Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Il gabbiano Jonathan Livingston(foto: un gabbiano a pelo d'acqua sul Ticino)
Jonathan Livingstone è un gabbiano diverso da tutti gli altri che compongono lo Stormo Buonappetito.
Per la maggior parte dei sui compagni, la vita di un gabbiano è essenzialmente una continua, meccanica ed insulsa ricerca del cibo; l'unico loro obiettivo è il semplice sopravvivere ai morsi della fame. Ma Jonathan non è come gli altri: sente in sè il desiderio di libertà, di rompere le vuote regole dello Stormo e di una vita fatta di solo di quel poco necessario per sfamarsi ogni giorno. Jonathan cerca la libertà attraverso la ricerca della perfezione del volo. Le difficoltà e gli ostacoli; la volontà di migliorarsi; superare i propri limiti con coraggio e tenacia; la diffidenza e i pregiudizi dei suoi compagni di stormo che giungono al punto di escluderlo dal gruppo con il marchio di Reietto. Nessuna di queste ragioni scoraggia Jonathan nella sua ricerca del volo perfetto, nella sua tensione verso la libertà.
Lontano dallo stormo, Jonathan incontra due gabbiani dal volo perfetto; questi due nuovi compagni gli svelano la forma del volo più elevata, quella che permette di raggiungere in modo istantaneo ogni luogo o meta desiderata. Provata questa esperienza è giunto per Jonathan il momento di tornare nel suo stormo per aiutare e spronare gli altri suoi compagni nella ricerca del vero amore per il volo.
Saranno pochi i compagni che lo seguiranno; ai chi avrà la constanza e la forza di seguirlo, Joh insegnerà ad amare tanto il volo da perdonare i torti subiti (e chi li ha praticati) e ad affrontare con estremo coraggio le difficoltà di una vita sempre tesa alla ricerca della libertà.
"... bisogna esercitarsi a discernere il vero gabbiano, a vedere la bontà che c'è in ognuno, e aiutarli a scoprirla da se stessi, in se stessi. È questo che lo intendo per amore..."
Imparare, apprendere e migliorarsi nonostante tutto. Tutto questo per farsì che il mondo intorno a noi, e in ultima analisi la nostra esistenza, non sia mai identica e monotonamente uguale a sè stessa, ma anzi un costante e intenso viaggio di ricerca, di crescita e miglioramento finalizzato al raggiungimento della piena libertà di volare.... intenso, profondo e spirituale da leggere e rileggere d'un fiato.
Il Gabbiano Jonathan Livingstone (Romanzo) Richard Bach Ed. BUR - Biblioteca Universale Rizzoli - 1977
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Ed ecco tutto lo spirito di Jonathan Livingstone racchiuso nella canzone "Libertà di volare" - I Nomadi (Album "Nomadi Quaranta" -2003)
"Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo… Che sia la libertà di volare o solo di sentirsi vivo… Corri per qualcosa, corri per un motivo… Che sia la libertà di volare o solo per sentirsi vivo…"
Because the night
Patti Smith
(1978)
"Take me now baby here as I am pull me close, try and understand desire is hunger is the fire I breathe love is a banquet on which we feed come on now try and understand the way I feel when I'm in your hands take my hand come undercover they can't hurt you now, can't hurt you now, can't hurt you now because the night belongs to lovers because the night belongs to lust because the night belongs to lovers because the night belongs to us have I doubt when I'm alone love is a ring, the telephone love is an angel disguised as lust here in our bed until the morning comes come on now try and understand the way I feel under your command take my hand as the sun descends they can't touch you now, can't touch you now, can't touch you now because the night belongs to lovers ... with love we sleep with doubt the vicious circle turn and burns without you I cannot live forgive, the yearning burning I believe it's time, too real to feel so touch me now, touch me now, touch me now because the night belongs to lovers ... because tonight there are two lovers if we believe in the night we trust because tonight there are two lovers ..."
"Is è mo laoch, mo ghile mear Is è mo Shaesar ghile mear Ni fhuras fein aon tsuan as sean o chuaigh i gcein mo ghile mear " (*) Addio, addio e un bicchiere levato al cielo d'Irlanda e alle nuvole gonfie. Un nodo alla gola ed un ultimo sguardo alla vecchia Liffey e alle strade del porto. Un sorso di birra per le verdi brughiere e un altro ai mocciosi coperti di fango, e un brindisi anche agli gnomi a alle fate, ai folletti che corrono sulle tue strade. Hai i fianchi robusti di una vecchia signora e i modi un po' rudi della gente di mare, ti trascini tra fango, sudore e risate e la puzza di alcool nelle notti d'estate. Un vecchio compagno ti segue paziente, il mare si sdraia fedele ai tuoi piedi, ti culla leggero nelle sere d'inverno, ti riporta le voci degli amanti di ieri. E' in un giorno di pioggia che ti ho conosciuta, il vento dell'ovest rideva gentile e in un giorno di pioggia ho imparato ad amarti mi hai preso per mano portandomi via. Hai occhi di ghiaccio ed un cuore di terra, hai il passo pesante di un vecchio ubriacone, ti chiudi a sognare nelle notti d'inverno e ti copri di rosso e fiorisci d'estate. I tuoi esuli parlano lingue straniere, si addormentano soli sognando i tuoi cieli, si ritrovano persi in paesi lontani a cantare una terra di profughi e santi. E' in un giorno di pioggia che ti ho conosciuta, il vento dell'ovest rideva gentile e in un giorno di pioggia ho imparato ad amarti mi hai preso per mano portandomi via. E in un giorno di pioggia ti rivedrò ancora e potrò consolare i tuoi occhi bagnati. In un giorno di pioggia saremo vicini, balleremo leggeri sull'aria di un Reel.
In Un Giorno Di Pioggia - Riportando tutto a casa (1994) - Modena City Ramblers
**********************************************(*) "Lui è il mio eroe, il mio amore, Lui è il mio cesare, il mio amore, Non ho trovato felicità o riposo, da quando il mio amore è partito"Tradotto dal gaelico - intro estratta da "Mo Ghile Mear" di Seán Clarach MacDomhnaill
Paris at night
"Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notteIl primo per vederti tutto il visoIl secondo per vederti gli occhiL'ultimo per vedere la tua boccaE tutto il buio per ricordarmi queste coseMentre ti stringo fra le braccia."(Jacques Prevert - Parole - 1946)
Forse una delle più note poesie di Prevert.. L'ho conosciuta per caso e subito mi è piaciuta...
«La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla»
(da Vivere per raccontarla di Gabriel García Márquez) ...
... devo leggere Cent'anni di solitudine ...
guardami quando mi parli guarda se e vero guardami quando mi parli guarda se tremo mmmmmh, smettila di parlare guardando il muro e se qualcosa mi devi dire dimmelo duro guarda in faccia la realta e quanto e dura sara sfortuna sfortuna guardala in faccia la realta e piu sicura guardala in faccia la realta e meno dura se c'e qualcosa che non ti va dillo alla luna puo darsi che porti fortuna dirlo alla luna guardami in faccia quando mi parli non sei sincera se mi guardi quando mi parli non sei sicura la voglio in faccia la verita e se sara dura la chiamero sfortuna maledetta sfortuna...
Vasco Rossi - Dillo alla Luna - Fronte del Palco (1990)
"Camminavo vicino alle rive del fiume nella brezza fresca, degli ultimi giorni d'inverno e nell'aria andava una vecchia canzone e la marea danzava correndo verso il mare. A volte i viaggiatori si fermano stanchi e riposano un poco in compagnia di qualche straniero. Chissa dove ti addormenterai stasera e chissà come ascolterai questa canzone. Forse ti stai cullando al suono di un treno, inseguendo il ragazzo gitano con lo zaino sotto il violino e se sei persa, in qualche fredda terra straniera ti mando una ninnananna, per sentirti più vicina. Un giorno, guidati da stelle sicure ci ritroveremo in qualche angolo di mondo lontano, nei bassifondi, tra i musicisti e gli sbandati o sui sentieri dove corrono le fate. E prego qualche Dio dei viaggiatori che tu abbia due soldi in tasca da spendere stasera e qualcuno nel letto per scaldare via l'inverno e un angelo bianco seduto alla finestra." Modena City Ramblers - Riportando Tutto a Casa (1994)
Se perdi l'anima, e hai giocato la vita, che gira con passo costante. Se ancora pensi al mondo come ad un gioco o come una chimera. Se la tua vita si ferma in una piccola strada che muore e senti quelli che raccontano storie. E affidarti dovrai, ed affidarti dovrai, alla settima onda. Se perdi l'anima, se hai giocato l'amore, che gira con passo costante. Se ancora pensi al mondo come ad un gioco, o come a una chimera Se la tua voce si ferma In una piccola strada che muore, e vengono quelli che raccontano storie. E affidarti dovrai, ed affidarti dovrai alla settima stella. Settima onda è quella lontana, che prende le genti e le porta nel mare. La settima stella la puoi contare ogni sera, è l'ultima che vedi, quella più alta nel cielo. E affidarti dovrai, ed affidarti dovrai, alla settima onda. E affidarti dovrai, ed affidarti dovrai, alla settima stella. |
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Letture...
J.D. Salinger Il giovane Holden (The catcher in the rye) EinaudiEditore
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Daniele BiachessiLa Fabbrica dei Profumi Baldini e Castoldi Editore
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Musica...
Vasco Rossi - Dillo alla luna (1990)
Ben E. King - Stand by me (1961)
Queen - Bohemian Rhapsody (1975)
U2 - Pride (In the name of love) (1984)
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19/04/2024 @ 13:28:50
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