Munchen - 29 Settembre 2007
Sabato 29 settembre 2007 missione Monaco di Baviera. Partenza in pullman da Sesto Calende alle ore 0.45 e arrivo alle ore 7.30 circa nel piazzale dell'Oktoberfest. Il tempo piovigginoso non prometteva nulla di buono e ci aspettevamo una giornata sotto l'acqua. Dopo un vano tentativo di trovare un caffè, necessario per il risveglio dopo la nottata in viaggio, assonnati cominciamo il tour negli stand ancora chiusi della fiera. Ovunque un andirivieni di camion e autobotti (!!!!) per i necessari rifornimenti agli stand per la giornata, di fronte ad ogni tendone già numerosi capannelli di gente che preme per entrare: sono le 7.30 le porte apriranno solo verso le 9.00 Nessun problema per trovare quacuno che ci scatti una foto sotto il portale d'ingresso: ovunque ti giri trovi qualche paisà pronto a socializzare (ma non eravamo in Germania !?!). Dopo una maldestra manovra di accodamento (n.d.r. dall'uscita!) per entrare in uno stand e dopo aver consumato un salatissimo (nel senso letterale del termine) pane Breize (...ma va è zucchero! Fidati!.. ultime parole famose...) assistiamo l'assalto (nel senso di valanga umana) all'ingresso. Qui non si entra più, scegliamo uno stand meno affollato. Siamo attirati da quello col porco rotante come insegna: lo Spaten Festzelt. Dentro è impossibile sedersi, optiamo per i tavolacci esterni. Per fortuna il cielo si sta aprendo, un po' di vento sta spazzando le nuvole e il sole fa capolino. Pronti via e ti arriva un donnone formato armadio che pare essere una cameriera: lei non capisce una mazza di italiano e di inglese, noi una mazza di tedesco... Chiede: "Bier?" ... E sia... sono le 10.30 della mattina... Arrivano i boccali e comincia la festa. Intorno i tedesconi, i giovani bavaresi e un paio di Heidi niente male intonano canzoni tipiche che un gruppo di bergamaschi vicini di tavolo naturlamente conosce a menadito (mezzo italiano, mezzo dialetto e via!). Al nostro tavolone si aggrega un gruppo di di giovani tedeschi tutti i con camicia blu a righe d'ordinanza... Finalmente qualcuno che parla inglese, e si socializza subito. Molto simpatico "Columbus", questo il nome stampato sulla camicia, che ci scatta pure qualche foto. La fame aumenta e alle 11.30 scatta l'operazione "StincodiPorco": ovvero come fare a far capire alla cameriera tedescona che vogliamo lo stinco di porco con patate... Al primo tentativo otteniamo altri boccali di birra (e vabbè...) al secondo con un menù in inglese otteniamo quanto voluto. Non male il porcello, le patate (ovviamente un surrogato) sono un un po' una sola... Sono ormai le 12.00 passate, il sole ha preso a splendere e fa pure caldo. E' tempo di visitare Monaco: sento già qualche voce che commenta... "Ma come???" . Sì , si parte per turismo, mica vogliamo passare tutta la giornata seduti ad un tavolo quando la città offre molto da visitare. Gambe in spalla e via, da TheresenWiese (il piazzale della festa) al centro ce la facciamo tutta a piedi. L'idea non è male perche così possiamo vedere meglio tutto quello che c'è da visitare. La prima è la chiesa di St. Paul appena fuori al macello dell' OktoberFest. Stile gotico e un interno apparentemente un po' "nuovo e vuoto". Dovremo abituarci la città è stata in buona parte riconstruta dopo la seconda guerra. Si riparte verso la piazza KarlStad, dove c'è una originale fontana e il Palazzo del Governo. Da lì parte la zona pedonale e AugustinerStrasse, il corso che porta verso il centro cittadino. Pochi passi e siamo davanti alla chiesa di San Michele (St. Michael Kirke): di aspetto non gotico anche questa merita una visita. Facendoci strada tra la folla arriviamo di fronte al Duomo di Monaco in FrauenPlatz. Facciata a mattoni a vista e due torri campanarie a cupola, nel sagrato il plastico di Monaco e una singolare fontana con i "funghi" (vi rimando alle foto per maggiori dettagli). Entriamo. Sul portone troviamo a terra "l'impronta del Diavolo" ovvero un'impronta che la leggenda dice sia il piede del diavolo... Dentro il solito stile austero, il mausoleo, gli stemmi del cardinale (ora papa) Ratzinger e la cripta. Interessanti i dipinti nelle cappelle lungo le navate. Usciamo e arriviamo in pochi minuti nella piazza del Teatro Nazionale (la "Scala" di Monaco) e della Residenz, una residenza nobiliare dai meravigliosi giardini interni. Una breve sosta al sole sugli scalini del Teatro (un abbiocco di Paolo...) e poi un giro nel primo cortile interno della Residenz. Qualche foto ricordo e via per la strada dei negozi di lusso. Giriamo verso il centro, una sosta davanti alla pù vecchia e prima birreria di Monaco la HofBrauHaus e poi di corsa verso MarienPlatz, la piazza più importante della città. In piazza spicca il municipio gotico, simbolo della città, e la stele con in cima la madonnina dorata. Nella piazza una fiumana di gente va e viene e un'allegra orchestrina bavarese suona per i turisti. Un giro nel cortile interno del municipio a questo punto è d'obbligo. E' quasi tempo di tornare. Si punta diretti di nuovo verso Frauenkirche (il duomo), con l'obiettivo di scalare una delle due torri campanarie e vedere Monaco dall'alto. Dopo 86 gradini, un po' di coda, un ascensore e 3 euro la missione è compiuta. Ma ne valeva la pena il panorama è meraviglioso e 360 °. Grazie alla bella giornata da lontano vediamo pure il villaggio olimpico di Monaco 1972 e l'imponente torre che sovrasta lo stadio dei giochi. Tutto materiale per la macchina digitale. Scendiamo, un paio di soste per i viveri, e ci incamminiamo per il ritorno verso l'Oktoberfest. Arriviamo a ThereseWiese verso le 18.30. Il casino e la folla sono quadruplicati: un salto nella zona delle attrazioni per girare la parte che alla mattina non eravamo riusciti a vedere. Come cavolo faranno 'sti tedeschi dopo una giornata a bere e mangiare a salire su quelle giostre kamikaze senza crepare lo sanno solo loro. Scatta l'operazione "cappellone": ovvero come procurarsi al minor prezzo il cappellone da mago tipico della festa senza essere letteralmente dissanguati... 'Sti crucchi anche loro mica scherzano nel fregare i turisti! Trovato! Sette euro, massì si può fare, non avrà il logo ricamato come gli altri ma almeno il prezzo è accessibile. E' ormai sera tutto si illumina e la folla è impressionante. Ormai non si riesce nemmeno ad avvicinarsi agli stand, meglio un giro sotto la collina di Therese che domina la spianata e qualche foto by night della festa. Ormai ci siamo si torna al bus... qualcuno è in ritardo e viene raccattato dopo mezzora in giro per gli stand. Ore 22.30 circa si parte.. il viaggio di ritorno è iniziato.
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