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Lettura finita: "I milanesi ammazzano il sabato"
Di DL4U (del 06/10/2008 @ 09:31:46, in Letture, linkato 937 volte)

"I milanesi ammazzano il sabato" di Giorgio Scerbanenco, libro finito ieri. Un romanzo noir e poliziesco di veloce lettura, ben scritto e con una trama avvincente. E' la storia di un' indagine alla ricerca degli autori di un orrendo delitto compiuto ai danni di una ragazza, portatrice di un grave handicap mentale, lungo la strada che da Milano conduce a Lodi. E' la vicenda del dramma umano del padre della ragazza che non si arrende all'idea della morte atroce della figlia e delle ricerche di un ispettore di polizia della questura. Siamo verso la fine degli anni '60 (il romanzo è del 1969) e i fatti del libro si ambientano in una Milano ancora molto "meneghina", appena uscita dai ruggenti fasti di quel decenno e ormai pronta a tuffarsi nel controverso periodo delle bande criminali e del malaffare, delle pistole calibro nove, delle sparatorie per le strade e delle rapine alle banche col "salto del bancone". Da lì a poco Milano e l'Italia verrano travolte dai fatti dei cosidetti "anni di piombo".  I milanesi di quest'epoca vivono ancora secondo ritmi tradizionali della grande città Lombarda, una routine metodica e rigorosa fatta di lavoro dalle nove alle cinque, dal lunedì al venerdì,  di casa e famiglia. Nulla viene concesso allo svago... e se bisogna fare qualcosa di diverso, compreso ammazzare una persona, questo lo si fa al sabato o alla domenica: negli altri giorni c'è da lavorare.  Da questo romanzo sono stati tratti gli spunti per diversi film sulla "mala milanese" ed è stato più volte oggetto di citazioni da parte  di narratori  contemponei (su tutti Carlo Lucarelli) per  ricostruire quel periodo  della nostra storia e di quella città. Vi consiglio la lettura di questo libro se volete far riaffiorare immagini e sapori di una Milano che ormai non c'è più.



Nella foto: il cortile della questura di Milano, in via Fatebenefratelli, uno dei luoghi principali del romanzo.
Un cortile che diverrà protagonista della cronaca degli anni settanta con la vicenda della morte di Pinelli e del commissario Calabresi