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Romanzo Criminale - la serie
Di DL4U (del 19/11/2008 @ 00:01:48, in Cinema, linkato 1812 volte)



A distanza di un anno circa dal post in cui recensivo il film del 2005, torno in su "Romanzo Criminale" in concomitanza con la messa in onda della serie omonima sui canali di Sky (Cinema 1 e Cinema HD). Come ben sapete questa storia mi ha appassionato molto sin dalla lettura del libro originale di Giancarlo De Cataldo e poi l'interesse si fortemente consolidato dopo la visione dell'ottima trasposizione cinematografica di Michele Placido. Avendo appreso dell'uscita di questa nuova serie non potevo mancare all'appuntamento: non avendo abbonamenti a Sky ho recuperato e visionato le prime due puntate sui canali del p2p e la terza è in fase di completamento. Non ritorno ad approfondire i temi della storia (vi rimando al post di un anno fa), ricordo soltanto che "Romanzo Criminale" è la cronistoria delle vicende della Banda della Magliana, un gruppo di delinquenti realmente esistito, che mise a ferro e a fuoco Roma negli anni '70-'80 intrecciando le propri interessi (fatti di violenza e spaccio di droga) con i principali fatti di cronaca avvenuti in quegli anni (su tutti il sequestro Moro) entrando spesso in contatto con frange deviate dei servizi segreti e degli apparati dello stato. La nuova serie si caratterizza per un cast di attori giovani e non ancora noti al pubblico, nessuno degli protagonisti del film originale è stato ripreso, e per uno svolgimento che si dipana sulla lunghezza di 12 puntate da circa 50 minuti ciascuna. La visione delle prime due puntate mi ha piacevolmente stupito per una sceneggiatura estremamente curata, un'attenzione quasi maniacale per i particolari nella realizzazione delle ambientazioni (ancor più apprezzabile tenendo conto delle numerose scene in esterna in presa diretta nei quartieri di Roma) e infine, ma non meno importante, per la recitazione molto attenta e realistica del gruppo degli attori. Quest'ultimo aspetto, sopratutto, è da sottolineare poichè non era semplice far di nuovo apprezzare al pubblico i personaggi della storia incarnandoli in attori sconosciuti, senza fare il verso a Favino, Rossi Steward, Accorsi e Jasmine Trinca del film originale. Sulla sceneggiatura comunque i produttori sono andati sul sicuro ingaggiando anche per la serie De Cataldo e Placido, che assieme ad altri nomi hanno quindi plasmato la serie sulle pagine originali del libro. Riuscendo forse a far di meglio: potendo giocare su una maggior disponibilità di tempo per il racconto (12 puntate contro le due ore del film) i lettore del romanzo originale può ritrovare quelle pagine e qui dettagli della storia che, per ovvie ragioni di durata, nella versione cinematografica erano state tagliate e quelle digressioni sul contesto ambientale e sociale in cui le vicende della Banda della Magliana realmente si inserirono: il fermento politico, gli tra scontri gruppi studenteschi e forze dell'ordine e quant'altro caratterizzò quel periodo degli settanta-ottanta. A far da giusto accompagnamento alle immagini anche nella serie troviamo una buona colonna sonora con brani cult di quegli anni. Nonostante la visione sia solo all'inizio, ritengo che questa serie possa ritenersi una delle migliori produzioni degli ultimi tempi, lontana dai canoni standard della fiction all'italiana, e in sintesi un progetto riuscito, innovativo ed originale.