Tutto sommato la giornata è finita meglio di come è iniziata... sono bastati un po' di sole che ha allontanato la pioggia ed ha alzato la temperatura, un po' di movimento come valvola di sfogo delle tensioni ed un sorriso dalle persone giuste e l'umore è un po' cambiato in meglio. A volte basta davvero poco...
La giornata si è chiusa con la visione di un film che mi è appena arrivato, una storia molto particolare con protagonista un giovane Al Pacino. "Un pomeriggio di un giorno da cani" ("Dogday Afternoon"), pellicola del 1975 di Sidney Lumet basata sul racconto di eventi realmente accaduti il 22 agosto del 1972 in una banca di Brooklyn, New York. Un film drammatico, quasi un thriller, che però spesso prende pieghe grottesche tali di strappare allo spettatore più di un sorriso. Un po' di azione e una critica sociale molto marcata tanto da fare del fim un vero e proprio dramma umano, tagliente ed irriverente. Narra le vicende di Sonny Wortzik (un reduce del Vietnam, intepretato da Pacino), che, con il suo amico Salvatore "Sal" Naturile, tiene in ostaggio i dipendenti di una banca per un'intera giornata sino ad un drammatico epilogo. Una straordinaria intepretazione di Al Pacino già ai massimi livelli, ottimamente doppiato da Giancarlo Giannini. Film premiato con un Oscar per la miglior sceneggiatura originale e 4 nomination: miglior film, miglior regia, miglior attore (Al Pacino), miglior attore non protagonista (Chris Sarandon). Ve lo consiglio se già non lo avete visto. Ah... se vi chiedete la ragione del titolo del post, vedetevi il film.