sostituita poi da Anette Olzon) ; di "Sleeping Sun" esistono versioni e due video: l'originale cantato da Tarja (che pubblico di seguito) e una revisione del 2005 cantata da Anette in coincidenza dell'uscita della raccolta "Highest Hopes" (caratterizzata da un video di ambientazione medievale). Sincermente preferisco la versione originale per la voce molto caratteristica, armoniosa e profonda di Tarja Turunen. Lascio a voi poi valutarne le differenza (su You Tube trovate entrambe le versioni).
A questo link , invece, trovate il meraviglioso video-tributo a Gilles Villeneuve (pilota Ferrari dal 1978 al 1982) da cui ho preso spunto per le mie ricerche. Un grande cuore, un' anima spericolata e l'immenso coraggio di una vita vissuta sempre oltre il limite... Salut Gilles!
« Se è vero che la vita di un essere umano è come un film, io ho avuto il privilegio di essere la comparsa, lo sceneggiatore, l'attore protagonista e il regista del mio modo di vivere. » (Gilles Villeneuve) ________________________________________________
sopra: la cover del singolo del 2005
The sun is sleeping quietly Once upon a century Wistful oceans calm and red Ardent caresses laid to rest
For my dreams I hold my life For wishes I behold my nights The truth at the end of time Losing faith makes a crime
I wish for this night-time to last for a lifetime The darkness around me Shores of a solar sea Oh how I wish to go down with the sun Sleeping Weeping With you
Sorrow has a human heart From my god it will depart I'd sail before a thousand moons Never finding where to go
Two hundred twenty-two days of light Will be desired by a night A moment for the poet's play Until there's nothing left to say
I wish for this night-time to last for a lifetime The darkness around me Shores of a solar sea Oh how I wish to go down with the sun Sleeping Weeping With you
I wish for this night-time to last for a lifetime The darkness around me Shores of a solar sea Oh how I wish to go down with the sun Sleeping Weeping With you
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Il sole sta dormendo tranquillamente Una volta ogni secolo Malinconici oceani calmi e rossi Ardenti carezze distese per riposare
Grazie ai miei sogni tengo in mano la mia vita Grazie ai miei desideri guardo le mie notti La verità alla fine del tempo Perde la fede e commette un crimine
Vorrei che questa notte Durasse una vita L’oscurità intorno a me Spiagge del mare solare Oh quanto vorrei immergermi con il sole Dormire Piangere Con te
Il dolore ha un cuore umano Dal mio dio partirà Navigherò davanti a mille lune Senza trovare la mia strada
Duecentoventidue giorni di luce Saranno desiderati per una notte Un momento per l’opera del poeta Finchè non ci sarà più niente da dire
Vorrei che questa notte Durasse una vita L’oscurità intorno a me Spiagge del mare solare Oh quanto vorrei immergermi con il sole Dormire Piangere Con te
Vorrei che questa notte Durasse una vita L’oscurità intorno a me Spiagge del mare solare Oh quanto vorrei immergermi con il sole Dormire Piangere Con te
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Dopo anni di sofferenze, lentezze e modem 56k oggi è arrivata la larga banda anche a casa mia; ma differenza della maggior parte di voi a me è arrivata direttamente dal cielo (e non è una metafora!), grazie alla tecnologia hyperlan e al servizio Eolo di NGI . Ragazzi, oggi è un giorno storico: il primo post sul blog ad alta velocità direttamente da casa mia senza più fili, telefonate o schede umts! Tutto flat, e a banda piena a 3 Mbps! Sono le prime ore di utilizzo, ma non c'è che dire la prima impressione è ottima... come corre!! Ecco i primissimi dati sul campo: Connessione EOLO 3M/512k, banda minima garantita 256 kb/s / 95%, antenna ad alto guadagno, router broadband Linksys WRT54G. Test effettuati da portatile collegato wireless al router (scheda G, 54 Mbps) apparecchi su piani diversi della casa. Status antenna e BTS (antenna remota cui sono collegato)
Test "spot" della velocità (download) dal sito intel
Test ripetuti (down e up) su sito http://www.speedtest.net/
primo (mentre era in corso download della iso di Ubuntu 7.10 dal sito ufficiale - vedere splash successivi)
ecco il download di Ubuntu in corso (386 kB/sec di picco, mai sotto 200 kB/sec)Successivo test della connessione a banda scarica (qui mi sa che la bts era particolarmente scarica )
Ed ecco infine una foto della "mia porta verso il mondo internet " (BTS NGI di Monte San Salvatore - Lago Maggiore - NO - foto da forum NGI )
Direi che ad occhi ci siamo: banda piena, scarsa latenza!! A breve un test e un reportage più approfondito! ... oggi il futuro è entrato prepotente a casa mia ....
"Lorenzo Safari"L. Cherubini (Universal)
A tre anni di distanza da “Buon Sangue”, suo ultimo album, e esattamente 20 anni dopo il suo debutto rap Lorenzo Cherubini , è uscito con il suo ultimo lavoro intitolato “Safari”.Tutto il disco gira intorno al concetto espresso dal significato di questa parola: dall’ etimologia swahili “safari” è un lungo viaggio, un cammino seguendo un sentiero: proprio come il lungo ed introspettivo percorso di vita che Lorenzo intreccia nello scorrere delle sue canzoni, un diario fatto di riflessioni ed esplosioni di vitalità, di contaminazioni di generi e vera e propria canzone d’autore, potente ed estremamente tenero allo stesso tempo. La vita ci obbliga, prima o poi , a far i conti con noi stessi e Lorenzo lo fa attraverso la sua musica: esprimendo il fuoco delle passioni, la forza della vitalità e della partecipazione, le emozioni dei sentimenti e il greve peso dei dolori personali. Ad accompagnarlo in questo percorso di suoni e colori, di dolcezza e impegno , ci sono alcuni compagni di altrettanta classe e sensibilità: Ben Harper, alla chitarra nel singolo d’esordio “Fango”, Sly & Dunbar, leggendaria ritmica giamaicana, Sergio Mendes al Fender Rhodes, il fisarmonicista Frank Marocco (partecipò alla colonna sonora de “Il Padrino” e Lorenzo lo ha riportato allo strumento a 84 anni) e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Realizzato tra Los Angeles, Hannover, Milano, Cortona e Bologna, “Safari” è già avviato a diventare il capolavoro di Lorenzo e forse una tappa importante della musica italiana, da conservare e riascoltare gelosamente anche a distanza di tempo. Lorenzo in questo disco canta per sé e per il suo pubblico, aprendo il proprio diario di riflessioni e condividendo con noi veri brani di poesia: ascoltate il singolo “Fango” (programmato in questi giorni dalle principali radio e vero traino emozionale del disco) e sarete condotti con mano gentile e sicura nella profonda spiritualità e nelle emozioni di Lorenzo. In questo brano la chitarra di Ben Harper dà il tempo alla musica e poesia, in ultima analisi alla stessa vita ai luoghi e ai pensieri di Lorenzo:
“…un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che hanno ancora il coraggio di innamorarsi e una musica che pompa sangue nelle vene e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi smettere di lamentarsi che l'unico pericolo che senti veramente è quello di non riuscire più a sentire niente di non riuscire più a sentire niente il battito di un cuore dentro al petto la passione che fa crescere un progetto l'appetito la sete l'evoluzione in atto l'energia che si scatena in un contatto..”
Quanta verità in queste poche parole, in cui un po’ noi tutti ci ritroviamo (o ci dovremmo ritrovare). Il ritmo varia in “Mezzogiorno” una sorta di inno scanzonato da cantare accompagnando Lorenzo nei suoi prossimi live; in “A te” e “Dove ho visto” c’è la canzone d’autore che è stata in passato di Sergio Endrigo e Luigi Tenco. La musica si fa linguaggio universale e unico per forza ed immediatezza. Pensieri e sentimenti stesi sul tappeto ritmico sudamericano di Sergio Mendes emergono in “Punto” mentre forza ed energia esplodono incalzanti in “Safari” (dove troviamo la collaborazione di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro). La parte finale del disco si caratterizza per il ritorno al rap: “Mani libere 2008” dove si riscontra la presenza di Michael Franti degli Spearhead . Questo è un album che sarebbe più giusto definire “diario” su cui Lorenzo ha fissato le più nascoste pieghe della propria vita e del proprio pensiero, nell’interminabile e vitale ricerca di sé stessi, della società e del prossimo; il tutto tenendo sempre ben fermo il proprio intimo, i propri valori e le proprie radici. Originale, emozionante, mai scontato: questo disco è ispirazione e riflessione, speranza e fiducia , paura e certezza, amore e dolore cos’altro possiamo chiedere in più? Ragazzi, leggete cliccando qui i testi di "A te" e "Fango", e ditemi se non è poesia nella forma più pura.
“…sotto un cielo di stelle e di satelliti tra i colpevoli le vittime e i superstiti un cane abbaia alla luna un uomo guarda la sua mano sembra quella di suo padre quando da bambino lo prendeva come niente e lo sollevava su era bello il panorama visto dall'alto si gettava sulle cose prima del pensiero la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero ora la città è un film straniero senza sottotitoli le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli il ghiaccio sulle cose la tele dice che le strade son pericolose ma l'unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire più a sentire niente..”
Angel Aerosmith, 1988 ___________________________________________________________
Oggi, mentre cercavo di far passare il tempo durante un'interminabile coda in autostrada, rovistando tra i cd in macchina è venuta fuori la raccolta dei greatest hits degli Aerosmith. Ed "Angel" è stato il secondo mp3 suonato dopo aver inserito il disco nel lettore... una classica e sicura ballata rock che fonde armonicamente le chitarre elettriche di Joe Perry e Brad Whitford, il basso di Tom Hamilton, la batteria di Joey Kramer e l'inconfondibile voce di Steven Tyler. Scritta dalla stesso Tyler con Desmon Child, "Angel", venne pubblicata come singolo nel 1988 e quindi inserita nell'album Permanent Vacation dello stesso anno. Un po' meno nota delle altre classiche ballate del gruppo americano (quali, per esempio, "What it Takes", "Dream On" o "I Don't Want to Miss a Thing" ) è comunque un buon pezzo, coinvolgente, e dalle tipiche caratteristiche del "ballatone" romantico anni 80-90: chitarra a profusione, voce del cantante struggente, e testo melodrammatico (e moderatamente parac*lo come spesso in questa tipologia di canzoni) con il solito sfigato di turno straziato d'amore. Nulla di innovativo per carità (come del resto anche il titolo del post che, da perfetto riciclatore, ho mutuato direttamente dal precendente su Benni) ma sicuramente un pezzo sincero sempre convolgente da ascoltare sullo stereo a volume moderatamente alto. Signore e signori, questi sono gli Aerosmith e questa è Angel....
I'm alone Yeah, I don't know if I can face the night I'm in tears and the cryin' that I do is for you I want your love - Let's break the walls between us Don't make it tough - I'll put away my pride Enough's enough I've suffered and I've seen the light
Baby You're my angel Come and save me tonight You're my angel Come and make it all right
Don't know what I'm gonna do About this feeling inside Yes it's true - Loneliness took me for a ride Without your love - I'm nothing but a begger Without your love - a dog without a bone What can I do I'm sleeping in this bed alone
Come and save me tonight
You're the reason I live You're the reason I die You're the reason I give When I break down and cry Don't need no reason why
Baby, baby You're my angel Come and save me tonight you're my angel Come and take me allright Come and save me tonight, Come and save me tonight, Come and save me tonight, Come and save me tonight, Come and save me tonight |
Sono solo Yeah, non sono sicuro di poter fronteggiare la notte Sono in lacrime e il mio pianto è per te Voglio il tuo amore –abbattiamo i muri che ci sono fra noi. Non renderlo difficile- io metterò da parte il mio orgoglio Quando è troppo è troppo, ho sofferto e ora ho visto la luce
Piccola Tu sei il mio angelo Vieni a salvarmi stanotte Sei il mio angelo Vieni a sistemare tutto
Non so cosa sto per fare Per questa sensazione dentro di me Sì è vero, la solitudine mi ha preso per una corsa Senza il tuo amore non sono niente, se non un poveraccio Senza il tuo amore sono come un cane senza osso Cosa posso fare, sto dormendo in questo letto da solo
Vieni a salvarmi stanotte
Tu sei la ragione per cui vivo Sei la ragione per cui muoio Sei la ragione per cui capisco, quando crollo e piango, che non ho bisogno di ragioni
piccola, piccola tu sei il mio angelo vieni a salvarmi stanotte sei il mio angelo vieni a farmi stare bene vieni a salvarmi stanotte, vieni a salvarmi stanotte, vieni a salvarmi stanotte vieni a salvarmi stanotte, vieni a salvarmi stanotte |
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"Se incontri un angelo, non avrai pace ma febbre"
La citazione che riporto sopra è tratta dal romanzo di Stefano Benni "Margherita Dolcevita" (pubblicato nella collana Universale Economica Feltrinelli, 2005) che ho terminato di leggere in questi giorni ed è il passo che più mi è rimasto impresso per la forza della sua semplicità. Come sempre devo dire che la lettura di Benni non ha deluso le mie aspettattive: ho conosciuto un nuovo personaggio, Margherita una “bambina in scadenza”, come ama definirsi lei stessa: quasi quindici anni, occhi blu, capelli biondi ricci “che sembrano una piantagione di fusilli”, qualche chilo di troppo e un problema al cuore, “una valvola spanata che fa ta-tunf invece di tunf-ta”. Vivace e simpatica la sua vita scorre tranquilla in una casetta alla periferia di una città, nell'unica zona ancora verde sopravissuta al cemento e all'asfalto; la famiglia di Margherita è composta dal padre pensionato, Fausto, che eclettico riparatore di vecchi oggetti, della madre Emma, casalinga appassionata di telenovele, da un fratello maggiore Giacinto, diciottenne, infestato dai brufoli, che “nella vita ha due grandi interessi: il calcio e il pallone” e un fratello minore, Erminio detto Eraclito, “genietto rompiballe nonchè il dito da videogioco più veloce del West”. A completare il quadretto famigliare un nonno un po' svitato ma saggio, di nome Socrate e Pisolo un cane, o meglio un “cancatalogo”, perché “più che un incrocio è un catalogo di tutte le razze canine e animali e forse vegetali apparse sulla Terra”. La quiete di questa famiglia normale ma bizzarra viene sconvolta dall’arrivo dei nuovi vicini di casa fichissimi, supertecnologici e alla moda, ma vittime del consumismo del più feroce arrivismo. E' la famiglia dei Del Bene: padre affarista e maneggione, dotato di sorriso finto e una chioma sintetica trapiantata di fresco (... chissà da chi avrà preso spunto il buon Benni per questo personaggio ?!? ... ), madre schiava della moda e cazzeggiatrice di professione, una figlia adolescente tanto bella quanto vuota e un figlio, Angelo, misterioso e relegato in un angolo dalla famiglia come malato di problemi psicologici. Dalla loro casa a forma di cubo, impenetrabile e misteriosa, i Del Bene esercitano ogni forma possibile di ingerenza nei confronti dei vicini che a poco a poco finiscono per cadere nella rete di lusinghe di uno stile di vita fondato sul culto del benessere materiale, dell'estetica fine a se stessa, e sul rifiuto di tutti coloro che sono ai margini della società: poveri, anziani e extracomunitari. L'unica nella famiglia che non molla è la piccola grande Margherita: con coraggio, spirito critico, e aggrappata alla forza dei sentimenti autentici, della natura e della fantasia, Margherita non si arrende, intuisce il piano subdolo dei Del Bene e reagisce alla grave minaccia con l’aiuto del piccolo Eraclito, di Angelo e della “Bambina di polvere”, la sua amica invisibile, fantasma di un piccola vittima innocente della brutalità della guerra. Con il suo solito stile unico e sublime Benni imbastisce un' amara metafora della società moderna e delle sue degenerazioni peggiori. Nel romanzo Margherita Dolcevita è un’impietosa denuncia della perdita dei valori autentici, della volgarità del potere e dell’arroganza della ricchezza: ovvero i mali che al giorno d'oggi minacciano la bellezza e la purezza della vita e dei sentimenti. Leggetelo, non ho altro da dire. Nel frattempo sono alla ricerca dell'ultima fatica di Benni: "La grammatica di Dio" , uscito nel 2007, son sicuro che anche questo sarà da consumare in un fiato.
"Il mondo si divide in: quelli che mangiano la cioccolata senza pane quelli che non riescono a mangiare la cioccolata se non mangiano anche il pane quelli che non hanno la cioccolata quelli che non hanno il pane"
(citazione tratta dall'incipit del romanzo)
s opra: un preoccupato Valentino Rossi si concentra prima della grande sfida col suo nuovo e pericoloso rivale motociclistico...
Negli ultimi tempi lo abbiamo visto confrontarsi negli spot di Fastweb con le strampalate genialate del suo supertifoso Yuri (su tutti il già mitico "lard disk" - parola di Yuri: "tu metti una fettina di lardo nel pc e internet scivola via più veloce!") ma la vera prova del nove per il Vale nazionale deve ancora venire e sarà una sfida tutta motociclistica, a base di velocità, derapate e pieghe disegnate al compasso... Chi avrà così tanto coraggio e abilità per sfidare Valentino proprio nella specialità dove è riconosciuto da tutti come fenomeno indiscusso e leggendario?? Forse Casey Stoner, il campione del mondo MotoGP in carica? Il nemico di sempre Max ("mezzo manico" ) Biaggi? O forse qualche giapponese sconosciuto venuto dal sol levante ad oscurare il mito del Dottor Rossi? Nessuno di questi... il vero pericolo per Valentino è italianissimo e vive a pochi chilometri dalla sua nativa Tavullia, è romagnolo, ed è già passato alla storia del motociclismo come "l'inventore della piega". I due si son già incrociati sulla pista del Mugello, in occasione della vittoria di Rossi del GP d'Italia nel 2006, ma in quell'occasione Vale ha evitato accuratamente il rischio della sfida testa a testa. Chi è questo sconosciuto fenomeno? Ma l'unico, inimitabile, Pagliarani Olimpo alias "il Lepro di Viserbella"...
E via,via,via,via! Trema Vale !!!! P.S. Fastweb: a quando uno spot dove i due centauri si confrontano ????
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