NON DISPREZZARE
Non disprezzare il poco, il meno, il non abbastanzaL’umile, il non visto, il fioco, il silenziosoPerché quando saranno passati amori e battaglieNell’ultimo camminare, nella spoglia stanzaNon resteranno il fuoco e il sublime, il trionfo e la fanfaraMa braci, un sorso d’acqua, una parola sussurrata, una notaIl poco, il meno il non abbastanzainedito di Stefano Benni
tratto da
http://www.stefanobenni.it
La citazione di una breve riflessione di Stefano Benni, giornalista, scrittore e poeta bolognese.
Stefano Benni è autore di romanzi e antologie di racconti ambientati in mondi e situazioni immaginarie, caratterizzati da toni di forte satira sociale e politica. I suoi testi e il suo stile di scrittura si caratterizzano per l'ampio uso di neologismi, giochi di parole e parodie di altri stili letterari.
Tra le sue opere più famose (tutte edite da Feltrinelli): Bar Sport, La Compagnia dei Celestini, Baol, Elianto, Spiriti, Saltatempo
Racconti di apparente fantasia e solo in apparenza surreali, sono spietate critiche nei confronti delle storture della società, del costume dei nostri giorni e delle arroganze e incapacità dei politici italiani e internazionali.
Ampio spazio spesso è riservato alle accuse alle lobby di potere e alle logiche perverse delle multinazionali economiche; memorabile il seguente passo di "Spiriti" (Feltrinelli, 2000): come non condividere con rabbia la critica, tragicamente attuale, contro la logica guerrafondaia e di profitto delle superpotenze (in particolare degli USA):
"...
1. Tutto ciò che un paese forte e ricco decide, intraprende e sceglie ogni giorno ha come conseguenza e necessità:
preparare la guerra coltivare la guerra prevedere la guerra accettare la guerra avere bisogno della guerra scegliere, ogni tanto, per quale guerra indignarsi e quale guerra dimenticare.
2. Arma e alleva un dittatore, se un giorno vuoi avere il merito di combatterlo.
3. Chi è più debole massacra, chi è più forte interviene.
4. Non esiste guerra tanto crudele da non scomparire appena si smette di parlarne...
5. Ogni multinazionale economica ha bisogno di invadere, sfruttare, scacciare e uccidere proprio come un esercito.
Queste parole, incise su una lastra di acciaio, erano bene in vista all'entrata del grattacielo Hacarus, e nessuno poteva entrare senza guardarle. Erano il pentalogo su cui Hacarus aveva costruito la sua fortuna, e non si vergognava certo a esporle. L'ufficio di Hacarus era al settantesimo piano, e vi si arrivava con un ascensore tappezzato di velluto nero. Hacarus si divertiva ogni tanto a rallentarlo, bloccarlo e spararlo come un missile, per godersi le reazioni attraverso una telecamera interna...."
Altre citazioni dell'Autore su WIKIQUOTE al link successivo
http://it.wikiquote.org/wiki/Stefano_Benni