Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Scritta da Bob Marley nel 1980 ed inserita come singolo nell'album "Uprising", "Redemption song" è una delle canzoni più note e soggette a cover del cantante giamaicano. A differenza del resto della sua produzione, tipicamente reggae, questo è un testo folk, sentito e religioso che risente della malattia che strappò Marley alla vita un anno più tardi.Il testo recita in una sua strofa:
« Emancipate yourselves from mental slavery, no one but ourselves can free our minds... »
e parla di libertà, di emancipazione dai nostri vincoli mentali e sociali, di sogni di un'intera generazione; un cantante, la sua voce e la sua chitarra le uniche armi per realizzare questo obiettivo. "Redemption song " è stata reintepretata da molti artisti: Elisa, Alicia Keys, Stevie Wonder, Rihanna,U2, Joe Strummer e Johnny Cash, Sinéad O'Connor, Bob Geldof, Outlandish, Pearl Jam, Ben Harper sino a il figlio di Marley Ziggy. Molte di queste cover (vedi quella dei Pearl Jam) hanno contribuito a sdoganarla dai clichè che avvolgono l'immagine di Marley e diffonderla ad una platea di pubblico universale; in Italia la voce e lo stile unici di Elisa. Vi propongo i video dell'originale di Marley e il live di Elisa al concerto del 1° maggio del 2002 (se vedete il post da facebook, cliccate sul link "mostra post originale" o spulciate nella bacheca): non voglio mettere a confronto le versioni, sarebbe inopportuno, ma esaltarne la differente suggestione che suscitano. Di seguito il testo originale del brano:
Redemption Song
Old pirates, yes, they rob I; Sold I to the merchant ships, Minutes after they took I From the bottomless pit. But my hand was made strong By the 'and of the Almighty. We forward in this generation Triumphantly. Won't you help to sing These songs of freedom? - 'Cause all I ever have: Redemption songs; Redemption songs.
Emancipate yourselves from mental slavery; None but ourselves can free our minds. Have no fear for atomic energy, 'Cause none of them can stop the time. How long shall they kill our prophets, While we stand aside and look? Ooh! Some say it's just a part of it: We've got to fulfil de book.
Won't you help to sing These songs of freedom? - 'Cause all I ever have: Redemption songs; Redemption songs; Redemption songs.
Emancipate yourselves from mental slavery; None but ourselves can free our mind. Wo! Have no fear for atomic energy, 'Cause none of them-a can-a stop-a the time. How long shall they kill our prophets, While we stand aside and look? Yes, some say it's just a part of it: We've got to fulfil de book. Won't you help to sing Dese songs of freedom? - 'Cause all I ever had: Redemption songs - All I ever had: Redemption songs: These songs of freedom, Songs of freedom.
Di DL4U (del 12/02/2009 @ 22:28:56, in Appunti, linkato 907 volte)
Apprendo dalla lettura del Blog di Eros, della sua avvenuta chiusura; come tutte le cose anche le avventure informatiche di noi "BLOGGHER" hanno un inizio e una fine. Comunque sia andata, sono certo che è stata un'esperienza interessante e ci rivedremo comunque presto, in forme diverse, su altre piattaforme di blog. Arrivederci.. nel futuro!
Di DL4U (del 09/02/2009 @ 21:50:12, in Appunti, linkato 931 volte)
... Chiara! Da oggi ufficialmente parte del Team DL4U! Potete vedere il suo profilo e consultare il suo curriculum vitae nella pagina ufficiale del sito http://www.dl4u.org/team.asp . Chiara è già da qualche tempo è al lavoro su alcuni nostri progetti di sviluppo web, con ottimi risultati e con molta passione. Molto bene Kià continua così e grazie mille per il tuo contributo !!!
"Solo la morte m'ha portato in collina un corpo fra i tanti a dar fosforo all'aria per bivacchi di fuochi che dicono fatui che non lasciano cenere, non sciolgon la brina. Solo la morte m'ha portato in collina. Da chimico un giorno avevo il potere di sposare gli elementi e di farli reagire, ma gli uomini mai mi riuscì di capire perché si combinassero attraverso l'amore. Affidando ad un gioco la gioia e il dolore. Guardate il sorriso guardate il colore come giocan sul viso di chi cerca l'amore: ma lo stesso sorriso lo stesso colore dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore. Dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore. È strano andarsene senza soffrire, senza un voto di donna da dover ricordare. Ma è fosse diverso il vostro morire vuoi che uscite all'amore che cedete all'aprile. Cosa c'è di diverso nel vostro morire. Primavera non bussa lei entra sicura come il fumo lei penetra in ogni fessura ha le labbra di carne i capelli di grano che paura, che voglia che ti prenda per mano. Che paura, che voglia che ti porti lontano. Ma guardate l'idrogeno tacere nel mare guardate l'ossigeno al suo fianco dormire: soltanto una legge che io riesco a capire ha potuto sposarli senza farli scoppiare. Soltanto la legge che io riesco a capire. Fui chimico e, no, non mi volli sposare. Non sapevo con chi e chi avrei generato: Son morto in un esperimento sbagliato proprio come gli idioti che muoion d'amore. E qualcuno dirà che c'è un modo migliore." _______________________________________
Fabrizio De Andrè "Un Chimico" Non al denaro, non all'amore nè al cielo (1971)
Avete presente il messaggio di avvertimento che ogni tanto Google restituisce a fronte di una ricerca che potrebbe condurci in un sito potenzialmente dannoso? Intendo la scritta "Questo sito potrebbe essere pericoloso e danneggiare il tuo computer"... un utile filtro nei risultati delle ricerche in Google che previene la navigazione in zone del www dove si annidano virus, spyware in agguato per danneggiare o prelevare informazioni sensibili dai nostri pc. Il filtraggio dei contenuti delle ricerche di Google è demandato ad un sistema di terze parti denominato StopBadWare (realizzato da un ente no profilt che collabora, oltre con la Grande G, anche con diverse altre realtà accademiche e commerciali), che basa i suoi controlli su "blacklist", elenchi, di siti e indirizzi web pericolosi, e costantemente aggiornate e mantenute.In caso di match positivo (sito rilevato dannoso) il sistema propone la scritta ed un link verso il sito web di StopBadWare per ricevere ulteriori informazioni. Bene, questo sistema, sabato scorso 31/01 dalle ore 15.30 alle 16.25 (ora italiana) è andato in tilt: chiunque, in qualunque parte del mondo, abbia effettuato una qualunque ricerca su Google in quel periodo ha ottenuto un avvertimento di pericolo ed è stato indirizzato sul sito informativo di riferimento. Risultato? Motore di ricerca inutilizzabile, e sito di StopBadWare crollato sotto la mole di richieste di informazioni degli utenti (un caso da manuale di "Denial of Service" involontario). Motivo di questa gaffe planetaria del colosso di Mountain View?? Un banale carattere " / " ("slash") di troppo nelle blacklist: pare che per una madornale svista nell'aggiornamento manuale di queste liste, l'operatore abbia lasciato in capo all'elenco un / di troppo: peccato che quel carattere per il sistema di filtraggio equivalga a dire "tutti gli indirizzi, tutti gli URL", ovvero tutto Internet! .Il down è durato 40 minuti circa, e poi il sistema è stato ripristinato banalmente cancellando quel carattere / dimenticato nella configurazione (chissà magari per un errato copia&incolla)... tutto il mondo è paese, specie nel piccolo, grande microcosmo dell'informatica! Ecco il comunicato ufficiale su uno dei blog di Google dove il fattaccio viene ricostruito e vengono rivolte le scuse agli utenti che, inconsapevolmente, hanno contribuito a creare il caso di attacco "DoS" più ampio della storia!
Di DL4U (del 02/02/2009 @ 10:36:36, in Appunti, linkato 858 volte)
"Si può chiedere giustizia anche sopra un palco di un teatro: un microfono,un sassofono, un pianoforte, le immagini in movimento, i documenti sonorid'archivio. Si può chiedere giustizia sopra una pedana nella sala d'aspettodi seconda classe della stazione di Bologna e davanti al Museo di Sant'Annadi Stazzema. Perché i luoghi contano, perché nulla vada mai dimenticato."
Daniele Biacchessi, giornalista e scrittore. Vicecaporedattore di Radio24-Il Sole24ore. Premio Cronista 2004 e 2005 per il programma "Giallo e nero". Collabora con il mensile "Mucchio Selvaggio". Dal 1975, ha lavorato e collaborato con numerose testate: Radio Rai (Noi in Lombardia, Domenica con noi, Blue note), Radio Popolare, Radio Regione, Radio Lombardia, Telemilano 2, Telenova, Rete A, Antenna3, Unità, Avvenimenti, Europeo. E' stato direttore della sede mlanese, inviato e cronista parlamentare di Italia Radio dal 1988 al 1999. Ha pubblicato diciotto libri d'inchiesta. "La fabbrica dei profumi" (Baldini&Castoldi,1995), "Fausto e Iaio" (Baldini&Castoldi, 1996), "Il caso Sofri" (Editori Riuniti, 1998), "L'ambiente negato" (Editori Riuniti,1999), "10,25 cronaca di una strage" (Gamberetti, 2000), "Il delitto D'Antona" (Mursia, 2001), "Un attimo..vent'anni" (Pendragon, 2001), "Ombre nere" (Mursia, 2002), "Punto Condor. Ustica, il processo" (Pendragon,2002), "L'ultima bicicletta, il delitto Biagi" (Mursia, 2003), "Cile 11 settembre 1973" (Franco Angeli, 2003), "Vie di fuga. Storie di clandestini e latitanti" (Mursia 2004), "Roberto Franceschi: processo di polizia" (Baldini Castoldi Dalai,2004), "Walter Tobagi. Morte di un giornalista." (Baldini Castoldi Dalai, 2005), "Una stella a cinque punte. Le inchieste D'Antona e Biagi" (Baldini Castoldi Dalai, 2007), "Il paese della vergogna" (Chiare Lettere, 2007), "Fausto e Iaio, trent'anni dopo" (Costa&Nolan, 2008), "Passione reporter" (Chiarelettere, 2009). Daniele Biacchessi é autore, regista e interprete di teatro narrativo civile. "La storia e la memoria" (2004) , "Fausto e Iaio, la speranza muore a 18 anni" (2005), "La Fabbrica dei profumi. Il racconto di Seveso" (2006), "Storie d'Italia. I diari" (2006), "Punto zero, frammenti di underground americano" (2008), con il sassofonista Michele Fusiello. "Roberto Franceschi. Processo di polizia" (2005), "Quel giorno a Cinisi. Storia di Peppino Impastato" (2006), con il pianista Gaetano Liguori. "Il paese della vergogna" con Marino e Sandro Severini dei Gang, "I ventitré giorni della città di Alba" (2007) e "Il sogno e la ragione. Storie del '68", con Gaetano Liguori e Michele Fusiello, sono gli spettacoli della stagione 2008 - 2009. In forma di solo reading, ha scritto "Luigi Tenco, morte di un cantautore". Hanno detto di lui..."Da Piazza Fontana a Giorgio Ambrosoli, dalla morte “anarchica” di Fausto e Iaio a Piazza della Loggia, Daniele Biacchessi racconta misteri, omicidi e stragi in un’Italia che sembra ormai vivere in una perenne ri(e)mozione forzata. Con la voce e la potenza di uno scrittore che è l’unico erede della narrativa civile di Pier Paolo Pasolini. Gian Paolo Serino, La Repubblica. “ Non gli servono effetti speciali. Bastano la sua voce e la volonterosa musica di un paio di amici. Perché è la storia d’Italia, quella più fosca, più scomoda, più vergognosa, ad accapponare la pelle del pubblico”. Bruno Ventavola, La Stampa. “Le pièce teatrali d'impegno civile di Biacchessi vorrebbero essere un contributo a scostare le ante del Paese da quel muro che ne impedisce l'apertura «perché - riflette l'autore - una società che non può fare i conti col passato, non comprende il proprio presente e non può progettare il futuro.” Lionello Mancini, Il Sole 24ore Su internet:
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J.D. Salinger Il giovane Holden (The catcher in the rye) EinaudiEditore
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Daniele BiachessiLa Fabbrica dei Profumi Baldini e Castoldi Editore
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Vasco Rossi - Dillo alla luna (1990)
Ben E. King - Stand by me (1961)
Queen - Bohemian Rhapsody (1975)
U2 - Pride (In the name of love) (1984)
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