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 L'imbarcadero sul lago ... (Angera)... di DL4U
 
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One man caught on a barbed wire fence One man he resist One man washed on an empty beach. One man betrayed with a kiss In the name of love What more in the name of love

U2 - "Pride, In the name of love" - 1984
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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di DL4U (del 25/07/2008 @ 00:10:30, in Pensieri, riflessioni e sfoghi..., linkato 767 volte)
Alla tv stanno scorrendo le immagini del programma "Sfide" che ricordano e raccontano le piccole e grandi imprese di sportivi del passato che in qualche modo hanno segnato in modo indelebile le cronache delle olimpiadi e un po' l'intera nostra storia recente. Spesso sono nomi e esperienze di vita quasi sconosciute, persone e volti quasi dimenticati che hanno però contribuito in modo significativo a modificare la storia dello sport. Spesso per casualità come il caso di Dick Fosbury che non riuscendo a saltare l'asticella col canonico metodo ventrale tentò di superarla passandovi sopra di schiena. Da quel momento, siamo nel '68 anno di cambiamenti epocali nella società civile, in poi nessuno mai più salterà nel vecchio modo, tutti adotteranno la nuova tecnica ("alla Fosbury" appunto), senza troppo pensare alle origini di quel metodo, tant'è che oggi Fosbury è un normalissimo impiegato comunale. Spesso è la determinazione come il caso del maratoneta scalzo Abebe Bikila, eroe di Roma '60 o di Oscar Pistorius, atleta amputato che sfida i colleghi normodotati. Bene, dalla visione di queste immagini mi è nata una riflessione: nella vita di tutti noi come nella storia dello sport e nella società civile ci sono state, ci sono e ci saranno persone che volontariamente o no hanno contribuito ad influenzare e per certi versi modificare in modo indelebile la nostra esperienza di vita. Penso che questa affermazione sia innegabile anche da chi di noi ritiene di essere assolutamente immune da influenze esterne, per tutti prima o poi c'è stato qualcuno che ha segnato o, nei casi più eclatanti, rivoluzionato la nostra vita. Possono essere incontri fortuiti o rapporti duraturi, a volte queste queste persone segnano la nostra vita con un gesto, una parola o paradossalmente con la propria assenza. Provate a pensarci. Personalmente, a vario titolo e con differente importanza, io di nomi ne ho contati sei che ritengo essenziali. Sono una persona influenzabile? Bah, può darsi, ma non sempre questi incontri hanno portato ad influenze su di me piuttosto ad evoluzioni o cambiamenti; e questo non lo ritengo affatto un aspetto negativo. Ovviamente se vi aspettate che vi elenchi i nomi, scordatevelo, è mia esperienza personale che in nessun blog inserirei. Se siete arrivati a leggere fino a qui senza ritenere l'argomento una pura contorsione mentale del sottoscriito, vi invito a ripetere lo stesso esercizio. Voi quanti ne contate?
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Di DL4U (del 27/07/2008 @ 19:28:18, in Viaggi e giornate da ricordare, linkato 1744 volte)


Gommone 1: Manuel, Fede, Kia, Morena, Ugo

26-27 luglio 2008: rafting in Valsesia al centro Monrosa (Balmuccia - VC). Due giornate da ricordare per il divertimento. Appuntamento sabato mattina in quel di Oleggio Castello per la partire alla volta della valle del Sesia. Qualche casino nella scelta della strada  (opsss... : - D ) e ritrovo alle 12.00 circa al centro rafting. Ci siamo tutti... dopo la vestizione, ecco la composizione degli equipaggi:

Gommone 1:  Chiara, Morena, Manuel, Fede, Ugo
Gommone 2:  Daniele, Susanna, Aldo, Marco, Alberto

A terra rimangono Ale e Francesca. Le due guide Diego 1 (from Costa Rica) & Diego 2 (from Argentina). Si sale sui furgoni che trainano i due gommoni e che ci portano alla partenza. Faremo il percorso "Gole del Sesia" da Muro a Balmuccia (sede della base nautica). Si parte con le nozioni a secco delle guide, quindi via in acqua con un bel tuffo nel Sesia da circa 3 mt di altezza. Si sale sui gommoni e via a pagaiare, e guai a mollarle! Già dalle prime manovre il "nostro" Diego è in vena di regalarci imprevisti: qualche comando improvviso, "a sinistra" per spostare il peso nel gommone. Si fa la prima rapida qualche scossone e via che si gira il gommone e si rema contro corrente sfidando l'acqua prendendoci una bella lavata... quindi un po' di navigazione e si fa il primo trasbordo. Gommone sollevato a riva per superare una gola troppo stretta e via giù uno alla volta da un toboga di roccia per tuffarci di nuovo in acqua e risalire sul gommone. Di nuovo si riprende a pagaiare, ma questa volta capiamo che tra poco ci toccherà di nuovo l'acqua: Diego ci invita a ribaltare il gommone: un paio di "tutti a sinistra (o destra)" e ci ribaltiamo volutamente. Recuperati tutti (grande Marco!). Si va verso verso la seconda rapida, ma prima ci sono i tuffi da fare. Stop a riva si sale sul costone di roccia e ad altezze variabili ci gettiamo in perfetto stile a candela. Dal punto più alto (saranno stati almeno 8 mt ??) si tuffano in sequenza Susy, Denny, il sottoscritto e il Fede. Dal punto più basso (circa 3 mt) si tuffano gli altri. Seconda rapida e secondo "contromano" a prenderci una seconda bella lavata e quindi in posa per le foto di rito. Inizia la parte finale: giù tutti dai gommoni e in posizione di sicurezza con piedi a valle e schiena a monte si scende trascinati dalla corrente. Meraviglioso: una full immersion nella natura. A nuoto si raggiunge la spiaggetta e risaliamo... ultimo tratto calmo più manovriero (c'è poca acqua in questo periodo...), quindi si scende e raggiungiamo riva a piedi: siamo arrivati al traguardo della base nautica di Balmuccia. Ci siamo tutti (nonostante qualche bagno imprevisto sul percorso... vero?  : - D .. chi legge sa...). Sono ormai passate le 15.00 e la fame monta... Smontate le attrezzature e tolte le mute, docciati, parte l'operazione grigliata. Requisita una griglia già bella calda appena lasciata da altri, si parte. Mangiamo al fresco su tavoloni davanti alle casette in legno della base nautica. Scorrono verdure, carne di ogni tipo e birra Menabrea e vino... tutto ottimo. Imprevisto "ex" di Ugo e risate. Denny  e Susy ci lasciano qui devono tornare dalla bimba, mentre inquietante spunta all'orizzonte la bottiglia del "Matusalem" noto e celebrato rum a cui veniamo introdotti dalle sapienti parole di "Hugo" (ma quanti punti fragola varrà una bottiglia di Matusalem ??!!??) . Manuel (forse già stanco dalla mattina) accenna i primi sintomi di cendimento. Nel frattempo viene condotta un'aspra trattativa con l' "Avvoltoio" ovvero la sciura brianzola che vende i cd delle foto delle discese in rafting; il prezzo è quasi da furto ma con una manovra di sfinimento (lei su di noi) Ugo, Fede, io e poi Marco e Aldo (alla sciura noi opponiamo ben due brianzoli "doc") rispondiamo con la spuntiamo a 5 euro in meno con tutte le foto dei due gommoni su un solo cd. Risate e trattative da suk arabo..."Signora: noi siamo abituati a trattare con gli imbianchini, gente tosta! Ci deve fare uno sconto! Le diamo noi i cd... vuole un po' di Matusalem ?! " "Piuttosto che darvi il cd a quel prezzo lo butto via!" scene da scassarsi  dal ridere ...: - D  E' quasi sera il tempo non promette nulla di buono: gocciola .. sigh! Attendiamo e poi si decide comunque di montare le tende nel pratone. Puntata a Campertogno col Fede per raccattare le ultime cose per la nottata. Sarò ospite di Manuel (grazie!) le montiamo. Manuel a tenda montata si stende e parte nel profondo sonno alcoolico da cui si sveglierà verso le 8 della mattina di domenica. Mezzo dentro mezzo fuori, lo chiudiamo con i piedi fuori dalla tenda. La serata alla scuola prevede happy hour e musica rock dal vivo. Due chiacchere, mangiando e bevendo sangria col nostro "Diego" e quindi la serata finisce a ghignate con improvvisazioni in spagnolo di un po' tutto il gruppo ma sopratutto del buon Ugo.. siam un po' allegri. Il tempo è migliorato: escono persino le stelle. Si va a dormire... un po' di fatica a prendere sonno : abbiamo tutti  vicini rumorosi (ad ognuno il suo disturbo, non ci facciamo mancare nulla...). Manuel da segni di vita e sta ancora dormendo... vabbè. Sveglia intorno alle 8.00 -8.30, colazione al baretto di Balmuccia e un po' di sole sul pratone della base nautica (che giornata stupenda, un tempo bellissimo!).. ci starebbe bene una seconda discesa, ma verso le 12.00 riprendiamo le macchine. Pranzo a casa di Fede e Ale (grazie mille!) e quindi rientro a casa. Abbiamo diverse foto della giornata, per adesso sono già disponibili on line quelle della discesa , direttamente prelevate dal cd estirpato a forza alla sciura : - D (vedete il link in coda al post). Due giornate belle, in ottima conpagnia e tantissimo divertimento nella natura incontaminata del Sesia. Grazie ragazzi, un'esperienza che consiglio a tutti e da ripetere assolutamente! Alla prossima!

FOTOGALLERY DELLA DISCESA - "GOLE DEL SESIA"- da Muro a Balmuccia




Gommone 2: Aldo, Alberto, Marco, Susy, Daniele

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Di DL4U (del 31/07/2008 @ 08:17:11, in Amenità e altre "patacate" miste, linkato 853 volte)
Sono circa tre settimane che, per lavoro, stò lottando con le paturnie e i casini dei vari provider telefonici, forse ieri sera siamo arrivati ad una soluzione... speriamo non ci siano sorprese dell'ultima ora tra portabilità, retemption, sim che non vanno e ulteriori casini dei sistemi degli operatori. Stante tutto questo, stò cominciando a provare una certa repulsione verso tutto ciò che è "cellulare" o che comunque ruota attorno a questi malefici aggeggi; oggettivamente è già un vero bordello orientarsi tra tariffe, opzioni, canoni, penali, ecc.. e se poi gli stessi provider ci si mettono a far ulteriore casino nell'attivazione dei servizi e distribuendo sim malfunzionanti, la situazione si complica ulteriormente e non poco. Vabbè.. dovrei esserne uscito (sperem) anche se attendo la prova dei fatti. In ogni caso ieri sera, girovagando su "interdet", ho trovato la VERA soluzione DEFINITIVA a questo tipo di problemi... semplice e geniale... d'altra parte se non se ne intende lui di "jungle" e situazioni intricate...


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Di DL4U (del 31/07/2008 @ 22:14:27, in Appunti, linkato 707 volte)
Rileggendo un post sul blog di Pierluigi & soci (www.gattodimarmo.com) ho realizzato che anche per mio blogghettino da quattro soldi è passato del tempo dalla sua pubblicazione. Per l'esattezza un anno e tre mesi (era l'aprile 2007 quando scaricai per la prima volta il motore di DBlog, ne feci l'upload sul mio dominio e scrissi il primo post sul blog): onestamente non pensavo che quell'idea potesse andare al di là di un semplice esperimento e in qualche modo potesse avere un seguito. Invece a distanza di tempo mi devo ricredere, con una certa soddisfazione. Per carità quando ho pensato alla creazione di un blog personale non avevo alcuna ambizione o idea specifica, semplicemente volevo tentare di realizzare quanto dichiaro nell'introduzione: semplicemente un mio spazio personale e privato dove raccogliere idee, sensazioni, appunti e immagini di quanto giorno per giorno mi accade o di quanto quotidianamente mi fa riflettere e divertire. Senza un preciso filone logico, senza alcuna finalità... solo guidato dall' istinto o dalle sensazioni, in totale libertà. Devo dire che questo "esperimento" ha avuto, tutto sommato, un suo risultato concreto a livello personale e un buon riscontro in chi ha avuto la pazienza di leggere le stupidate che quotidianamente propino da queste pagine. E, con una piccola punta di orgoglio, posso dire di avere aperto la strada a un piccolo gruppo di rampanti ed entusiasti "bloggers" che nei mesi successivi hanno preso spunto per creare un proprio spazio personale. Mai avrei pensato che qualcuno si prendesse la briga di commentare i miei post, ricordo ancora una certa "reticenza" dei primi mesi, ma adesso vedo una certa vivacità nelle risposte e nei commenti che rendono questo blog, come ogni altro, più vivo e se possibile più interessante. Un grazie di cuore ai commentatori e colleghi "Dbloggers" affezionati, un ringraziamento altrettanto sentito ai commentatori saltuari che, comunque, ogni qualvolta mi lasciano una testimonianza del loro passaggio mi procurano una piacevole sorpresa. A sensazione ritengo che ci siano  ancora lettori che di tanto in tanto si soffermano su queste pagine, senza commentarle; in totale libertà vi invito a partecipare: spunti, idee, pareri sono sempre molto graditi.  Un grazie speciale lo dedico al Fede che invece ha avuto (e se vorrà, anche in futuro, avrà sempre) anche parte attiva su queste pagine. Mantenere in vita un blog non è una cosa impossibile, ma nemmeno una cosa totalmente facile: comunque un minimo di testa e di tempo serve, ma devo dire che mi fa piacere ritagliare un po' di spazio tra i mille casini di ogni giorno alla scrittura di qualche pensiero. Un po' perchè mi tiene in allenamento nella parola scritta, un po' per l'innegabile effetto "terapeutico" che ha il periodico soffermarsi a riflettere e raccogliere le idee dedicando implicitamente un po' di tempo a sè stessi: cosa sempre difficile da fare quando si è costretti nella morsa degli impegni e delle preoccupazioni del lavoro e della famiglia. Guardandomi alle spalle e pensando al futuro, lo ritengo sempre di più un valido supporto al progetto di cambiamento graduale ed inesorabile che mi sono imposto di attuare dalla fine dello scorso anno: moltissimo c'è da fare ancora, ma qualcosa di buono sicuramente ho combinato, qualche esperienza importante l'ho messa da parte facendone tesoro, sicuramente mi accorgo di non essere   (e di non volere essere) più lo stesso: non so dire se in meglio o in peggio, ma comunque con le unghie e con i denti sto cercando di migliorarmi sempre. Anche attraverso le pagine di un banale blog. E' questo per me al momento è fondamentale, direi vitale. Devo raggiungere gli obiettivi che mi son prefissato senza perdere troppo tempo, è difficile, ma devo farlo.  
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Di DL4U (del 04/08/2008 @ 20:00:35, in Impegno sociale, linkato 904 volte)



Vi siete mai chiesti dove vanno a finire le tonnellate di materiale elettrico o elettronico che ogni anno vengono dismesse o semplicemente buttate? Milioni di telefonini obsoleti, pc ormai datati e ogni forma di elettronica di consumo che semplicemente viene accantonata per lasciar spazio ad un nuovo e fiammante gingillo tecnologico? Spesso si tratta di materiale rotto o malfunzionante, altrettanto spesso si tratta di oggetti ancora perfettamente funzionanti  ma semplicemente obsoleti, vecchi (almeno secondo quanto le multinazionali, il mercato e le mode ci lasciano intendere). I più attenti di noi non gettano questi oggetti nella pattumiera, ma cercano un modo per dar loro nuova vita. Una delle soluzioni più frequenti è quella di inviarli, attraverso organizzazioni no profit o di beneficenza, nei paesi del terzo mondo dove si pensa possano essere riutilizzati in scuole o enti bisognose. Tutto questo è molto onorevole, ed inoltre dovrebbe preservare la natura dall'inquinamento proveniente  dallo smaltimento poco attento dei materiali pericolosi contenuti negli oggetti elettronici (i metalli quali nickel o piombo contenuti nelle batterie, l'arsenio dei tubi catodici, le plastiche non biodegradabili e centinania di altre sostanze cancerogene):  ma siamo davvero sicuri che tutte queste nostre buone intenzioni vengano alla fine rispettate? La cosiddetta industria dell´e-waste (spazzatura elettronica) viene alimentata soprattutto dagli States e dall'Europa, i cui consumatori , credondo di aiutare il pianeta spesso contribuiscono, ignari, al business del commercio dei rifiuti tecnologici, importati e smaltiti in modo irregolare negli angoli più poveri o meno controllati del mondo. Le principali organizzazioni ambientaliste e non governative (su tutte GreenPeace) denunciano questo allarmante fenomeno da più parti:  si stima che una percentuale che va dal 50 all´80 per cento delle 300-400 mila tonnellate di rifiuti elettronici prodotti finisca in Paesi privi di normative adeguate a questo proposito, alimentando un business pericoloso e immorale. (fonte ONU). Su tutti Cina,  Ghana, Nigeria, India. A Guiyu, provincia cinese di Quandong, l´industria della spazzatura elettronica impiega circa 150 mila persone, che lavorano in condizioni sanitarie e ambientali disastrose per recuperare i materiali più pregiati dalle apparecchiature elettroniche (vedi rame o altri metalli pregiati contenuti nelle circuiterie). Ma non solo in Cina finisce la nostra "monnezza": anziché impegnarsi nel riciclo e nello smaltimento, le nazioni industrializzate scaricano, con una certa prevalenza, sul Terzo Mondo la responsabilità dello smaltimento. Computer, telefonini e televisioni finiscono in discariche a cielo aperto dove, per recuperare materiale  utile al sostentamento, vengono bruciati, liberando sostanze molto tossiche per l´ambiente. Oltre alla Cina, il porto nigeriano di Lagos è uno dei più colpiti. Ma anche molte località indiane e africane (su tutte la Nigeria e Ghana). In Ghana l'indagine di Greenpeace ha messo in evidenza una rete di cimiteri clandestini. Le navi ufficialmente cariche di "beni elettronici di seconda mano" arrivano nel più grande porto del paese, a Tema, e da lì prendono la strada del centro di smaltimento di Agbogbloshie, ad Accra, la capitale. Oppure si sperdono nel marasma dei piccoli cimiteri sparsi un po' ovunque. Greenpeace ha fornito i dati relativi a quello di Korforidua, ma è un esempio tra tanti.  E dire che per evitare questo scempio basterebbe un po' più di attenzione da parte delle multinazionali produttori di beni elettronici: un uso oculato dei materiali, introduzione di sostanze riciclabili o basso impatto ambientale, attuazione di serie campagne di riciclo e rottamazione dei prodotti vecchi che dovrebbero essere ritirati a fronte dell'acquisto di un bene nuovo e quindi, dopo una adeguata trasformaziine, reintrodotti nel ciclo produttivo. Se siete interessati all'argomento vi consiglio di leggere questa pagina del sito di GreenPeace (http://www.greenpeace.org/international/press/reports/green-guide-to-electronics-se) e il relativo rapporto d'indagine, che seppur del 2006,vi dà il polso della scarsa attenzione dei colossi dell'elettronica nei confronti del problema. Su tutti spicca il nome di Apple, che nonostante l'immagine giovane ed alternativa pare proprio fare orecchie da mercante al discorso dello smaltimento e riciclo dei suoi prodotti.


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Di DL4U (del 06/08/2008 @ 21:27:46, in Pensieri, riflessioni e sfoghi..., linkato 815 volte)
Oggi abbiamo fatto il primo passo concreto per risolvere un grande problema: forse finalmente, dopo anni di fatiche e frenesie, si potrà tirare un po' il fiato e cominciare a sperare in una maggiore tranquillità... incrociamo le dita.
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Di DL4U (del 12/08/2008 @ 00:39:15, in Appunti, linkato 889 volte)



Ho trovato questa frase sulle pareti di una casa un po' defilata nel borgo antico di Finale (Liguria); penso sia di un anonimo autore locale (tale V.H.), ma potrei sbagliarmi e potrebbe essere una citazione... in ogni caso, a mio modo di vedere, è  bellissima nella sua semplicità e nella sua verità....


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Di DL4U (del 19/08/2008 @ 00:07:11, in Pensieri, riflessioni e sfoghi..., linkato 759 volte)
Ci sono giorni, situazioni, eventi, persone ed incontri che entrano con forza, prepotenza a volte con violenza nella nostra esistenza. Sono quei momenti quando, nonostante tutto ti devi fermare, in cui cadono tutte le certezze di una illusoria sicurezza, sono le volte dove ti senti piccolo di fronte a ciò che accade, in cui cadi inerme nel vortice di quanto ti ruota intorno. Sono i momenti forse più sinceri della nostra vita, dove siamo solo e semplicemente noi davanti al turbinare degli eventi: vorresti fuggire via, vorresti essere in grado di dominare il vortice di pensieri ed emozioni come più o meno fai nelle cose di tutti i giorni, ma è inutile; a volte la forza e la razionalità ti bastano a vincerle, in altri casi l'unica scelta che ti resta è farti trasportare da esse. Sono le occasioni dove la vita ti travolge con tutto il suo impeto e non c'è via di scampo: la ragione fa quello che può il resto è soltanto l'imponderabile reazione o conseguenza del nostro essere più intimo, del nostro gioire o soffrire delle situazioni e degli eventi. Non ce n'è, sono fortissimi pugni nello stomaco, sono reazioni d' istinto, spesso sono i naturali sfoghi di tensioni altissime e forti accumuli di stress. Nell'istante in cui vivi queste situazioni non c'è modo e tempo per elaborarle o comprenderne l'intimo significato, solo il correre dei giorni e la distanza aiuta a riaccendere la razionalità e permette di farne un'analisi e forse darne un significato, una ragione. Qualche volta a distanza di tempo scopri che da quelle pieghe dell'animo, da quelle tacche che vengono incise sul nostro essere, rinasce nuova vita forse più ricca di esperienza, più consapevole e scopri che, in ogni caso, sono il segnale di un cambiamento: sono le svolte e le tappe essenziali della nostra piccola storia personale. Rimarranno sempre con noi e diverranno in modo indissolubile parte del nostro essere.
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Di DL4U (del 02/09/2008 @ 22:46:17, in Viaggi e giornate da ricordare, linkato 1062 volte)


Ore 5 circa di stamane, martedì 2 settembre 2008, aeroporto di Malpensa: ultima tappa del nostro viaggio di ritorno da Fuerteventura (Canarie). Dopo otto giorni di autentico divertimento e da conservare con cura tra i ricordi più belli. Un grande, immenso grazie ai miei compagni di viaggio Luigi "Gigi", Giuseppe "Manzo", Mirko e il Teo: complici delle mille stupidate combinate e inventate durante il soggiorno sull'isola, ma sopratutto amici e persone stupende, sincere come poche volte si ha l'occasione di incontrare. E dire che prima di salire sul volo di partenza non conoscevo che il Teo ... ma è bastato poco per entrare subito in confidenza e incomiciare a ridere. Le risate: ecco cosa ricorderò, assieme ai paesaggi e ai colori di quella terra,  dei giorni trascorsi assieme. Un divertimento continuo, semplice e spontaneo come da anni non provavo più, che mi ha permesso di chiudere per una settimana le preoccupazioni, le difficoltà e le stanchezze in un cassetto e finalmente "staccare" da tutto e tutti liberando la mente e trovando un po' di più di me stesso.




Non è semplice entrare così subito in confidenza con chi fino a pochi minuti prima nemmeno conoscevi...ma la semplicità e la spontaneità delle persone ha fatto tutto e ha reso possibile una  vacanza da ricordare.  "Capomastro" dell'idea e della maggior parte delle trovate di questi giorni il Teo a lui va riconoscito il fiuto  : - D di  aver capito che questo porteva essere un gruppo vincente come poi è stato. 




Ah!...sempre del Teo la frase eletta ad "aforisma dell'anno 2008",  che conservo nelle bozze del mio telefonino e sparata in modo magistrale davanti alle scene di un film... c@zzo rido ancora come un pirla.... ma sono tantissimi i momenti che ricordo con una risata: dalle cazzate in camera, alle "tombstone" tra Manzo e Teo, la maglietta stile "imperatore romano", la piastrella di Raquel, Polleria Osvaldo (alias "Manos into culos"),  un simpatico costume rosso a fiori "ascellare", l'opera omnia di Cesar Manrique decantata dalla guida di Lanzarote, le sfighe della camera di Gigi e Mirko (Gira, gira ...ZOOT! C@zz! Mica avremo spento  l'intero villaggio con una abat-jour... il letto tatami... la scheda  per la porta ),  il bimbo con gli occhiali e il vetro della porta girevole stampato in fronte,  il bimbo tedesco con la fronte da ariete da sfondamento sul traghetto, la folle corsa degli autisti dei pullman, quel gran rottame di Opel Zafira che abbiamo noleggiato per girare l'isola, la poliziotta  dal viso dolce e carinissima incontrata a Coralejo  e il commento del Manzo: "Con quella mi farei arrestare da solo!" e per finire "Er Monnezza" al posto di comando del volo di ritorno...Ho nella sim della macchina fotografica quasi 800 foto da sistemare (arriverà a breve la gallery) e altrettanti e più ricordi in testa, sono stanco per le poche ore dormite in questi due giorni ma sono felice. Ah... dimenticavo! Pooeoeooeoeoeoeoeeeee, micavojaojaoja, uouo ... dio che ridere : - D : - D

Para los héroes de Fuerteventura ! Tindaya, Tindaya....EH ! EH !


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Di DL4U (del 03/09/2008 @ 18:07:11, in Viaggi e giornate da ricordare, linkato 874 volte)

Innanzi tutto un sincero ringraziamento ai compagni di avventura che prontamente hanno commentato il mio post precedente. Dopo questa doverosa premessa, ho il piacere di annunciare all'affezionato pubblico di questo blog, la pubblicazione della fotogallery ufficiale della vacanza (preparata in tempi da record olimpico!).

Gli interessati clicchino con fiducia sul link seguente:

Los héroes de Fuerteventura

Per chi invece volesse prelevare lo zippone (ocio son 243 MB!) con tutte, ma proprio tutte, le foto nel loro formato originale potete cliccare su questo secondo link....

http://www.dl4u.org/shared_zone/Fuerte_2008.zip

Tanta roba, roba : - D : - D

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