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 La vecchia ferrovia del mare... di DL4U
 
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“Nella vita di ognuno i momenti importanti sono quattro o cinque; tutto il resto fa soltanto volume”

Ennio Flaiano
"
 
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di DL4U (del 22/04/2007 @ 19:14:20, in Musica, testi, citazioni, canzoni, linkato 1062 volte)


Se perdi l'anima, e hai giocato la vita,
che gira con passo costante.
Se ancora pensi al mondo come ad
un gioco o come una chimera.
Se la tua vita si ferma in una piccola
strada che muore e senti quelli che
raccontano storie.
E affidarti dovrai, ed affidarti dovrai,
alla settima onda.
Se perdi l'anima, se hai giocato l'amore,
che gira con passo costante.
Se ancora pensi al mondo come ad
un gioco, o come a una chimera
Se la tua voce si ferma
In una piccola strada che muore, e
vengono quelli che raccontano storie.
E affidarti dovrai, ed affidarti dovrai alla
settima stella.
Settima onda è quella lontana, che prende le
genti e le porta nel mare.
La settima stella la puoi contare ogni sera, è
l'ultima che vedi, quella più alta nel cielo.
E affidarti dovrai, ed affidarti dovrai,
alla settima onda.

E affidarti dovrai, ed affidarti dovrai,
alla settima ste
lla.

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Di DL4U (del 23/04/2007 @ 12:17:38, in Impegno sociale, linkato 1502 volte)
A distanza di più di trent'anni, era il 10 luglio del 1976 quando quella maledetta valvola cedette, una lettura per ricostruire un evento che ha segnato la per sempre le vite delle persone che l'hanno vissuta, marchiato il territorio che l'ha subita.

Nel libro-inchiesta del giornalista Daniele Biachessi, edito da Baldini e Castoldi, la ricostruzione minuziosa delle vicende di quei giorni, la disperazione della gente, le arroganze e i sotterfugi delle multinazionali, la collusione e l'incompetenza delle pubbliche istituzioni.

copertina

Il libro, non è facilmente reperibile nelle librerie, è comunque acquistabile on line direttamente dall'editore:

http://www.bcdeditore.it/Catalogo/Scheda_libro.aspx?id=1476

Da questo testo è stato estratto uno spettacolo di teatro sociale del titolo omonimo e interpretato dallo stesso Biachessi. Al link di seguito è possibile reperire i file audio e video dello spettacolo:

http://www.retedigreen.com/sevesoreading.htm

Dalla prefazione del libro:

Ci sono catastrofi che non fanno rumore, non spargono sangue, non spezzano vetri né innalzano macerie. La catastrofe di Seveso è una di queste, analoga alle altre prodottesi a Bhopal, a Chernobyl, in tutti gli altri luoghi dove si sono commessi crimini contro l’ambiente. «Nessuno poteva immaginare, se non i diretti responsabili, che quel fumo denso, acre, silenzioso avrebbe contenuto morte. Una nube biancastra premeva forte verso l’alto accompagnata da un sibilo violento, assordante che rompeva quel silenzio d’estate. Si disse che veniva da una piccola fabbrichetta chimica…» Era il 19 luglio 1976: un incidente nel ciclo di produzione dell’Icmesa, una fabbrica chimica del gruppo svizzero Hoffmann La Roche, causava la diffusione su una vasta area del più terribile dei veleni: la diossina. Inizialmente la direzione della fabbrica negava perfino la fuoriuscita di sostanze tossiche, ridicolizzando gli allarmi lanciati dai lavoratori e le apprensioni della popolazione. Ma contemporaneamente presso l’impianto dell’Icmesa giungevano, segretamente, per procedere a misteriosi sopralluoghi, alcuni ufficiali americani. Erano esperti in guerra chimica batteriologica? E perché altri militari, appartenenti ai servizi segreti di mezza Europa, si attivarono sul luogo dell’incidente? Perché questa mobilitazione se all’Icmesa si fabbricavano, secondo le versioni ufficiali, solo prodotti di base per l’industria dei cosmetici? Si iniziò a parlare di diossina e il disastro ambientale si profilò in tutta la sua drammatica portata. La verità – negata dal gruppo industriale svizzero, mimetizzata dalle autorità, trascurata da buona parte dei media – ha impiegato anni ad affiorare e, finalmente, viene delineata in tutta la sua raggelante portata da questo libro-inchiesta, caparbio e appassionato, scritto da Daniele Biacchessi. Dall’impianto dell’Icmesa era fuoriuscito il Tcdd, tetraclorodibenzop-diossina, probabilmente usato per produzioni militari. E la quantità sparsa nell’aria non era di poche centinaia di grammi ma andava valutata su quantità che si aggiravano tra i 15 e i 18 chili. Ben 7 chili di questa micidiale sostanza di morte, mescolati ai residui stoccati nei locali dell’Icmesa, risultano poi trasportati – nei primi anni Ottanta – nella ex Rdt, dopo un percorso depistante e segreto, sotto la supervisione di uomini dell’Intelligence e di emissari della multinazionale svizzera: un carico di morte che, come già nel 1976, ha minacciato la salute di milioni di persone. Il volume ricostruisce minuziosamente la storia e i retroscena del più grande disastro ambientale italiano, portando alla luce le complicità, le omertà, l’arroganza che hanno protetto per troppo tempo i padroni della «fabbrica dei profumi». Negando quella giustizia che le vittime dell’Icmesa hanno chiesto, invano, per anni.
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Di DL4U (del 23/04/2007 @ 12:40:13, in Informatica,tecnologia,hacking, linkato 1007 volte)
Luci ed ombre di Google

Presentato al 9° Hackermeeting italiano, il libro "The dark side of Google" (uscito in formato cartaceo per Feltrinelli e distribuito in forma gratuita sul web), è una ricerca dal primi passi di Google (era il 1998) fino ad oggi. Vengono ripercorse scelte, idee e segreti del più usato e diffuso motore di ricerca. Soprattutto il testo si sofferma sulle conseguenze e i rischi del successo planetario di Google.

Segnalato "as is", pur non avendolo ancora letto. Ma lo farò presto.

La versione elettronica, liberamente scaricabile in formato pdf, è qui:

http://www.ippolita.net/google

Aggiornamento al post del 04/05/2006:

Lettura del libro terminata. Il testo ripercorre in modo esaustivo la storia di Google dai suoi primi vagiti in una stanza dell' università di Stanford sino ad oggi. La nascita e l'affinamento dell'algoritmo di PageRank, in una costante tensione nell'offrire sempre all'internauta "sempre il risultato voluto nel minor tempo possibile" e l'idea di fatto utopica dei due creatori "di creare un motore che contenga l'intera rete". Le contraddizioni del  "Gigante Buono": ovvero tutto cio' che sta dietro e soverchia l'idea diffusa "del motore buonista e democratico ". Da dove vengono generati i profitti economici del motore di ricerca? Quali filtri vengono imposti sui risultati delle ricerche? Le ragioni che sottendono alla frenetica nascita di svariati "figli di Google"  (GMail, GTalk, ecc..) e tutte le possibili violazioni attuate alla nostra privacy nel loro quotidiano utilizzo. Una lettura interessante e  consigliata: in fondo utilizziamo Google ogni giorno e assiduamente (quanti di noi, compreso il sottoscritto, lo hanno come home page del browser? ) e ritengo sia opportuno approfondirne la conoscenza per poi farne un uso maggiormente consapevole.
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Di DL4U (del 25/04/2007 @ 16:33:44, in Cinema, linkato 983 volte)
Spiderman 3 - Di nuovo nella tela del Ragno dal primo maggio 2007



In questo episodio Peter Parker ha finalmente raggiunto l’equilibrio tra la sua dedizione all’amata M.J. e i suoi doveri da supereroe. Ma una tempesta si profila all’orizzonte. Quando il suo costume improvvisamente cambia, colorandosi di nero e aumentando i suoi poteri, anche Peter si trasforma, facendo emergere il lato più oscuro e vendicativo della sua personalita’. Sotto l’effetto del nuovo costume, diventa troppo sicuro di se e inizia a trascurare le persone a lui piu’ care. Costretto a scegliere tra il potere seduttivo del nuovo costume e l’eroe buono che era un tempo, Peter si ritrova a dover combattere da una parte contro i suoi demoni personali e dall’altra contro due dei più temibili nemici, l’Uomo Sabbia e Venom. I due infatti hanno acquisito un potere e una sete di vendetta senza precedenti e minacciano Peter e le persone a lui care.

Già campione di incassi negli USA, è sicuramente il film più costoso degli ultimi anni. E già si pensa ad un quarto episodio da realizzarsi entro il 2011.


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Di DL4U (del 26/04/2007 @ 22:52:01, in Musica, testi, citazioni, canzoni, linkato 1079 volte)


"Camminavo vicino alle rive del fiume
nella brezza fresca, degli ultimi giorni d'inverno
e nell'aria andava una vecchia canzone
e la marea danzava correndo verso il mare.
A volte i viaggiatori si fermano stanchi
e riposano un poco in compagnia di qualche straniero.
Chissa dove ti addormenterai stasera
e chissà come ascolterai questa canzone.
Forse ti stai cullando al suono di un treno,
inseguendo il ragazzo gitano con lo zaino sotto il violino
e se sei persa, in qualche fredda terra straniera
ti mando una ninnananna, per sentirti più vicina.
Un giorno, guidati da stelle sicure
ci ritroveremo in qualche angolo di mondo lontano,
nei bassifondi, tra i musicisti e gli sbandati
o sui sentieri dove corrono le fate.
E prego qualche Dio dei viaggiatori
che tu abbia due soldi in tasca da spendere stasera
e qualcuno nel letto per scaldare via l'inverno
e un angelo bianco seduto alla finestra."

Modena City Ramblers - Riportando Tutto a Casa (1994)
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Di DL4U (del 27/04/2007 @ 10:28:31, in Cinema, linkato 1053 volte)
Stand by me - Il ricordo di un'estate (drammatico/avventura - USA -1986)


E’ un caldo weekend di agosto del 1960. Quattro tredicenni scappano da Castle Rock, cittadina nell’ Oregon, alla ricerca del corpo di Ray Brower, un loro coetaneo scomparso da casa e che credono ucciso da un treno. Il protagonista-narratore del viaggio è Gordie Lachance (interpretato da Wil Wheaton): Gordie è un ragazzo introverso e timido con la passione per la scrittura, segnato nel profondo dalla tragica morte del fratello Denny (John Cusack); questo evento ha determinato l'isolamento di Gordie dai genitori, e più in generale del mondo che lo circonda.

Accanto a Gordie, l'amico Chris Chambers (River Phoenix), un tipo intelligente, impulsivo e afflitto da una fama da poco di buono. Nello svolgersi del film, progressivamente la figura Chris emergerà in un ruolo di “padre spirituale” di Gordie. Gli altri due ragazzi, Teddy (Corey Feldman) e Vern (Jerry O'Connell) sono due personaggi altrettanto atipici e complessi: il primo, in particolare, è figlio di un reduce dello sbarco in Normandia con gravi problemi psichici; il secondo è sovrappeso, codardo e facile al pianto. L'amicizia che lega i quattro viene messa a dura prova dalle avventure che si trovano a vivere in questo breve ma intenso viaggio. Nonostante le difficoltà della peripezia, i ragazzi riusciranno nel loro intento.

L'esperienza segnerà il passaggio dei quattro ragazzi dall'adolescenza all'età adulta.

Il soggetto originale del film Stand by Me è tratto dal racconto “The Body” (“Il Corpo”) scritto nel 1982 da Stephen King ed inserito nella raccolta “Stagioni diverse” (edita in Italia da Sperling & Kupfer).

Uno dei film più belli sull'adolescenza degli anni '80, nel miracoloso equilibrio della memoria tra sentimento e avventura. Ottima interpretazione dei quattro giovani protagonisti . A completamento la fotografia indimenticabile di Thomas Del Ruth e la colonna sonora di Ben E. King.

"Avevo dodici anni - quasi tredici - la prima volta che vidi un essere umano morto. Successe nel 1960, tanto tempo fa... anche se a volte non mi pare così lontano". Forse noi non abbiamo visto un cadavere a dodici anni - quasi tredici - ma sicuramente questo film, e il racconto da cui è tratto, ci porta a ricordare con nostalgia le piccole grandi cose che facevamo a quell'età.

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Di DL4U (del 27/04/2007 @ 19:10:29, in Musica, testi, citazioni, canzoni, linkato 1139 volte)


guardami quando mi parli

guarda se e vero
guardami quando mi parli
guarda se tremo
mmmmmh, smettila di parlare
guardando il muro
e se qualcosa mi devi dire
dimmelo duro
guarda in faccia la realta
e quanto e dura
sara sfortuna
sfortuna
guardala in faccia la realta
e piu sicura
guardala in faccia la realta
e meno dura
se c'e qualcosa che non ti va
dillo alla luna
puo darsi che porti fortuna
dirlo alla luna
guardami in faccia quando mi parli
non sei sincera
se mi guardi quando mi parli
non sei sicura
la voglio in faccia la verita
e se sara dura
la chiamero sfortuna
maledetta sfortuna...

Vasco Rossi - Dillo alla Luna - Fronte del Palco (1990)
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Di DL4U (del 04/05/2007 @ 18:24:38, in Musica, testi, citazioni, canzoni, linkato 894 volte)
«La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla»

(da Vivere per raccontarla di Gabriel García Márquez) ...

... devo leggere Cent'anni di solitudine ...
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Di DL4U (del 05/05/2007 @ 12:48:51, in Musica, testi, citazioni, canzoni, linkato 954 volte)
Paris at night




"Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte

Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L'ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo fra le braccia."

(Jacques Prevert - Parole - 1946)

Forse una delle più note poesie di Prevert..
L'ho conosciuta per caso e subito mi è piaciuta...


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Di DL4U (del 07/05/2007 @ 09:27:15, in Musica, testi, citazioni, canzoni, linkato 3097 volte)


"Is è mo laoch, mo ghile mear

Is è mo Shaesar
ghile mear
Ni fhuras fein aon tsuan as sean
o chuaigh i gcein mo ghile mear " (*)

Addio, addio e un bicchiere levato al cielo d'Irlanda e alle nuvole gonfie.
Un nodo alla gola ed un ultimo sguardo alla vecchia Liffey e alle strade del porto.
Un sorso di birra per le verdi brughiere e un altro ai mocciosi coperti di fango,
e un brindisi anche agli gnomi a alle fate, ai folletti che corrono sulle tue strade.

Hai i fianchi robusti di una vecchia signora e i modi un po' rudi della gente di mare,
ti trascini tra fango, sudore e risate e la puzza di alcool nelle notti d'estate.
Un vecchio compagno ti segue paziente, il mare si sdraia fedele ai tuoi piedi,
ti culla leggero nelle sere d'inverno, ti riporta le voci degli amanti di ieri.

E' in un giorno di pioggia che ti ho conosciuta,
il vento dell'ovest rideva gentile
e in un giorno di pioggia ho imparato ad amarti
mi hai preso per mano portandomi via.

Hai occhi di ghiaccio ed un cuore di terra, hai il passo pesante di un vecchio ubriacone,
ti chiudi a sognare nelle notti d'inverno e ti copri di rosso e fiorisci d'estate.
I tuoi esuli parlano lingue straniere, si addormentano soli sognando i tuoi cieli,
si ritrovano persi in paesi lontani a cantare una terra di profughi e santi.

E' in un giorno di pioggia che ti ho conosciuta,
il vento dell'ovest rideva gentile
e in un giorno di pioggia ho imparato ad amarti
mi hai preso per mano portandomi via.

E in un giorno di pioggia ti rivedrò ancora
e potrò consolare i tuoi occhi bagnati.
In un giorno di pioggia saremo vicini,
balleremo leggeri sull'aria di un Reel.

In Un Giorno Di Pioggia - Riportando tutto a casa (1994) - Modena City Ramblers

**********************************************

(*) "Lui è il mio eroe, il mio amore,
Lui è il mio cesare, il mio amore,
Non ho trovato felicità o riposo,
da quando il mio amore è partito"


Tradotto dal gaelico - intro estratta da "Mo Ghile Mear" di Seán Clarach MacDomhnaill
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